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Da Portici in cammino per Santiago

La cittadina vesuviana in omaggio a San Giacomo partecipa alle celebrazioni dell’Anno Santo giacobeo tenute a Santiago di Compostela 

di Ciro Santisola

PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Il gruppo di infioratori porticesi, afferenti al Comitato Cappella San Ciro, con sede alla via Michelangelo Naldi, con una più che soddisfacente performance, ancora una volta ha dato prova della propria valentia nell’esecuzione di un’opera d’arte effimera.

Avendo aderito al progetto Tappeto Mondiale Giacobeo, indetto e promosso dalla Comisión Gestora de Entidades Alfombristas del Camino de Santiago, con sede a Ponteareas in Galizia, Spagna, dalle ore 21 di sabato 24 alle ore 3 di domenica 25, hanno completato l’artistico quadro in onore dell’apostolo San Giacomo il Maggiore.

Con questa realizzazione, il gruppo ha fatto risaltare il nome della Città di Portici a livello internazionale, perché all’unisono, più di 260 città di 25 paesi dei 5 continenti, hanno contemporaneamente concorso all’Alfombra Mundial Xacobeo, per festeggiare l’anno santo giacobeo.

Quale segno di fraterna unione, ideali pellegrini impegnati nel percorrere il cammino per Santiago, gli artisti del petalo, hanno portato a termine il quadro riproducendo i simboli legati al Cammino: la Cruz de Santiago o Croce di Santiago; la concha o conchiglia di Santiago o pettine di mare o pettine di San Giacomo; il botafumeiro.

La mancanza, in questo periodo dell’anno, di fiori dagli sgargianti colori previsti dal bozzetto (es. blu, celeste, viola), ha indotto Angelo Di Napoli, guida storica del team, a optare per l’utilizzo di diversi altri materiali. Per cui, a eccezione dell’incensiere, le cui parti metalliche sono state composte con trucioli di alluminio, e della conchiglia formata con sale fino, tutte le altre figure sono state prevalentemente ottenute con l’uso di materia di origine organica: trucioli di legno colorati con colori di origine vegetale (es. arancio = curcuma; blu = mirtilli; giallo = ananas; rosso = pomodoro; verde = spinaci, ecc.). Per le sfumature e i contorni, invece, sono state impiegate, torba bionda e torba scura, infiorescenze di pino e crusca, opportunamente triturate, polvere di riso.

Ponendo a terra la prima manciata di trucioli in una delle figure del quadro, fra Claudio Joris, padre guardiano del Convento di Sant’Antonio, ha dato il via alla composizione dell’artistico manufatto.

Allo stesso tempo, a mezzo telefono, pronunciando un fatidico Portici, presente! è stata comunicata alla Commissione galiziana, la partecipazione alla rassegna giacobea.

Condividendone lo spirito, la comunità francescana dei Frati Minori Conventuali, composta dai padri, fra Claudio Joris, Robero Sdino, autore tra l’altro della locandina promozionale dell’iniziativa sul territorio porticese, Mario Ravanni ha benevolmente accolto la proposta di comporre il raffinato omaggio all’apostolo, morto martire, tra le mura del settecentesco chiostro del convento in via dell’Università.

Tutte le fasi della lavorazione sono state documentate, a mezzo di foto, scattate dal provetto fotografo Michele Malaspina, e di riprese filmate, girate dal valido cameraman Carlo Algamage.

Il dottor Vincenzo Cuomo, sindaco della Città di Portici e la dottoressa Grazia Buccelli, già assessore alle Politiche Giovanili e Pari Opportunità presso Comune di Portici, sono stati tra i numerosi visitatori, che hanno testimoniato il loro apprezzamento agli esecutori del mirabile tappeto.

I valenti infioratori porticesi, citati in stretto ordine alfabetico:

  • Ciro Alba;
  • Giorgio D’Andrea, con i figli Antonio, Vincenzo e Pio (quindicenne);
  • Gianni Giglio;
  • Gennaro Montagna;
  • Francesco Mantanaro, con il figlio Davide (dieci anni);
  • Vincenzo Parenti,

dopo un’ordinaria giornata lavorativa, seppur stanchi, con indomabile entusiasmo hanno affrontato quest’ulteriore impegno. A loro va il più sentito e doveroso plauso dell’intera cittadinanza e per la ultima loro esecuzione e per aver fatto risuonare nel mondo il toponimo PORTICI.

Ad Angelo Di Napoli, instancabile leader del Gruppo, inoltre, va l’encomio per l’onorevole piazzamento ottenuto al concorso bandito dalla Comisión Gestora de Entidades Alfombristas del Camino de Santiago: tra le circa trecento proposte presentate, il suo bozzetto è stato classificato al terzo posto.

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