biografie

Figli di Portici famosi: Michele Francesco Raffaele Pasquale Antonio Maria Sambiase Sanseverino

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Michele Francesco Raffaele Pasquale Antonio Maria Sambiase Sanseverino è nato a Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, il 21 ottobre 1823.
È figlio di Paolo Sambiase Sanseverino, principe di Bonifati, e di Beatrice Perrelli, dei duchi di Monasterace.

Presto avviatosi alla carriera militare nell’Esercito borbonico, ha militato nel 7° battaglione con il grado di alfiere. del re.

Dopo i moti rivoluzionari del 1848, su sua richiesta è stato «… dimesso e cassato dai ruoli» dell’Esercito delle Due Sicilie.

Sostenitore dell’unità italiana, nel 1860, però, rindossata la divisa, con decreto dittatoriale, ha prestato sevizio come capitano.

Successivamente all’Unità d’Italia, passato effettivo nell’Esercito italiano e confermato nel grado di capitano, è stato componente dello «… Stato maggiore della divisione militare territoriale di Napoli; e fu ufficiale d’ordinanza onorario di S.M. il Re», come capitano dei Granatieri.
Per il suo stato di servizio, è stato insignito della medaglia commemorativa delle guerre d’Italia.

All’insorgere di una temporanea infermità è stato costretto prima a chiedere l’aspettativa e, poi, a dimettersi dal servizio.
Lasciato l’esercito, si è dedicato alla vita politica e amministrativa della città di Napoli. In tale ambito, ha ricoperto, quindi, il ruolo di consigliere comunale e quello di consigliere provinciale di Napoli per il mandamento di Casoria.

Dirigente d’azienda, dal 22 dicembre 1868, ha ricoperto l’incarico di ispettore del Banco di Napoli, presso la sede di Firenze e, dal 28 aprile 1872, presso quella di Napoli.

Candidato nel collegio di Mirabella Eclano, alle elezioni politiche del 1876, è stato eletto deputato. Nel 1880, ricandidato nello stesso collegio, è stato riconfermato. Infine, nella tornata elettorale del 1882, candidato nel collegio di Ariano di Puglia, oggi Ariano Irpino, ancora una volta, ha riscosso il consenso popolare.
Ininterrottamente, quindi, per tre legislature XIII (20 novembre 1876 – 2 maggio 1880), XIV (20 maggio 1880 – 2 ottobre 1882), XV (22 novembre 1882 – 27 aprile 1886), rappresentante della sinistra, è stato alla Camera dei deputati del Regno d’Italia.

Essendo stato deputato per tre legislature, il 10 ottobre 1892, è stato nominato senatore del Regno d’Italia. Così, per la XVIII legislatura (23 novembre 1892 – ‘8 maggio 1895), ha occupato uno scanno a palazzo Madama.

Dal 16 dicembre 1892 al 26 maggio 1897, data del suo collocamento a riposo, ha tenuto la direzione di una sede del Banco di Napoli, preposto alla direzione della Cassa di risparmio.

Uomo «… colto, di svegliato ingegno, fu stimato ed amato da tutti per la sua probità, pei modi schietti e cortesi di perfetto gentiluomo, che portava in tutti i pubblici uffizi come nella vita privata, – non meno che per la sua affabilità e per la sua beneficenza; stima ed affetto che sono le più belle corone onde possa infiorarsi una tomba», ha meritato riconoscimenti e onorificenze.

È stato, infatti insignito delle onorificenze nazionali di Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro; Ufficiale dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro; Commendatore dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro; Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia; e tunisina di Commendatore del Nicham Iftikar (نيشان الافتخار‎, Ordine della Gloria).

Il senatore Michele Francesco Raffaele Pasquale Antonio Maria Sambiase Sanseverino, principe di Bonifati, si spegne a Portici, di martedì 3 gennaio 1905.

 

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