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Figli di Portici famosi: il cavalier Giuseppe Papaleo

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Giuseppe Papaleo è nato a Portici il 16 gennaio 1901, da Ciro Papaleo e da Anna Cifariello.

Appena diciannovenne, il 27 febbraio 1920, è stato chiamato alle armi nel Corpo dei Reali Carabinieri.

Completato l’addestramento formale presso la Regione Allievi dei Reali Carabinieri, è stato assegnato a prestar servizio alla Regione Reali Carabinieri di Napoli.

Dopo tre anni di militanza, impaziente di contrarre matrimonio, non potendo essere autorizzato per non aver raggiunto il compimento dei nove annidi servizio, il 26 febbraio 1923, si è congedato.

All’atto del congedo illimitato, gli è stata «… concessa dichiarazione di aver tenuto buona condotta ed aver servito con fedeltà ed onore.»

Dopo l’allontanamento dall’Arma, nel 1925, si è arruolato nel Corpo degli Agenti di Custodia degli Istituti di Prevenzione e di Pena.

Allievo presso la Scuola di Roma, il 16 giugno 1925 ha iniziato a frequentare il corso di addestramento.

Completata la formazione, guardia esperta, il 31 agosto 1925, è stato assegnato alla casa di reclusione di Mamone, in provincia di Nuoro.

Il successivo 3 settembre, raggiunta la destinazione, ha preso servizio nel carcere sardo.

Il 16 dicembre 1925, promosso guardia, è stato confermato in servizio a Mamone, dove è rimasto fino al 16 giugno 1928: è l’inizio di una lusinghiera carriera.

Con successivi decreti del Ministro della giustizia, toccando le diverse tappe dell’avanzamento professionale di un sottufficiale, ha prestato servizio presso vari Enti dell’Amministrazione carceraria:

guardia, dal 28 luglio 1928, al carcere giudiziario di Ravenna; dal 23 maggio 1930, al Ministero di Grazia e Giustizia;  

  • sottocapo di 2a classe, dal 1° luglio 1935, al carcere mandamentale di Roma;
  • sottocapo di 1a classe, dal 1° agosto 1940;
  • brigadiere, dal 15 marzo 1944, alle carceri giudiziarie di Roma;
  • capoguardia di 2a classe, dall’8 marzo 1945, alle carceri giudiziarie donne di Roma;
  • maresciallo capo, dal 16 marzo 1947, alle carceri giudiziarie donne di Roma;
  • maresciallo maggiore, dal 16 novembre 1953.

Compiuti i 15 anni di servizio attivo, già fregiato con tre nastrini di servizio, l’1 agosto 1940, è stato decorato con Medaglia d’Argento al Merito di Servizio.

Nel corso del 1945, le drammatiche condizioni delle carceri e le proteste degli agenti, hanno portato ala militarizzazione del Corpo degli Agenti di Custodia

Immediatamente dopo l’emanazione del decreto legislativo luogotenenziale N. 508 del 21 agosto 1945, che «… attribuiva agli Agenti di Custodia la qualifica di polizia giudiziaria e la soggezione alla giurisdizione militare»», ha pubblicato un suo lavoro dal titolo Il nuovo ordinamento del Corpo degli Agenti di Custodia delle carceri.»

Un «… commento al decreto legislativo luogotenenziale 21 agosto 1945 N. 508, con l’aggiunta di alcune norme di Ammin. riguardanti gli agenti di custodia.»

Ha arricchito il volume, stampato presso la Tipografia Le Mantellate, «…  con la prefazione del Sostituto Procuratore Generale di Corte di Appello Comm. Dr. Giuseppe Gibilisco, Capo del Personale di Custodia.»

Con lettera patente del 5 ottobre 1946, dal Sovrintendente Generale Delegato Magistrale Gran Maestro Protempore dell’Imperiale Ordine Militare Capitolare di S. Giorgio di Carinzia, detto dei Cavalieri della Pace e della Libertà, gli è stato conferito il grado onorifico di Cavaliere di Grazia. Avendo raggiunto l’età di 55 anni, dopo 33 anni prestati al Ministero della Giustizia, rivestendo il grado di maresciallo maggiore, il 16 gennaio 1956, è stato congedato.

All’atto del collocamento a riposo dal Corpo degli Agenti di Custodia, sul foglio del suo stato di servizio, alla voce Classifica complessiva in merito a tutto il servizio prestato, è stato annotato: Ottimo.

Ritiratosi a vita privata nella sua natia Portici, si è dedicato a opere di volontariato.

Con decreto presidenziale del 2 giugno 1956, «… su segnalazione dell’On. Ministro Guardasigilli», dal Capo dello Stato è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Ascritto alla Reale Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, dall’anno 1961 all’anno 1968, ha ricoperto incarichi di governo del pio sodalizio.

Eletto superiore per gli anni 1961-1962, nel settembre 1962, per motivi di salute, è stato costretto a dimettersi.

Ripresosi, nella successiva assemblea elettiva è stato rieletto per il triennio 1963-1965.

Per il triennio 1965-1968, ha rivestito il ruolo di I assistente.

Il sottoufficiale del Corpo degli Agenti di Custodia, cavalier Giuseppe Papaleo decede nella sua abitazione porticese, il 18 maggio 1982.

Nastrini delle decorazioni conferitegli:

 Medaglia d’Argento al Merito di Servizio

 Cavaliere di Grazia dell’Imperiale Ordine Militare Capitolare di S. Giorgio di Carinzia

 Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana

 

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