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Bulli, mobbing e pupe, come proteggersi

PORTICI (NA) – Violenza sulle donne: il primo passo per contrastarla è parlarne per riconoscerla: i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Don Peppe Diana alla libreria Libridine in via Diaz venerdì 24 novembre alle 18.30 presenteranno il cortometraggio La storia di Giada, premiato come miglior soggetto allo Spot Festival nazionale Ciak si gita 2017.

All’incontro, curato dalla professoressa del Don Peppe Diana Lina Misasi, saranno presenti Alessio Amodio, maestro di difesa personale, la psicoterapeuta Marianna Navatti, l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Portici Maria Rosaria Cirillo e la scrittrice Francesca Russo.

L’iniziativa rappresenta l’incontro pilota del ciclo di appuntamenti Bulli, mobbing e pupe, come proteggersi a tutte le età. Difesa psicologica e fisica, che si terrà da gennaio nella libreria Libridine.

Il progetto prevede una serie di incontri teorici e anche pratici, tutti gratuiti, su come difendersi dallo stalking, molestie, bullismo in classe e mobbing sul posto di lavoro.

L’I.C. Don Peppe Diana porta un  nome importante, e rispecchia la personalità del coraggioso sacerdote di Casal di Principe che nel 1994 ha pagato con la vita il suo impegno nel contrastare l’illegalità e gli abusi. E gli allievi dell’Istituto sanno bene che illegalità è vedere e tacere: raccogliendo perciò la testimonianza di don Peppe si sono “proiettati” in una dimensione più adulta, ed è venuto fuori il cortometraggio La storia di Giada, incentrato sul femminicidio.

Per saperne di più, LoSpeakersCorner ha inconrato la professoressa Lina Misasi.

Com’è nato il corto La storia di Giada? 

Dopo un anno di lavoro, iniziato con l’incontro con la scrittrice Antonella Palermo, autrice del libro Veronica. Solo l’amore non basta‎. I ragazzi hanno preso ad interrogarsi su cosa fosse l’amore. È stato un percorso graduale: dapprima si sono confrontati con i femmicidi della storia: da Paolo e Francesca a Desdemona e Otello, fino ad interfacciarsi con il tema della pazzia in amore con L’Orlando furioso. Quindi ha preso forma la vicenda di questa ragazza, Giada. Dal momento che la scuola quando va in viaggio d’istruzione si appoggia alla FilmStudio, casa di produzione cinematografica di Agropoli, è stato quindi naturale realizzare il corto premiato come Miglior Soggetto al Festival nazionale Ciak si gita.

Altri progetti? 

Attualmente abbiamo un cortometraggio sulle 4 Giornate di Napoli e i valori della Bandiera e della Patria, I colori della memoria, regia di Gianni Petrizzo, realizzato con Cilento Channel, in concorso sia al Festival di Berlino che al David di Donatello. Precedentemente ne avevamo realizzato uno sul cyberbullismo e uno sull’immigrazione.  Per quest’anno, poi, abbiamo sul piano due temi da sviluppare che i ragazzi hanno approfondito: uno riguarda il rapporto giovani-anziani e un altro quello giovani-social.

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