biografie

Figli di Portici famosi: il professore di Economia rurale Oreste Bordiga

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Oreste Bordiga è nato a Novara il 10 ottobre 1852, da Carlo Bordiga e da Amelia Adami.

Completati gli studi di base all’istituto tecnico della città natale, nel 1870, si è iscritto alla Scuola Superiore di Agricoltura di Milano.

Basando la sua formazione, sugli «… elementi caratterizzanti della cultura agronomica europea, basata sulla statistica e sulla applicazione delle tecniche e delle pratiche agricole più evolute per trasformare la realtà economica e sociale del Paese», nel 1874, ha conseguito la laurea in scienze agrarie.

Tornato a Novara, si è avviato all’insegnamento, per cui è stato professore di Agraria e di Estimo rurale nell’Istituto Tecnico di Novara .

Nel corso della docenza, adoperando «… ancora una volta le tecniche investigative suggerite dal maestro», ha iniziato a pubblicare monografie di interesse agrario. Tra questi lavori, la memoria L’agricoltura e gli agricoltori del Novarese, per la qualità dell’esposizione, gli ha permesso di «… vincere il premio massimo di 500 lire assegnato dalla Giunta parlamentare per l’inchiesta agraria».

Nel 1884, vincitore del concorso di Economia agraria bandito dalla Regia Scuola Superiore di Agricoltura di Portici, è arrivato nella cittadina vesuviana.

Nominato  professore straordinario, ha tenuto le lezioni di Economia rurale e di Estimo Agrario.

Giovane docente «… pieno di entusiasmo, visitava l’Italia Meridionale, tenendo, or qua, or là, conferenze di propaganda sulla nuova agricoltura».

Nel 1891, è stato nominato professore ordinario dell’insegnamento dell’Economia rurale e dell’Estimo Agrario.

Dal marzo del 1903 all’agosto del 1906 e, successivamente, dal novembre 1917 all’ottobre del 1920, ha ricoperto la carica di direttore della Regia Scuola Superore di Agricoltura, curando «… con determinazione e competenza tutte le relazioni tra la Scuola e il mondo agricolo meridionale».

Fino al 1927, ha tenuto «… con plauso per ben cinquant’anni la Cattedra di Economia rurale della Scuola di Portici, educando non so quante generazioni».

e, nel successivo 1928, per raggiunti limiti di età, ha lasciato la Scuola, nel frattempo, divenuta Regio Istituto Superiore Agrario.

Massone e monarchico di idee liberali,

Dal matrimonio con Zaira degli Amadei, discendente da una famiglia aristocratica napoletana ha avuto tre figli: Amadeo (Resina, oggi Ercolano,1889 – Formia, 1970), Amalia (Portici, 1890 – …., dopo il 1970) e Augusto (morto nella I Guerra Mondiale).

Nel biennio 1907 – 1909, è stato impegnato nell’indagine «… sulle condizioni socioeconomiche dei contadini campani». Al termine della ricerca, la relazione tecnica sulla Campania, è stata pubblicata a Roma dalla Giunta d’Inchiesta parlamentare sulle condizioni dei contadini nelle provincie meridionali e nella Sicilia..

Ha contribuito notevolmente alla organizzazione dei tecnici agrari, occupandosi delle codificazione delle norme sull’esercizio della libera professione del dottore agronomo.

Verso la fine dell’anno 1921, è stato elet­to Presidente della Federazione Nazionale dei Laureati in Scienze Agrarie.

Nell’ottobre del 1928, ha scritto una lettera al capo del governo e ministro per gli Interni Benito Mussolini (Predappio, 1883 – Giulino di Mezzegra, 1945) per chiedere «… la grazia del condono della rimanente pena di un anno» per il figlio Amadeo, confinato all’isola di Ponza dall’agosto del 1928.

Tra i «… più apprezzati studiosi italiani dei suo tempo di economia agraria e di estimo rurale», è stato autore di testi di carattere tecnico; tra questi, ricordiamo il Trattato delle stime rurali, pubblicato nel 1891.

La sua intensa quanto competente opera riguardante la trattazione e lo sviluppo delle molteplici problematiche dell’agricoltura, gli ha procurato il riconoscimento della comunità scientifica nazionale ed straniera.

Nell’arco della sua esperienza, ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi; è stato, infatti:

  • membro «… della Giunta tecnica dei Tabacchi, della Commissione censuaria centrale, del Consiglio provinciale di Napoli, dell’Istituto di Incoraggiamento»;
  • titolare «…  dell’insegnamento alla Scuola di Malariologia di Roma sulle trasformazioni fondiarie in relazione alla malaria»;
  • docente «.. ai Corsi perla Bonifica, per il Catasto e il suo ordinamento».

All’età di settantanove anni, il professor Oreste Bordiga, la morte lo ha ghermito a Portici la sera di domenica 4 maggio 1931.

Il Regio Istituto Agrario di Portici, per onorare la figura dell’emerito docente, nel 1934, ha costituito la Fondazione di studio Prof. Oreste Bordiga.

La Fondazione ha lo scopo «… di conferire una o più borse di studio, a giovani laureati da non più di tre anni, presso quest’Istituto, al fine di perfezionarsi nelle materie di Economia agraria, Estimo e Contabilità rurale».

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