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Il fascino dei cavalli

Attraverso i disegni l’artista Christophe Mourey raffigura una realtà rendendola poetica: la mostra Il fascino dei cavalli  

NAPOLI – Negli spazi dell’Ippodromo di Agnano domenica 3 ottobre alle ore 11 si terrà il vernissage della mostra di disegni Il fascino dei cavalli dell’artista francese Christophe Mourey.

Per accostare un pittore, come sempre, bisogna collocarsi davanti alla sua opera, valutarne il risultato, ascoltare l’emozione che trasmette e reciderne i fili che la legano all’individualità dell’autore, perché quei legami possono essere fuorvianti.

Nel caso di Christophe Mourey questa separazione diventa però difficile. Le matrici pittoriche della sua opera, infatti, sono così immedesimate con la sua esperienza umana e con l’ambiente circostante, che l’”assorbimento” del suo lavoro diventa possibili solo a chi tiene ben presente la vita intima e creativa dell’autore.

Dopo il successo delle sue opere-rappresentazioni della città di Napoli negli scorsi anni, Mourey, Il Fascino dei Cavalli, esposizione curata da Daniela Ricci, sarà presentata nel corso del 72esimo Gran Premio Lotteria Edilsivisa. La mostra ha in serbo varie sorprese per il pubblico di appassionati.

Il Fascino dei Cavalli è un viaggio fra i colori, le linee e il brio con i quali Christophe Mourey rende omaggio alla magnificenza di talune realtà che lo stimolano.

La mostra comprende ventuno disegni di diversi formati che ben rappresentano cavalli fantastici e la loro energia. Già venticinque anni fa l’artista, nato a Parigi ma napoletano d’adozione, disegnava e dipingeva il primo piano della testa di un cavallo arabo: un’opera ricca di dettagli e di forza espressiva.

All’epoca Mourey viveva ancora nella sua cittadina natale in Normandia, Ozoir-la-Ferrière, che da oltre cinquant’anni è un centro ippico e scuola europea di equitazione. Allo stesso periodo risale un altra immagine di cavallo dai tratti più fantasiosi, ma altrettanto curati che ne evocavano la suaeleganza insita.

Tra il 1990 e il 1996, Mourey, studente dell’Accademia di Belle Arti di Rouen, si recava regolarmente in visita al Musée des beaux-arts per contemplare i cavalli del grande pittore Théodore Géricault, precisi nell’anatomia, quasi vivi sulle tele.

Nel 2006 Mourey dava vita ad altri tre primi piani di cavalli in occasione di un action draw a Palazzo Cusani di Milano, di fronte l’Accademia di Brera.

Infine, la sua esperienza che ha esaltato il suo legame con i cavalli: il viaggio della scorsa estate nel Molise, a Montenero Val Cocchiara, durante la sua personale al Momu Molino Museo, un antico mulino ad acqua recentemente restaurato. In questa occasione Mourey rimase folgorato dalla bellezza del Pantano, una pianura di origine alluvionale, probabilmente il fondale di un antico lago racchiuso tra le montagne. In questa spianata pascolavano all’incirca mille cavalli allo stato brado, uso spettacolo mozzafiato.

Il percorso artistico di Christophe Mourey si è intrecciato più volte con i cavalli, destando sempre in lui ammirazione per la nobiltà e la grinta di questi superbi animali. Attraverso i disegni, l’artista sembra dare una dimensione alla realtà, rendendola lirica, quasi poesia.

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