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Figli di Portici famosi: Italo Romagnoli

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Italo Romagnoli è nato a Pescara il 21 febbraio 1916.

Calciatore, «… straordinariamente dotato nel fisico […] e raffinato nella tecnica» individuale, è stato uno specialista della rovesciata e dei colpi di testa .

Per le sue eccezionali doti atletiche è stato «… soprannominato testina d’oro e uomo di gomma».

Giocatore «… multiforme ed eclettico», indifferentemente, ha ricoperto il ruolo di difensore, centrocampista, attaccante e, talvolta anche quello di portiere, sempre «… regalando agli sportivi campani e porticesi, in particolare, indimenticabili giornate di grande gioia e spunti di alta tecnica calcistica».

Prima di arrivare a Portici, cresciuto nelle fila del Pescara, ha poi indossato la casacca della Fiorentina (1935-1936), della Lucchese (1936-1938), del Napoli (1938-1940), della Lazio (1940-1943).

Nonostante sia stato «… più volte convocato in nazionale», non ha mai giocato. Effettivamente, i commissario tecnico, mister «… Vittorio Pozzo ne rispettava le strepitose doti l’eclettismo, però non gradiva il suo carattere lunatico e la passione per tutto ciò che era bello ed emozionante, donne, automobili, tavoli verdi».

Dopo tre stagioni nella squadra romana, alla fine del secondo conflitto mondiale, è ritornato a Pescara.

Nel corso della stagione calcistica 1945, un «… clamoroso ingaggio 450.000 lire offertogli dal signor Giovanni Caiazzo, presidente della Società Sportiva Portici», lo ha convinto «… a  trasferirsi all’ombra del Vesuvio». L’ingaggio, «… di uno dei più limpidi talenti calcistici di ogni epoca», ha suscitato vivo scalpore nell’opinion pubblica, perchè è costato «… un milione più la licenza di un bar in piazza San Ciro».

Nei primi giorni di febbraio del 1945, arrivato a Portici, a campionato già avviato, per rinforzare la linea d’attacco della squadra bianco celeste», è stato accolto da un pubblico i delirio, sceso in piazza con striscioni e bandiere.

Il 18 febbraio 1945, al suo esordio nella squadra locale «… contro la P.M.I.; subito mandò in delirio il pubblico realizzando una doppietta».

Lasciata la compagine porticese, è tornato alla Lazio, dove è stato messo in lista di trasferimento. Infine, ha disputato ancora due stagioni, giocando con il Pescara (1945-1946) e con il Napoli (1946-1947).

Nell’arco della carriera, complessivamente, nella sola Serie A a girone unico, ha totalizzato 203 presenze e ha realizzato 26 reti.

Nel 1947-1948, ritornato al Portici, ormai «… con le gambe interamente ricoperte di fasce elastiche per i due menischi rotti», ho posto fine all’attività agonistica.

Sempre restando legato al mondo del calcio giocato, è stato selezionatore e allenatore.

Selezionatore, per conto di varie Società di Serie A, alla ricerca di nuovi talenti, ha girato i campi da gioco per osservare giovani calciatori militanti nelle squadre delle categorie minori.

Allenatore, ha trainato diverse squadre campane quali: la Società Sportiva Portici, Campionato girone M della Lega Interregionale Sud di Promozione, 1948-1949; il Gladiator di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Campionato di Serie D, 1961-62); il Sorrento (Napoli), Campionato Prima Categoria Campania, 1963-1964); l’Unione Sportiva Sessana di Sessa Aurunca (Caserta), Campionato Prima Categoria Campania, 1965-1966).

Alla veneranda età di novantatre anni, nella sua casa a Bellavista, muore Italo Romagnoli Domenica 26 Luglio 2016.

Nel giorno dei funerali, sulla bara è stato posto il gagliardetto della Società Sportiva Portici.

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