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Figli di Portici famosi: Federico III di Germania

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Federico III di Germania è nato nel Neues Palais a Potsdam, in Germania, il 18 ottobre 1831. Battezzato con i nomi di Friedrich Wilhelm Nikolaus Karl Hohenzollern = Federico Guglielmo Nicola Carlo Hohenzollern, è figlio del  principe Guglielmo Federico di Prussia (Wilhelm Friedrich Ludwig: Berlino, 22 marzo 1798 – ivi, 9 marzo 1888), «… fratello minore del re Federico Guglielmo IV», e della Augusta di Sassonia-Weimar-Eisenach (Augusta Marie Luise Katharina von Sachsen-Weimar-Eisenach: Weimar, 30 settembre 1811 – Berlino, 7 gennaio 1890).

Educato «…  secondo idee diverse da quelle che fino ad allora erano usuali per un erede al trono tedesco», studente di talento, in particolare per le lingue straniere e il latino, ha completato la propria istruzione all’Università di Bonn, dove ha studiato legge, storia e letteratura.

Di pari passo, senza allontanarsi dalla tradizione familiare degli Hohenzollern, ha ricevuto anche un’adeguata istruzione militare.

Alla giovane età di dieci anni  ha conseguito i gradi di sottotenente nel I Reggimento di Fanteria della Guardia.

Diciassettenne, ha vissuto la stagione dei sentimenti liberali e nazionalistici, che negli anni quaranta hanno scatenato in Germania come nel resto d’Europa una serie di sollevazioni, allo scopo di «…  proteggere la libertà, creare un parlamento tedesco e redigere una costituzione».

Nel corso del 1851, dai reali del Regno Unito Vittoria (Alexandrina Victoria: lLndra, 24 maggio 1819 – Isola di Wight, 22 gennaio 1901) e Alberto (Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha: Castello di Rosenau, 26 agosto 1879 – Windsor, 14 dicembre 1861), già impegnati nella ricerca di un buon marito per la loro figlia maggiore,  è stato ufficialmente invitato a visitare l’Esposizione Universale di Londra, inaugurata al Crystal Palace in Hyde Park il 1° maggio 1851.

Durante il suo soggiorno londinese, è stato  sempre accompagnato dalla undicenne  principessa reale Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha (Victoria Adelaide Mary Louise: Londra, 21 novembre 1840 – Schloss-Friedruchhof, 5 agosto 1901).

Nell’aprile  del 1856, è stato dato l’annuncio ufficiale del suo fidanzamento  con la figlia primogenita della coppia reale inglese.

Il 25 gennaio 1858, con matrimonio celebrato nella cappella londinese di St. James’s Palace, ha sposato Vittoria, non ancora diciottenne

In occasione delle nozze, è stato promosso maggior generale dell’esercito prussiano.

Dalla unione con Vittoria ha avuto otto figli: Guglielmo (1859–1941); Carlotta (1860-1919); Enrico (1862–1929); Sigismondo (1864–1866); Vittoria (1866–1929); Valdemaro (1868–1879); Sofia (1870–1932); Margherita (1872–1954).

Nel 1861, divenuto il padre re di Prussia, ha assunto lo status di principe della Corona, carica che ha mantenuto per i successivi 27 anni. Inizialmente il padre venne considerato politicamente neutrale, ma in seguito abbracciò idee conservatrici.

Nel 1862, dopo il tentativo di abdicazione del padre poichè «… la Dieta aveva rifiutato di imporre nuove tasse per finanziare la riorganizzazione dell’esercito» e la successiva nomina a primo ministro di  Otto von Bismark (Otto Eduard Leopold von Bismarck-Schönhausen: Schönhausen, 1° aprile 1815 – Friedrichsruh, 30 luglio 1898), contrastando  con il genitotr, è stato escluso dagli affari di stato.

Da allora, ha rappresentato la Germania nelle cerimonie ufficiali, nei matrimoni e nelle feste.

Rimproverato  dal padre per le sue idee liberali, ha trascorso gran parte del tempo in Gran Bretagna, dove la regina Vittoria gli ha concesso spesso di rappresentarla nelle cerimonie di Stato e nelle funzioni sociali.

Come principe ereditario del Regno di Germania, nel 1866, ha avuto il comando delle armate nella guerra austro-prussiana ha invaso la Boemia e la Slesia,

Il suo tempestivo arrivo è stato determinante per la vittoria nella battaglia prussiana di Sodowa o di Königgrätz. Dopo la battaglia, dal padre è stato insignito della dell’Ordine Pour le Merite.

Allo scoppio della guerra franco–prussiana, nel 1870, al comando della terza armata, ha preso parte alle battaglie di Wissembourg, Woerth e Sedan, riportandone la vittoria. Infine ha partecipato anche ai combattimenti all’assedio di Parigi.

Nel 1870, principe ereditario della corona del Regno Prussia è «… già ammalatissimo per un cancro alla gola».

Debilitato e stanco, è venuto a Portici per godere dell’aria che vi si respira.

Durante il soggiorno, che gli consentiva di curarsi nel corpo e nello spirito, è stato ospite dell’amante Amina Boschetti (Milano, 1836 – Portici, 2 gennaio 1881).  La vicenda passionale, che lo legava alla prima ballerina del Teatro San Carlo, notoriamente detta Ginestrella, è stata tanto travolgente da essere pubblicizzata con una anonima, ingenua quanto ironica filastrocca:

O mia bella Ginestrella / tu m’hai perso le cervella / le cervella / in padella / tu mi hai cotte / e ben mi stà!.

Quale «… prodigo omaggio», a sue spese, alla via San Cristoforo di Portici ha fatto costruire una villa residenziale, l’attuale villa Minervini, per donarla alla donna amata.

Nel 1871, unificata la Germania e creato l’Impero tedesco, assunta il padre Guglielmo la dignità di imperatore, permaneva nello stato di principe ereditario.

Molto interessato valorizzazione della nuova capitale Berlino, nel 1875, nominato Protettore Imperiale dei musei, l’ha arricchita di collezioni d‘arte .                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Dal giugno al dicembre 1878, allorquando il padre è stato vittima di un tentativo di assassinio, ha assunto per breve tempo il ruolo di reggente. Presto, però, è stato allontanato dagli affari di Stato e relegato ai margini. La mancanza di influenza lo ha notevolmente avvilito da indurlo anche a pensare più volte al suicidio..

Alla morte del padre Guglielmo, avvenuta il 9 marzo 1888, gli è succeduto sul trono dell’impero tedesco,

Cinquantaseienne, asceso al trono, ha regnato solo per 99 giorni con il titolo di Federico III di Prussia.

Federico III di Germania, secondo e penultimo imperatore tedesco e ottavo e penultimo re di Prussia, per l’aggravarsi della malattia, muore a Potsdam, il 15 giugno 1888.

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