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Fede e solidarietà sulle ali della musica

di Stanislao Scognamiglio

PORTICI (NAPOLI) –  Alla Cappella Reale della Reggia borbonica in via Università mercoledì 6 gennaio la corale della parrocchia di Sant’Antonio di Padova ha tenuto il concerto “Mi fido di te … abbiamo visto sorgere la sua stella, siamo venuti qui per adorarlo”, una meditazione sul Mistero del Natale.

Ripercorrendo le vie dell’uomo alla ricerca di Dio, attraverso l’esecuzione di canti del repertorio liturgico e natalizio, la corale ha segnato l’ultima tappa di un itinerario cominciato con la proposizione del Presepe vivente lo scorso 19 dicembre 2015.

L’esibizione canora e strumentale è stata ospitata in quello che originariamente avrebbe dovuto essere il teatrino di corte del Palazzo Reale di Portici. Progettato e quasi ultimato dal regio ingegnere e architetto militare Giovanni Antonio Medrano, il teatro dall’incomparabile acustica, non fu mai inaugurato perché in corso d’opera, per volontà di re Carlo di Borbone, venne trasformato in cappella palatina.

Disposta ai piedi dell’imponente statua dorata dell’Immacolata, realizzata con il bronzo fuso proveniente da quadrighe e da statue infrante riportate alla luce nell’area archeologica dell’antica Ercolano, la corale, diretta dal Maestro Emanuele Bagno, ha eseguito i brani: Come il cervo va, Madre dell’alba, Mi fido di te, Mio rifugio sei tu, Verbum panis, Gli angeli delle campagne, Noel Noel, Siamo venuti qui, Lodi all’Altissimo, Adoro te, Anima Christi, Chi ci separerà, I will follow him.

L’accompagnamento musicale è stato prestato da Roberta Avilia alla tastiera, Gabriele Bernardo al violino), Mattia Vollaro, al flauto, Giancarlo Iacoviello e Luigi Vesce alle chitarre.

I testi didascalici, spunti della meditazione: Lo smarrimento dell’uomo alla ricerca di Dio – L’annuncio dell’angelo Gabriele a Maria; la difficoltà di farsi accettare da Giuseppe e dalla società con un bambino non suo; l’affidamento totale al suo Dio – La promessa si compie e il Verbo si incarna – La nascita di Gesù – L’Epifania. L’adorazione dei Magi. L’adorazione di San Francesco al presepe di Greccio, L’adorazione personale dell’uomo – Sguardo al mistero della Resurrezione – Gesù nella vita quotidiana, composti da Giovanni Di Lorenzo, sono stati affidati alla vibrante voce narrante di Ernesto Lama.

Ernesto Lama

Porticese d’elezione, al termine della narrazione, l’attore napoletano ha commentato: «È stato molto emozionante, ma la cosa che mi ha emozionato di più è quella di aver appreso in quel momento che la serata era dedicata a quella famiglia che il giorno di Natale, a Portici, è rimasta senza casa per via di un accidentale incendio, e il fatto che una coppia di miei amici, Giuseppe Fornino e Alessia Maccaroni, abbia dato loro una casa senza porsi nessun problema mi ha riempito ancora di più il cuore di gioia … Grazie ragazzi! Grazie anche a voi si capisce che Natale non viene solo il 25».

Al momento dell’intonazione di Noel Noel, mentre alcuni bambini del corso di preparazione alla Prima Comunione davano vita al gruppo della Natività, un coro di voci bianche ha affiancato l’esecuzione corale del brano.

La Natività

Promosso dai Frati Minori Conventuali della parrocchia di Sant’Antonio di Padova, l’evento è stato organizzato dall’associazione La Cetra Angelica Onlus, con il patrocinio del Comune di Portici.

In chiusura, il sindaco, dottor Nicola Marrone ha voluto sottolineare l’impegno profuso quotidianamente dai membri dell’Associazione nel promuovere iniziative artistiche, culturali, formative, sociali, tendenti alla crescita della comunità. Allo stesso tempo, ha rimarcato il ruolo dell’Amministrazione civica nella rivalutazione dei siti d’interesse pubblico, potenziali sedi di eventi di grosso spessore artistico-culturale, nonché nel sostegno e alla promozione di quegli stessi obiettivi sociali, tra cui la solidarietà, necessari allo sviluppo dell’intera Città.

Nicola Marrone

Infine, padre Bernardino Fiore, Guardiano del Convento di Sant’Antonio di Padova e rettore pro tempore della Cappella Reale, ha voluto ringraziare a nome della comunità dei Frati, ovvero padre Tommaso, parroco, padre Oreste e padre Alfonso, quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’accorato ed emozionante concerto.

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