artecinemaCultura

Capri Revolution, la bellezza secondo Martone

Al Cinema Filangieri di Napoli lo scorso 19 dicembre è stato proiettato in anteprima il film Capri Revolution di Mario Martone. La proiezione è stata seguita dalla conferenza stampa moderata da Titta Fiore, presidente Film Commission Regione Campania. Erano presenti il regista, la protagonista Marianna Fontana e la sceneggiatrice Ippolita di Majo.

LoSpeakersCorner è stato presente con Lucio Sandon

Capri Revolution, l’ultimo lavoro di Mario Martone, segnala la conclusione del ciclo iniziato con Noi Credevamo e continuato con Il giovane favoloso. Il film è spettacolarmente ambientato in una Capri bucolica del 1914, dove l’evento più atteso non era la guerra imminente ma l’arrivo della luce elettrica. Racconta dell’evoluzione di una giovane pastorella presa nella morsa tra una famiglia oppressiva che intende farla sposare con un vedovo di mezza età, e il miraggio della vita libera di una comune di ragazzi del nord Europa stabilitasi nei paraggi della sua abitazione: intellettuali pagani, naturisti e vegetariani ante litteram, che vedono nell’arte l’unico modo per cambiare il mondo.

Vi è poi la società progressista dell’epoca, nei panni del medico del paese, un giovane idealista e socialista, ottimamente interpretato da Antonio Folletto, il cui personaggio rappresenta la fede nella scienza, un umanesimo integrale in grado di cogliere anche i valori della tolleranza e del rispetto del diverso, mescolato però alle sue convinzioni ideologiche sincere ma forse vagamente pericolose.

La giovane pastorella Lucia, mirabilmente interpretata da una bellissima Marianna Fontana, è per dirla con le  stesse parole dell’attrice «… un bruco che diventa farfalla». La giovanetta lentamente, da ruvida e diffidente guardiana di capre, con la frequentazione del loro guru, il pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach e dei giovani della comune, prende lentamente ma inesorabilmente coscienza del suo corpo e delle sue possibilità, fino a realizzare in pieno l’impossibilità di continuare la sua vita come era stata fino ad allora.

Capri viene dipinta dal regista con l’azzurro intenso delle sue acque, il verde delle montagne e l’abbagliante bianco delle rocce.

La smagliante sceneggiatura di Ippolita di Majo e le notevoli interpretazioni di Reinout Scholten van Aschat nel ruolo di Seybu, di Gianluca Di Gennaro, e di Eduardo Scarpetta in quelli dei fratelli di Lucia, completano l’acquerello.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *