biografie

Figli di Portici famosi: il decano dei parroci porticesi don Antonio Precchia

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Antonio Precchia è nato a Portici, il sabato 8 Marzo 1941, da Giuseppe e Lucia.

Laureato in lettere classiche all’Università degli Studi di Napoli, ha insegnato storia e geografia nella scuola parificata dell’Istituto Landriani a Bellavista e, religione nella scuola di Stato.

Compiuti gli studi di Paleografia e Diplomatica, conseguita la licenza in Sacra Teologia al seminario maggiore diocesano di Napoli, il 18 luglio 1965, è stato ordinato sacerdote.

Ha iniziato il suo esercizio pastorale, attendendo, prima come coadiuatore e, poi, come vice parroco di monsignor Benedetto de Stefano, alla cura della parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio in Portici.

Dopo sette anni di vice parroco, l’8 gennaio 1972, « prima vicario economo e poi parroco», ha assunto la guida della chiesa parrocchiale di Maria Santissima Addolorata, nell’omonima via di Portici.

Nel 1975, nella ricorrenza dell’Anno Santo, sostenuto «… da molti amici, come Al­berto Veneruso, Enzo Borrelli, Ciro Principe, dalle superiore degli ordini religiosi esisten­ti in parrocchia, ma anche da tutti i fedeli e da molte chiese che concessero contributi», ha realizzato il restauro dell’edificio sacro.

Contestualmente, ha ripristinato la secola­re processione dell’Addolorata per le vie cittadine, seguendola sempre con intenso fervore, anche negli ultimi anni, seppur minato nel fisico.

Nel 1977, «… per sollecitare l’interesse alla cultura degli abitanti della zona», ha fondato il Centro di Cul­tura G. La Pira, ponendo come obiettivi la diffusione della buona stampa, l’editoria, l’organizzazione del Premio di Poesia e Narrativa.

Interessato al sereno sviluppo dei giovani parrocchiani, promuove diverse iniziative sportive, musicali e teatrali, tutte impregnate di grande interesse e vivacità.

Nel 1990, nella ricorrenza del 25esimo di sacerdozio, insieme ai suoi con­fratelli sacerdoti, celebra la Santa Messa, presieduta dal papa Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła: Wadowice, 18 maggio 1920 – Città del Vaticano, 2 aprile 2005).

Nel 1997, per la preparazione al Giubileo, affidandola a missionari itineranti, ha organizzato una missione parrocchiale. Al termine della missione, alcuni parrocchiani hanno dato vita alla formazione di gruppi neocatecumenali.

Impegnato a mantenere solida e viva la fede e a diffondere la devozione alla Madre celeste nei suoi filiani, ha promosso molti pellegrinaggi: Non solo in occasione degli anni santi (ordinario e straordinari), ma anche e soprattutto presso i santuari mariani più frequentati dalla cristianità.

Nel 1999,  «… stimato studioso e attento promotore di iniziative musicali, tra le quali la realizzazione di manifestazioni concertistiche di musica sacra e la costituzione di scholae cantorum giovanili» ha portato alla luce un Fondo Musicale, «… costituito da una raccolta di numerose opere manoscritte e stampate, interessante testimonianza della prassi musicale in ambito liturgico nelle chiese di Portici, tutte databili tra la seconda metà dell’Ottocento e gli inizi del novecento».

 Nel 2001, ha pubblicato il volume Un popolo all’ombra della sua parrocchia, edito dal Centro di Cultura Giorgio La Pira in Portici.

A premiare la sua attenzione anche alla crescita sociale della comunità affidatagli, nel 2015, in occasione del cinquantesimo anniversario di sacerdozio, presenti il cardinale arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, il  sindaco di Portici Nicola Marrone, le autorità civili  e militari, gli abitanti del quartiere, ha inaugurato il parco urbano, «… realizzato a copertura di un’area di sosta tra Via Addolorata e Via Moretti».

La struttura dall’Amministrazione comunale «… è stata affidata in comodato d’uso alla parrocchia per consentire ai tanti abitanti e soprattutto ai ragazzi del quartiere di avere uno spazio verde dove svolgere attività ludico-ricreative».

Dall’anno 2010, è stato decano dei parroci porticesi.

Sacerdote umile e ubbidiente, ha retto per circa 45 anni, con grande amore e dedizione, profondendo sempre attenzione, consigli, assistenza a quanti a lui si sono rivolti.

Nel 2106, al compimento del suo 75esimo compleanno, è stato nominato parroco emerito della parrocchia di Maria Santissima Addolorata.

 

 

Il sacerdote Antonio Precchia, decano dei parroci di Portici, improvvisamente, a causa di un arresto cardiaco presso l’ospedale Loreto Mare di Napoli, dove era ricoverato da alcuni giorni per accertamenti, alle ore 14 di venerdì 24 agosto 2018, rende l’anima a Dio.

 

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2 pensieri riguardo “Figli di Portici famosi: il decano dei parroci porticesi don Antonio Precchia

  • Nicola precchia

    Sei stato un grande nella tua umiltà

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    • Ringraziamo vivamente per l’attenzione prestataci.

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