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Figli di Portici famosi: monsignor Antonio Serra

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Antonio Serra è nato a Torre del Greco, in provincia di Napoli, il 24 settembre 1967.

Giovanissimo, crescendo «… all’ombra del campanile insieme ai suoi coetanei, nella parrocchia Maria SS. della Salute», ha avvertito la chiamata di Dio ad abbracciare il sacerdozio.

Al tempo in cui, ha «… manifestato, in famiglia e nella comunità, l’intenzione di indirizzarsi alla vita sacerdotale», «… la sua vocazione è la prima che fiorisce dopo 33 anni di silenzio nella comunità, dove, suo mentore, è il parroco Mons. Lopreiato».

Avviatosi quindi a seguire la vita sacerdotale, all’età di 19 anni, è entrato nel seminario diocesano di Napoli.

Completati gli studi accademici alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale ,sezione San Tommaso D’Aquino, di Napoli, il 9 ottobre 1991, ha conseguito il titolo di baccelliere, difendendo la tesi su Psicologia e Teologia nell’Antropologia della vocazione cristiana.

Subito dopo il baccalaureato, deciso a proseguire gli studi di specializzazione in Pastorale Giovanile e Catechetica, si è iscritto alla Pontificia Università Salesiana di Roma.

Nell’ottobre dell’anno 1991, ordinato diacono, è stato assegnato alla chiesa dedicata all’Immacolata Concezione di Portici, popolarmente detta chiesa dei ferrovieri.

All’inizio del suo diaconato, immancabilmente, si è trovato «…  ad affrontare e superare i primi ostacoli per inserirsi nella comunità, dove, con il suo grande entusiasmo, riesce a portare una ventata di nuovo.

Instancabile nell’impegno e nella programmazione pastorale, avvicina bambini, giovani e meno giovani alla vita di comunità parrocchiale, mostrando un carisma straordinario.

Nascono molte attività dedicate ai giovani, come il teatro e i gruppi d’incontro, attraverso i quali si affrontano tematiche giovanili; si organizzano spesso convivenze con la partecipazione di altre parrocchie di Portici».

All’età di 25 anni, nella giornata di domenica 10 maggio 1992, nella cattedrale di Napoli, è stato ordinato presbitero.

Giovane prete, assegnato come vicario parrocchiale alla predetta chiesa dell’Immacolata Concezione, ha cominciato a esercitare il suo ministero pastorale.

Nel corso del 1994, all’Università Pontificia Salesiana di Roma ha conseguito la licenza in Pastorale giovanile e catechesi.

L’1 luglio 1998, dal cardinale Michele Giordano (Sant’Arcangelo, Potenza, 26 settembre 1930 – Napoli, 2 dicembre 2010), arcivescovo metropolita di Napoli, è stato nominato parroco della parrocchia dell’Immacolata Concezione a Portici.

Nell’esercizio del suo ministero di parroco, ha sostenuto e accompagnato «… la nascita di molte vocazioni e (ha lavorato) per trasformare la comunità parrocchiale in una “palestra della fede”».

Inoltre, «… con caparbietà e tenacia, oltre che per il restauro della chiesa, si (è adoperato)  per la realizzazione di un parco pubblico intitolato a Giovanni Paolo II. Ancora oggi questo luogo costituisce un’oasi di relazione, di pace, di serenità, di dialogo e d’incontro per l’intero quartiere».

Il 20 ottobre 2004, difendendo la tesi Il catechismo parrocchiale a Napoli 1928 – 1940, presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale sezione San Tommaso,.ha conseguito il dottorato in Teologia Pastorale.

Il 21 giugno 2007, a soli 40 anni, dal cardinale arcivescovo Crescenzio Sepe (Carinaro, Caserta, 2 giugno 1943)  ha ottenuto il gravoso incarico di rettore del Seminario Maggiore Alessio Ascalesi di Napoli.

