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Figli di Portici famosi: il microbiologo Giacomo Rossi

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Giacomo Rossi è nato a Reggio Emilia, il 15 ottobre 1872, da Giovanni Rossi e da Teresa Caraffa.

All’età di 25 anni, nel 1897, ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia e, due anni dopo, quella in chimica pura.

Scelto di seguire la via accademica, è stato aiuto del Regio Istituto d’Igiene dell’Università degli Studi di Napoli.

Nel 1902, chiamato a ricoprire la Cattedra di Batteriologia agraria, appena introdotta tra gli insegnamenti del terzo anno di corso della Regia Scuola Superiore di Agricoltura di Portici.

La «… disciplina che aveva aperto nuovi orizzonti nello studio dei microrganismi e delle malattie infettive», rappresentava «… in Campania il maggiore riferimento istituzionale per la formazione dei microbiologi applicati e per lo sviluppo continuo di progetti di ricerca attinenti agli aspetti microbiologici interessanti la produzione vegetale, la conservazione e trasformazione dei prodotti agrari, la protezione della qualità dell’ambiente».

Già titolare dell’insegnamento, nel 1904, vincitore di concorso, è stato nominato professore ordinario di Batteriologia agraria.

A partire dal 1905, ha avviato studi su importanti processi legati alle attività microbiche: considerevoli i risultati raggiunti «… sulla selezione di lieviti vinari (eseguì per primo fermentazioni a bassa temperatura), sulle cure e le fermentazioni del tabacco, sull’insilamento del foraggio (miranti a trasferire il sistema ‘cremasco’ nel Mezzogiorno) e sui prodotti carnei insaccati (prima pubblicazione scientifica in assoluto sull’argomento).»

Nel 1907, alla sua cattedra, che fruiva di locali al primo piano della Reggia borbonica di Portici, ha affiancato la Stazione di Microbiologia industriale, «… realizzata in alcuni ambienti del “Castello”, nel circostante Parco Gussone».

A Portici ha mantenuto l’insegnamento della Batteriologia per ben 34 anni: prima presso la Regia Scuola Superiore d’Agricoltura, dal 1902 al 1925 e, poi, presso il Regio Istituto Superiore Agrario, dal 1925 al 1935.

Intanto, nel 1935, aggregato l’Istituto alla Regia Università degli Studi di Napoli e divenuta la Facoltà di Agraria, ha mantenuto la cattedra, nel 1936, rinominata Microbiologia Agraria e Tecnica.

Studioso di batteriologia, nei «… laboratori siti al primo piano della Reggia e della Stazione di Microbiologia industriale (localizzata nei locali del Castello borbonico), si è dedicato soprattutto agli studi sulla malaria e sulla macerazione delle piante tessili.»

Nel primo quarto del secolo scorso, ancora, la malaria o paludismo (malattia provocata da parassiti protozoi del genere Plasmodium), non «… era soltanto una malattia umana ma altresì una piaga gravissima che ostacolava il diffondersi dell’agricoltura in zone particolarmente suscettibili a miglioramenti.»

Pertanto, focalizzata la problematica, ha rivolto il suo impegno «… al miglioramento della vita rurale e delle attività agricole attraverso un considerevole contributo alla lotta alla malaria. Furono oggetto di studio dapprima le paludi di Napoli, della sua provincia e di quella di Terra di Lavoro (Caserta); poi la piana di Fondi e Monte S. Biagio, il bacino inferiore del Sele, l’Agro Sarnese, la valle del Crati in provincia di Cosenza, quella dell’Idro in provincia di Lecce, l’ex lago Fucino, zone del Circeo, del Maccarese e dell’Agro Romano.»

I suoi notevoli studi sul paludismo, condotti anche in collaborazione con biologi romani, riguardavano la realizzazione «… di opere di bonifica, di risanamento delle acque, di razionalizzazione degli allevamenti animali, dello smaltimento dei rifiuti solidi e dei liquami.»

I studi, quindi, portarono «… a conclusione importanti indagini che permisero la promulgazione di leggi contro la malaria e la diffusione del chinino di Stato per la sua cura.»

Grazie ai successi ottenuti in questo settore, nel 1908, non solo è stato chiamato a far parte della Commissione centrale della bonifica agraria, ma è stato nominato anche direttore della Stazione agricolo-antimalarica, istituita a Portici presso la Regia Scuola Superiore di Agricoltura, con il concorso del governo dello Stato.

