Società

ERTMS, l’efficienza viaggia in treno

Oltre sei milioni di euro di contributo a fondo perduto per l’installazione del sistema ERTMS a bordo della flotta di Trenitalia (Gruppo FS Italiane)

Il sistema ERTMS | European Rail Traffic Management System è un sistema armonizzato di comando e controllo dei treni che permette la circolazione su tutte le linee europee limitando al minimo i tempi di cambio segnalamento alle frontiere ed è in grado di garantire maggiore sicurezza dei convogli con l’adozione di funzionalità e tecnologie all’avanguardia. 

Per raggiungere questo obiettivo il Gruppo FS Italiane ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il bando di gara europeo di Rete Ferroviaria Italiana del valore di 2,7 miliardi di euro per la progettazione e la realizzazione su tutto il territorio nazionale dell’evoluto sistema per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni, operativo in Italia da oltre dieci anni sulle linee Alta Velocità/Alta Capacità.

La pubblicazione è in linea con impegni e programmazione del PNRR che prevede di attrezzare con la tecnologia ERTMS 3.400 chilometri di rete entro il 2026.

Il bando si aggiunge a quello emesso nei mesi scorsi per l’attrezzaggio di circa 700 chilometri di linee ferroviarie in Sicilia, Lazio, Abruzzo e Umbria.

L’indirizzo strategico di RFI è di accelerare l’implementazione dell’ERTMS su tutta la propria rete entro il 2036, in armonia con gli investimenti tecnologici di rinnovo degli apparati di stazione digitali già in corso, andando progressivamente a sostituire i sistemi di segnalamento preesistenti con tecnologia tutta digitale ed interoperabile.

ERTMS verrà installato su 76 treni ibridi regionali e 12 convogli Alta Velocità.

A installazione conclusa, la rete nazionale conterà circa 16.800 chilometri di linea attrezzati con la più avanzata tecnologia per il traffico ferroviario rinnovando tutto il sistema di comando e controllo e segnalamento di cui ERTMS è parte integrante.

Grazie al lavoro di FS Italiane e al supporto di BEI | Banca Europea per gli Investimenti e CDP | Cassa Depositi e Prestiti, Trenitalia ha ottenuto un contributo a fondo perduto che sarà utilizzato per una parte dell’investimento dell’ERTMS, sistema tecnologico ferroviario scelto come linguaggio comune europeo.

Nel dettaglio, attraverso BEI, circa quattro milioni di euro saranno impiegati per l’installazione dell’ERTMS su 76 treni ibridi regionali e attraverso CDP, in veste di implementing partner, un contributo a fondo perduto di 2,2 milioni di euro sarà riservato all’aggiornamento del sistema su 12 convogli Alta Velocità destinati al traffico internazionale e transfrontaliero Italia – Svizzera – Germania (sette ETR 610) e al traffico interno alla Grecia (cinque ETR 470). In particolare, i treni Alta Velocità saranno oggetto di un upgrade tecnologico con l’installazione a bordo dell’ERTMS Baseline 3 che costituisce la versione più aggiornata del sistema di controllo della marcia del treno.

I progetti proposti sono stati selezionati nell’ambito di due bandi europei del programma Connecting Europe Facility (CEF) Transport Blending, strumento progettato dalla UE per sostenere nuovi investimenti nel settore dei trasporti. Per Trenitalia, si tratta del primo caso di finanziamento nell’ambito del programma CEF per la programmazione 2014-2020.

L’operazione testimonia ancora una volta l’importanza del treno come mezzo di trasporto sostenibile, sicuro ed economico. Infatti, l’installazione dell’ERTMS consente di aumentare ancora di più il livello di sicurezza dei viaggi, garantendo alte performance in termini di puntualità e regolarità con un unico obiettivo finale: contribuire significativamente a invogliare sempre più persone a scegliere il trasporto ferroviario rispettando quindi i criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

L’importanza del sistema ERTMS per una migliore gestione della circolazione ferroviaria è anche confermata dal Decreto Legge “Infrastrutture” che ha istituito un fondo di 60 milioni di euro, per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026, con l’obiettivo di finanziare i costi di installazione del sistema tecnologico a bordo dei treni.

 

 

 

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