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Come morì Pablo Neruda?

La verità negata: il nipote del grande poeta cileno e gli avvocati parlano del libro “Delitto Neruda” di Roberto Ippolito

La FIBGAR | Fundación Internacional Baltasar Garzón ha organizzato per artedì 23 marzo alle ore 15 in Cile e alle ore 19in Spagna e Italia una conversazione che vedrà la partecipazione di  Rodolfo Reyes, nipote e rappresentante legale della famiglia, Elisabeth Flores, avvocato della famiglia, Eduardo Contreras, avvocato del Partito Comunista del Cile, e dello scrittore Roberto Ippolito.

L’incontro sarà  moderato da Rodrigo Lledó, direttore della FIBGAR e ex Capo dell’Area Giuridica del Programa de derechos humanos del Cile..

Mentre l’inchiesta giudiziaria sulla morte del poeta avanza molto lentamente in Cile, il libro di Ippolito contiene documenti e testimonianze inedite che smentiscono la versione ufficiale.

Il Premio Nobel per la letteratura Pablo Neruda attende ancora giustizia. Alla vigilia della Giornata internazionale del diritto alla verità in relazione con gravi violazioni dei diritti umani e della dignità delle vittime, promossa dall’ONU, la FIBGAR propone percò la tavola rotonda che sarà trasmessa in diretta attraverso Facebook (https://www.facebook.com/Fibgar).

Il tema sarà l’ampia inchiesta della magistratura cilena per la causa della morte di Neruda e sul libro di Roberto Ippolito Delitto Neruda, pubblicato in Italia da Chiarelettere.

L’evento avrà luogo sia in spagnolo che in italiano, con la partecipazione di tutti coloro che da anni si battono affinché si determini la reale causa della morte del poeta e se ci sia stato o no l’intervento di terzi.

La verità è stata finora negata per Pablo Neruda. Ma si continua a lavorare con la massima determinazione per ottenerla. Durante la conversazione saranno illustrate al pubblico tutte le informazioni rilevanti che l’inchiesta ha finora potuto raccogliere sulla morte di Neruda avvenuta il 23 settembre 1973, soltanto dodici giorni dopo il sanguinoso golpe di Augusto Pinochet.

L’indagine giudiziaria in Cile ha già compiuto dieci anni dal suo inizio, nel 2011. La causa cominciò dopo che l’autista di Neruda ha espresso i suoi dubbi sulla sua causa di morte, sulla base di una serie di circostanze che sono poi state denunciate alla giustizia cilena dal Partito Comunista, al quale Neruda apparteneva, e dal nipote.

La dettagliata ricostruzione dei fatti contenuta nel libro di Roberto Ippolito si basa sulle risultanze delle indagini giudiziarie, ma a sua volta apporta documenti e testimonianze inediti raccolti in tutto il mondo. Con tutto questo è stata smontata completamente la versione ufficiale di una morte per cancro alla prostata. Nelle pagine di Delitto Neruda si rivela anche che il poeta fu sorvegliato in particolare dall’amministrazione americana di Richard Nixon e dal suo Segretario di Stato Henry Kissinger, essendo nel mirino della Cia.

Altri precedenti debitamente documentati sono le molestie e le intimidazioni al poeta dallo stesso giorno del colpo di stato, le cure mediche impedite, i falò dei suoi libri nelle strade, gli oltraggi perfino dopo la morte, le violenze alle persone vicine a lui, l’attività di scrittura svolta intensamente fino all’ultimo giorno, le relativamente buone condizioni di salute, le prove di una strana iniezione ore prima della sua morte, probabilmente l’iniezione letale. Il libro fa anche conoscere gli incredibili ostacoli che lo sviluppo dell’inchiesta giudiziaria ha dovuto affrontare.

Dice Rodolfo Reyes: L’inchiesta giudiziaria è stata ostacolata in molti modi per differenti interessi, ma la verità deve finalmente arrivare e arriverà. In seguito alla sua minuziosa indagine, Roberto Ippolito denuncia che mio zio Pablo fu assassinato dalla dittatura di Pinochet. Il suo libro è un importante contributo che potrà essere utile al nuovo magistrato che deve affrontare il caso Neruda e chiuderlo con una sentenza.

Il rilancio dell’inchiesta giudiziaria per arrivare finalmente al traguardo sarà pertanto al centro della conversazione organizzata dalla Fundación che porta il nome del giudice che emise l’ordine di arresto di Pinochet nel 1998.

La verità sulla morte di Neruda è un’esigenza fondamentale per Rodolfo Reyes, Elisabeth Flores, Eduardo Contreras, Rodrigo Lledó e Roberto Ippolito.

Lo scrittore italiano afferma: La Giornata del diritto alla verità per le gravi violazioni dei diritti umani sarà la giornata della speranza per la verità sulla morte di Pablo Neruda. Sarà un affettuoso omaggio alla sua poesia così tanto temuta dalla dittatura di Pinochet ma così tanto amata nel mondo intero.

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