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Breve storia dello stadio San Paolo

di Michele Di Iorio

Lo stadio di calcio San Paolo di Napoli è il terzo tra i più importanti campo di calcio italiani.

I napoletani, anima affine ai brasiliani, hanno sempre amato lo sport del calcio: i primi campi più o meno regolari nacquero agli inizi del 1900. Il Naples e l’Internazionale Napoli, le due squadre calcistiche cittadine, dovettero attendere il 1920 per averne uno tutto lo: lo stadio Collana al Vomero.

L’1 agosto 1926 dalla fusione delle due squadre nacque la Società Sportiva Napoli. Con il tempo questo piccolo e accogliente stadio vomerese divenne insufficiente, e i napoletani ambirono ad averne uno più grande. Così nel 1948 iniziarono a Fuorigrotta  i lavori dell’odierno stato San Paolo, Tempio del Calcio napoletano.

L’inaugurazione del nuovo stadio avvenne l’8 dicembre del 1959, con la partita Napoli-Juventus, che vide vincitrice la compagine partenopea per 2 a 1.

Inizialmente il nome era Stadio del Sole e era circondato da due  anelli con tribune in travertino, con una capienza iniziale di 87.500 spettatori ma senza gradinate: si seguiva la partita all’impiedi.

Lo stadio fu costruito su terreni agricoliin degrado da decenni, perlopiù frequentate da coppiette furtive.  Tra gli alberi, quasi sommersi da rifiuti, nello sbancamento dell’area vennero  rinvenuti oggetti di culto e di magia.

Dopo il terremoto, il San Paolo fu parzialmente riammodernato tra il 1980 e il 1981. I lavori di ristrutturazione furono affidati all’ingegnere Luigi Corradi.  Si provvide alla copertura di parte delle tribune e dell’area della stampa, e vennero ripuliti i sotterranei e il piano terra. Fu anche dotato di illuminazione elettrica conforme alle leggi UE di sicurezza, essendo sede di Campionati Europei. Fu aggiunto un terzo anello di posti, che  portarono i posti a sedere a ben 76.824 .

Nel corso dei lavori furono rinvenute tracce di strane frequentazioni: di notte una setta luciferina di importazione americana in Torino e Napoli, la  chiesa di Satana, fondata negli Usa nel 1966 e poi abbracciata nel 1969  dall’ex tenente del’esercito americano  Michele Aquino.  Reduce dalla guerra del Vietnam, Aquino sviluppò in California la nuova setta il Tempio di Seth, presentandola come associazione non violenta e no profit. La setta aveva molti seguaci in America, ma anche a Torino e perfino a Napoli. Nelle campagne tra Frattamaggiore, Caivano, Somma Vesuviana si celebravano oscuri riti con adepti suddivisi in 6 gradi di discepolato. Veneravano Seth, fratellastro del dio solare egizio Osiride.

Fortunatamente questo fenomeno a Napoli non durò a lungo: la setta di Seth perse definitivamente ogni presenza tra 1990 e 1993

In occasione dei Mondiali di Calcio, nel 1990 terminò la ristrutturazione completa dello stadio comunale di Napoli, dedicato a San Paolo, che sbarcò a Pozzuoli in epoca romana per evangelizzare l’umanità.

Nel settembre  2001 fu danneggiato da un nubifragio. Temporaneamente chiuso, ridivenne agibile nel gennio 2002.

La successiva ristrutturazione del 2009 vide la definitiva eliminazione del terzo anello di posti a sedere per motivi di sicurezza, riducendoli a  60.240. Inoltre l’impianto sportivo fu dotato di 76 telecamere di sorveglianza.

Il complesso dello stadio San Paolo ospita inoltre l’anello a 8 corsie per gare di Atletica Leggera. un campo di Pallacanestro, un dojo di Arti Marziali e varie palestre multifunzionali.

Nel 2013 la Tribuna stampa del San Paolo venne intitolata a Carlo Iuliano, storico Addetto stampa della squadra del Napoli, scomparso nel 2013.

 

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