Lasciata la guida della parrocchia affidategli, accettato il nuovo incarico, ha retto il Seminario Arcivescovile di Napoli fino al giugno del 2014.

Durante il suo rettorato, il Seminario è divenuto «… una struttura osmotica rispetto a quel mondo esterno con il quale i futuri sacerdoti saranno chiamati a confrontarsi, fondando la scommessa educativa nel solco della libertà e della responsabilità, con tutte le opportunità e i rischi che tale scelta comportava».

Terminata l’esperienza del rettorato,  il 13 giugno del 2014, ha pubblicato  a Napoli il frutto del suo lavoro: un manuale di teologia pastorale dal titolo Andate e annunciate. Dai fondamenti teologico-pastorali alle prospettive ecclesiali per una nuova evangelizzazione.

Lasciata la direzione del Seminario Alessio Ascalesi, nel mese di luglio 2014, è stato chiamato alla guida della parrocchia napoletana consacrata a Santa Maria Apparente al Corso Vittorio Emanuele.

Nell’espletamento della sua attività pastorale, ha svolto vari rilevanti incarichi:

  • docente alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, dal 1998 al 2006,
  • animatore al seminario Maggiore Alessio Ascalesi di Napoli, dal 1994 al 1998,
  • vicedirettore dell’Ufficio catechistico diocesano partenopea, dal 1994 al 2007,
  • delegato regionale per la catechesi), dal 2000 al 2007,
  • membro della Consulta dell’Ufficio Catechistico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana.(CEI), dal 2000 al 2007

Quale componente della Consulta dell’Ufficio Catechistico Nazionale,  ha pubblicato «… diversi articoli su riviste specializzate e (ha tenuto) numerose conferenze e incontri di formazione rivolti agli operatori pastorali e al clero di differenti diocesi, campane e non».

Il 30 aprile 2015, all’età di quarantotto anni, colpito da un fulmineo infarto, prematuramente, monsignor Antonio Serra si è spento a Napoli.

Le sue spoglie mortali sono state inumate all’interno della cappella cimiteriale dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, al camposanto di Portici.

A un anno dalla scomparsa, la comunità parrocchiale dell’Immacolata Concezione, in via San Cristoforo a Portici, ha voluto ricordare il suo caro parroco.

A tal fine ha fatto stendere una memoria, evocante il pastore che «… dal 1998 al 2007, provvide alla ristrutturazione del Tempio e alla realizzazione del parco urbano Giovanni Paolo II».

Per conservarne in eterno il ricordo, l’epigrafe è stata fatta incidere sulla dura pietra.

La lastra di travertino, dall’artistico taglio, che ricorda il colonnato e la basilica di San Pietro in Roma, è stata affissa alla navata destra della chiesa.

Questo il testo dell’iscrizione:

LA PARROCCHIA, CASA COMUNE, / LUOGO DI ANNUNCIO E DI LODE, / DI CARITÀ E DI COMUNIONE”

A MONS. ANTONIO SERRA / PASTORE GIOIOSO, ATTENTO ED INSTANCABILE / DI QUESTA COMUNITÀ PARROCCHIALE / DAL 1998 AL 2007 PROVVIDE ALLA RISTRUTTURAZIONE DEL / TEMPIO / E ALLA REALIZZAZIONE DEL PARCO URBANO / GIOVANNI PAOLO II.

LA COMUNITÀ PARROCCHIALE / DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE / GRATA AL SIGNORE / POSE ALLA CARA MEMORIA

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2 pensieri riguardo “Figli di Portici famosi: monsignor Antonio Serra

  • Carlo Silvano

    Ho conosciuto e stimato don Antonio Serra e per un certo periodo fui coinvolto nel doposcuola ai ragazzini della parrocchia dei Ferrovieri

    Rispondi
    • stanislao

      Preg.mo Sig. Silvano
      la ringraziamo per l’attenzione e per la testimonianza
      Stanislao Scognamiglio

      Rispondi

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