La Stazione agricolo-antimalarica, collegata con numerosi Comitati antimalarici locali, aveva i compiti di:

  • sviluppare un’assidua divulgazione, attraverso riunioni, convegni, congressi, pubblicazioni e didattica itinerante per diffondere ogni tipo di conoscenza utile a focalizzare l’attenzione al problema;
  • organizzare l’attivazione di “consorzi antianofelici”;
  • promuovere il “paludismo senza malaria”.

Nel 1927, su sua iniziativa, dalla Società anonima di Bonifiche di Maccarese, di accordo e col contributo del Governatorato di Roma è stata istituita la Colonia infantile antimalarica autoctona di Maccarese.

Sul fronte della macerazione delle piante tessili, ha rivolto «… la sua attenzione principal-mente alla canapa, che in Campania veniva largamente coltivata, e attraverso studi sulla microflora responsabile della macerazione, definì un processo industriale che ottenne ampi consensi e giudizi favorevoli anche all’estero.»

Nel campo della microbiologia del suolo, con i suoi collaboratori, ha affrontato «… lo studio della microflora dei suoli vesuviani e indagini multidisciplinari nel Campo sperimentale di Aridocoltura in Cerignola diretto da Emanuele De Cillis, per valutare le attività funzionali dei microrganismi del suolo in relazione a diverse rotazioni agrarie e a diverse metodologie di lavorazione del terreno

Durante la sua lunga carriera accademica, ha pubblicato oltre 300 lavori, toccando vari campi di interesse scientifico.

Per il suo valore di scienziato è stato membro dell’Accademia dei Georgofili.

Sensibile alla formazione dei giovani, nel 1911, nella sede della società sportiva universitaria del Tennis “Corda Fratres” di Portici, ha organizzato «… una conferenza sullo scautismo; relatore l’ing. Hector Bajon capo scout inglese residente a Napoli (era anche giocatore di calcio, nel “Naples Football Club” e dal 1912, nell’ “Intcrnazionale” di Napoli, di cui fu uno dei fondatori). A seguito della conferenza, il direttivo della società sportiva decide di costituire un comitato per l’apertura di una sezione di Ragazzi Esploratori.»

Pertanto, nel 1912, ha promosso a Portici la fondazione della «… 1^ Sezione scout marini del REI (Ragazzi esploratori italiani)» e, nel 1915, quella della «… Sezione C.N.G.E.I. (Corpo Nazionale Giovani Esploratori italiani), sorta dall’adesione di scouts marini provenienti dalla prima sezione REI.»

Afflitto da una grave infezione, dopo trentatré giorni di atroci sofferenze, «… ancor pieno di attività fisica ed intellettuale», il microbiologo Giacomo Rossi muore a Portici, l’1 maggio 1938.

Con la sua morte «… scompare un’alta e diritta figura di Uomo e di Scienziato, che dette alla Cattedra di Microbiologia della Facoltà di Agraria della R. Università di Napoli i tesori del suo ingegno gagliardo»

Tra i suoi lavori, evidenziamo:

  • Le pioggie di sangue: note critiche e sperimentali. l.: s.n., 1901;
  • I rapporti fra la malaria e la macerazione della canapa in provincia di Caserta. Società Editrice Dante Alighieri. Roma, 1902;
  • Dell’influenza di alcune bonifiche sulla malaria in provincia di Napoli e Terra di Lavoro. Società per gli studi della malaria. Roma, 1903;
  • La bonifica delle paludi di Napoli dal punto di vista della malaria. Tipografia Melfi & Joele. Napoli, 1903;
  • Malaria e bonifiche della Piana di Fondi e Monte S. Biagio. Società per gli studi della malaria. Roma, 1904;
  • Sulle vicende agricole ed igieniche della Piana di Fondi e Monte S. Biagio in rapporto colle bonifiche ivi eseguite: studii e ricerche. Premiato Stabilimento Tipografico Vesuviano di E. Della Torre. Portici, 1904;
  • Cenni popolari sui rapporti fra malaria ed agricoltura. Premiato Stabilimento Tipografico Vesuviano di E. Della Torre, Portici, dopo il 1904;
  • La cattedra di batteriologia agraria della R. Scuola superiore d’agricoltura in Portici. Premiato Stabilimento Tipografico E Della Torre. Portici, 1906;
  • Terzo contributo allo studio della macerazione della canapa e primi tentativi per la macerazione industriale delle fibre tessili coi “fermenti selezionati” : ricerche sperimentali del dott. prof. Giacomo Rossi colla collaborazione dei signori Francesco Guarnieri, Domenico Carbone, Costantino Del Giudice. Premiato Stabilimento Tipografico Vesuviano E. Della Torre. Portici, 1907

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