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Figli di Portici famosi: il parroco Salvatore De Angelis

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Salvatore De Angelis è nato a Portici, il 30 maggio 1891.

Avviatosi al sacerdozio, completata la formazione ecclesiastica, il 1° maggio 1915, è stato ordinato presbitero.

Oltre a essersi addottorato in Sacra Teologia, ha conseguito la laurea in Diritto canoni­co e civile.

Nominato parroco, all’età di 34 anni, il 22 febbraio 1925, dal cardinale Alessio Ascalesi (Afragola, 22 ottobre 1872 – Napoli, 11 maggio 1952), arcivescovo di Napoli, ha avuto conferito il possesso canonico della chiesa di Maria SS. del Buon Consiglio a Portici.

La cerimonia d’insediamento è stata caratterizzata dalla numerosissima partecipazione di cittadini e di tutte le autorità civili locali.

Primo parroco della novella parrocchia, fin dai primi giorni del mandato pastorale, si è dedicato «… alla formazione dei giovani e alla scoperta delle vocazioni ecclesiasti­che, operando con vero cuore sacerdotale».

Dotato di «… un’oratoria smagliante, di stampo classico, ricca di enfasi e di arte, ma densa di teologia, di sacra scrittura, di patrologia, di poesia», è stato predicatore pio e apostolico.  Richiestissimo, nella ricorrenza della memoria liturgica dei Santi a cui sono dedicate, ha predicato in tutte le chiese di Napoli, nonchè nelle cattedrali e nei principali santuari della Campania.

Sacer­dote, sempre pronto alla gene­rosità, al rispetto e al per­dono, «… confessava molto volentieri, con profonda pietà, nel Duomo, sacerdoti, suore e laici che ricorrevano a lui per confidargli i segre­ti delle loro coscienze».

Devotissimo alla Madonna del Buon Consiglio, a nome di tutta la cittadinanza, ha impetrato e ottenuto dal pastore universale delle anime, papa Pio XII (Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli: Roma, 2 marzo 1876 – Castel Gandolfo, 9 ottobre 1958) la concessione di poterla vedere incoronata.

Visto esaudito l’antico voto dei Porticesi di uscire indenni dai bombardamenti operati dalle incursioni aree delle forze anglo-americane, ha fissato di tenere la cerimonia d’incoronazione nella giornata di domenica 20 aprile 1947.

Così, nel corso di un’imponente e fastosa celebrazione, tra il tripudio del popolo festante, in piazza San Ciro, il cardinale Alessio Ascalesi ha posto sul capo del prodigioso simulacro della Vergine l’aurea corona e ha proclamato la Vergine Patrona e Regina di Portici.

Ha collaborato con monsignor Raffaele Cozzolino  (Portici, 5 ottobre 1881 – ivi, 12 luglio del 1964), parroco della chiesa matrice di Portici, all’organizzazione del Congresso Eucaristico Diocesano avuto a  Portici dal 21 al 25 giugno 1939.

Presidente del Congresso Eucaristico, nel presentare l’iniziativa ha scritto: «…Portici accoglierà nella sua reggia i congressisti e al Re dei re presenterà la sua gloria mai spenta e la sua fede sempre viva».

Per l’eco risuonato in tutta la diocesi dell’aver conquistato «… all’amore di Gesù Eucaristico tutti i fedeli di Portici» e per l’impegno profuso nell’impecca­bile organizzazione dell’iniziativa è stato ampiamente elogiato del cardinale – arcivescovo.

Il 25 aprile 1945 è nominato canonico della Chiesa Cattedrale di Napoli.

Oltre alla cura della parrocchia, con  lo stesso «… impegno, zelo e signorilità, qualità che furono sempre tratti caratteristici della sua personalità», ha esercitato molte altre funzioni:

  • revisore del Clero;
  • assistente diocesano dell’Unione Diocesano di Azione Cattolica;
  • cameriere segreto di Sua Santità;
  • delegato arcivescovile per il Duomo di Napoli;
  • maestro dell’Almo Collegio dei Teologi;
  • promotore della Fede per le Cause dei Santi;
  • confessore e direttore spirituale di varie comunità religiose;
  • protonotario apostolico;
  • vicario foraneo.

Per le attività pastorali esercitate, il reverendo, «… nobile figura di sacerdote, dotto, oratore di fine eloquenza, prelato amabile e modesto, stimato universalmente da tutta la Città», è elevato alla dignità di monsignore.

Fra il compianto generale,.nella sua abitazione in Portici, il parroco Salvatore De Angelis lascia la vita terrena per ricongiungere al Padre celeste, il 2 novembre 1974.

Il rito funebre, celebrato il 3 novembre 1974, nella par­rocchia di Maria SS. del Buon Consiglio, è stato tenuto «… alla presenza del Card. Corrado Ursi e di innumerevoli parrocchiani, cui molti sacerdoti e fedeli della comunità di Pugliano».

Alla concelebrazione, presieduta da monsignor Antonio Zanna (Napoli, 19 gennaio 1917 – ivi, 7 luglio 1988), vescovo ausiliare di Napoli, «vi parte­ciparono i canonici della Cattedrale, i parroci della zona vesuviana e vari sacerdoti. Il Card. Ursi diede il commiato alla venerata salma, tra la commozione di coloro che piangevano il vero sacerdote di Cristo».

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