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Figli di Portici famosi: il reverendo Armando Spica

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Armando Spica è nato a Portici, il 24 agosto 1909.

Dando ascolto alla chiamata vocazionale, ha maturato l’idea di diventare prete.

Seppur non abbia potuto entrare in seminario, fermo nella sua volontà di raggiungere l’obiettivo, ha studiato da «… esterno al seminario per motivi di salute».

Così, completati gli studi, all’età di ventisei anni, nella mattinata di sabato 30 novembre 1935, è stato ordinato sacerdote.

Verso la fine del 1944, dal cardinale Alessio Ascalesi (Afragola, Napoli, 22 ottobre 1872 – Napoli, 11 maggio 1952), arcivescovo metropolita di Napoli, è stato nominato parroco della chiesa parrocchiale dell’Immacolata nella ex Cappella Reale di Portici.

La domenica 10 dicembre 1944, ricevuto il possesso canonico della ex Cappella Reale, ne è divenuto prima parroco.

In detta occasione, terminata la solenne cerimonia d’investitura, dal cardinale Alessio Ascalesi, arcivescovo di Napoli, ha benedetto la lapide in marmo bianco, fatta murare sulla parete dietro la porta destra d’ingresso della chiesa.

L’epigrafe ricorda la permanenza in cappella del sommo pontefice Pio IX e la celebrazione della Santa Messa, più volte officiata dal papa durante il suo esilio presso la corte dei Borboni in Portici.

Nell’ottobre 1949, ricorrendo il centenario della venuta e della dimora a Portici di sua santità Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti; Senigallia, 13 maggio 1792 – Roma, 7 febbraio 1878), «… unitamente al reverendo don Armando Spica, parroco della chiesa dell’ex Cappella reale, padre Pio Iannelli, guardiano del convento dei Frati Minori Conventuali di Sant’Antonio, ha inteso ricordare le visite fatte dal papa alle chiese porticesi».

Nel 1970, volendo restituire all’antico splendore l’«… artistico e storico tempio ove aleggia lo spirito dell’immortale pontefice Pio IX», ha portato a termine i necessari lavori di restauro.

Per ricordare l’evento alle future generazioni, ha fatto stendere un’eloquente epigrafe, fatta poi incidere sulla bianca dura pietra.

La lapide, murata alla parete accanto alla porta sinistra della ex Cappella Reale, è sormontata «… da un grande medaglione in gesso (non si conosce l’autore), donato dalla duchessa Spasia­no», raffigurante il profilo in rilievo del papa esule, Pio IX.

Sul medaglione posto nella parte alta della lapide, da cui a basso rilievo, sporge il profilo del pontefice, vi è incisa la scritta: SOLUS POST PETRUM SUPERAVIT ET ANNOS PETRI.

Il monumento è stato scoperto al pubblico nel martedì 8 dicembre 1970.

Nelle vesti di «… servo curato dell’annessa comunita’» affidatagli, è rimasto parroco della parrocchia dell’Immacolata a Cappella Reale fino al 4 aprile 1981.

Ciò, perchè il titolo di parrocchia è stato conferito alla chiesa di Sant’Antonio di Padova, annessa al vicino omonimo convento dei Frati Minori Conventuali.

Da allora, quale rettore, è rimasto a sovrintendere alla cura della monumentale cappella.

Il reverendo Armando Spica muore in Portici il 6 luglio 1985.

Questi i testi delle due lapidi:

IN QUESTA CAPPELLA / DEDICATA ALLA VERGINE IMMACOLATA / DALLA PIETA’ DI CARLO III / NEL R. PALAZZO DEI BORBONI / ELEVATA A CENTRO DI CURA PARROCCHIALE / PER AUGUSTO DESIDERIO DI FERDINANDO II / VENNE QUOTIDIANAMENTE A PREGARE DURANTE SETTE MESI / E A CELEBRARVI LA DIVINA LITURGIA IN VARIE SOLENNI / CIRCOSTANZE TRA LO SPLENDORE DEL CERIMONIALE PAPALE / PIO IX / BIANCO VEGLIARDO ESILIATO / PONTEFICE SOMMO CHE DONO’ AL MONDO ATTONITO / LA DEFINIZIONE DOGMATICA DELL’IMMUNITA’ DALLA COLPA / ORIGINALE / DI MARIA MADRE DI DIO / E TENERA MADRE NOSTRA

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NEL GIORNO X DICEMBRE MCMXLIV / SUA EMINENZA IL CARDINALE ALESSIO ASCALESI

ARCIVESCOVO DI NAPOLI / INAUGURAVA QUESTO RICORDO MARMOREO / DOPO AVER CONFERITO IL CANONICO POSSESSO / AL NUOVO PARROCO / ARMANDO SPICA / CHE VOLLE RICORDARE SULLA PIETRA / LA TEMPORANEA DIMORA IN PORTICI / DEL PAPA DELL’IMMACOLATA

 

QUESTO ARTISTICO E STORICO TEMPIO / OVE ALEGGIA LO SPIRITO / DELL’IMMORTALE PONTEFICE / PIO IX / CHIUSO AL CULTO DOPO GLI ANNI / DEL GOVERNO BORBONICO / SI RIAPRIVA AI PRIMI / DEL SECOLO NOSTRO / MAESTOSO NELLA SUA STRUTTURA / PUR NELL’ORRORE DELLA DESOLAZIONE / ERA RIPORTATO ALL’ANTICO SPLENDORE / DALLA SENSIBILITA’ DELL’UMILE PRETE / ARMANDO SPICA / SERVO CURATO DELL’ANNESSA COMUNITÀ / CHE RESTITUIVA AL PAESE UN MONUMENTO / VANTO DELL’ARTE ITALIANA / 8 dicembre 1970

 

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