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Figli di Portici famosi: madre Letizia Zagari

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Letizia Zagari è nata a Napoli il 20 settembre 1897, da Alfonso Zagari e Maria Zagari, omonimi ma non parenti.

Seconda di undici figli, tra fratelli e sorelle, è stata battezzata poco dopo la nascita, il 3 ottobre, nella chiesa parrocchiale di Sant’Arcangelo all’Arena.

Crescendo in un ambiente familiare sereno, tra le agiatezze di una famiglia borghese, dai genitori originari di Reggio Calabria, profondi e ferventi credenti, ha imparato «… a pregare, a conoscere il Vangelo e ad amare la Vergine Maria, aprendole il cuore e la mente all’azione dello Spirito Santo, che la porterà ad una dedizione. completa a Gesù Eucaristia e ad un programma di evangelizzazione e di aiuto concreto per i più poveri.»

Nel corso della sua adolescenza, maturando il desiderio di essere consacrata, molto attenta alla cura della propria vita spirituale, ha scelto quali «…  maestri di spirito S. Francesco di Sales, Santa Caterina da Siena, Santa Teresa d’Avila.»

Dal 1922, ha frequentato con assiduità le religiose della Società del Sacro Cuore di Gesù, un istituto religioso femminile di diritto pontificio: fondato nel novembre 1800 a Parigi da Maddalena Sofia Barat (Joigny, in Francia, 12 dicembre 1779 – Parigi, 25 maggio 1865).

Rafforzata nella decisione di consacrarsi al Signore è entrata a far parte della congregazione delle Dame del Sacro Cuore.

Già fragile nel fisico, dopo tre anni di permanenza presso di loro, minata nella salute dallo «…  stile di vita rigido e (da) una marcata disciplina ascetica dell’istituto », nel 1924, è stata costretta a lasciare il convento.

L’infrangersi del sogno della consacrazione, il malessere fisico in cui versava e la morte del padre,  l’hanno spinta verso uno stato di aridità che l’attanaglia per sette lunghi anni.

Nel 1931,  inviata da alcune amiche, entrata nell’Unione Donne Cattoliche Napoletane, ha iniziato una nuova vita

In possesso del diploma magistrale, si è occupata dell’istruzione religiosa delle operaie della “Manifattura Tabacchi” di Napoli.

Grazie al perdurante impegno e alla sua innata prudenza e carità, divenuta «… l’amica e la confidente delle storie di miseria e di sfruttamento delle giovani tabaccaie», .ha recuperato alla fede molte donne.

Con quest’esperienza, ha dato inizio alla «… sua vera vocazione: adorare Gesù Eucaristia, evangelizzare i fratelli, aiutare i più deboli.»

Nel 1932, infiammata d’amore per Cristo, con strenua dedizione, ha posto al centro della sua attività pastorale la promozione di iniziative tendenti alla diffusione del culto dell’Eucarestia.

Nel 1940, nella chiesa dei SS. Apostoli di Napoli, con altre cinque giovani consorelle amanti di Gesù Sacramentato, ha dato vita alla Piccola Unione della Divina Eucaristia.

La consacrazione della piccola comunità religiosa, avvenuta il 14 dicembre 1940, ha rappresentato il primo passo verso la costituzione della Congregazione delle Suore Figlie di Nostra Signora dell’Eucaristia.

Il 5 agosto 1948, con le cinque compagne emettendo voti pubblici nella mani del cardinale-arcivescovo Alessio Ascalesi, ha sancito la nascita della prima comunità delle Figlie Di Nostra Signora dell’Eucaristia.

L’adorazione eucaristica, l’evangelizzazione, le iniziative caritative e sociali, la scuola e l’orfanotrofio, sono stati e sono i punti fondamentali dell’attività e del carisma della Congregazione..

Nel 1944, inviata dall’arcivescovo di Napoli, cardinale Alessio Ascalesi (Casalnuovo di Napoli, frazione del comune di Afragola, 23 ottobre 1872 – Napoli, 11 maggio 1952), da Cava dei Tirreni si è trasferita a Portici.

La pia donna, in un locale della confidenza Palumbo, ha  avviato l’attività apostolica della nascente famiglia religiosa.

Crescendo la famiglia religiosa, nel 1952, acquistato un complesso edificato nella vicina città di Ercolano, alla via Tironi di Moccia, che fu chiamata Oasi del SS. Sacramento. ha fissato la nuova casa della congregazione.

Realizzata la Casa Madre, con l’aiuto divino, adoperandosi sempre con gioioso impegno per il bene della Chiesa, ha visto aprire nuove case a Napoli, Aversa, Zagarolo e Vietri sul Mare.

La suora, madre Letizia Zagari, dì venerdì 8 marzo 1985, dalla sua sede a Ercolano, in odore di santità, lasciata la vita terrena è tornata alla casa del Padre celeste.

Le sue spoglie mortali riposano nella cappella della Casa Madre.

L’11 gennaio 2005, «… per le molteplici virtù che fanno di lei un esempio di vita semplice ed eroica insieme», è stata proclamata Serva di Dio.

La sua causa di beatificazione, svolta nella fase diocesana dal 2005 al 2010, si è conclusa il 30 ottobre 2010 con la solenne concelebrazione eucaristica nella Parrocchia SS. Salvatore in Via Panoramica, a Ercolano.

È tuttora in corso il prosieguo della causa nella fase romana.

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