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Figli di Portici famosi: il vescovo Giovan Francesco Siciliani

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Giovan Francesco Siciliani è nato a Camposano, in provincia di Napoli, il 12 settembre 1802.

A vent’anni, il 12 ottobre 1822, entrato nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali della Provincia di Napoli, ha vestito l’abito del serafico Padre.

Già «… Procuratore Generale dell’Ordine e Pubblico Professore all’’Università Napoletana», su proposta del sovrano Ferdinando II di Borbone Ferdinando Carlo Maria di Borbone (Palermo, 12 gennaio 1810 – Caserta, 22 maggio 1859), nel concistoro del 20 giugno 1859, è stato eletto all’unito episcopato di Capaccio – Vallo della Lucania.

Il neo vescovo, ciò nonostante, ha fatto «… ingresso in diocesi il 23 agosto 1860».

Insediatosi in un «… momento difficile per la diocesi», è stato subito osteggiato dalle autorità locali.

Per giunta, «… essendo stato minacciato di morte», è stato obbligato ad allontanarsi dalla sede vescovile.

Di giovedì 1 novembre 1860, riparando a Portici, ha preso alloggio nel convento di Sant’Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, suoi confratelli in Cristo.

Nella cittadina vesuviana, «… costretto in esilio per circa dieci anni», vi è rimasto fino al 22 dicembre del 1866.

Il 17 giugno 1867, per concessione del sommo pontefice, papa Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti; Senigallia, 13 maggio 1792 – Roma, 7 febbraio 1878), ha auto conferito il titolo onorifico di Prelato Domestico e di Assistente al Soglio Pontificio.

Dall’8 dicembre 1869, padre conciliare, ha preso parte alla prima sessione del Concilio Vaticano Primo, tenuta nella Basilica di San Pietro.

Poiché il seminario vescovile era a Teggiano, fuori dei confini diocesani, il 15 maggio 1871, ha posto la prima pietra di un nuovo seminario a Novi Velia.

All’età di settantaquattro anni, il vescovo Giovan Francesco Siciliani rende l’anima a Dio a Rofrano, in provincia di Salerno, il 22 ottobre 1876.

 

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