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Figli di Portici famosi: Niccolò Ottone e Giuseppe Tironi

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Niccolò Ottone è nato a Genova, il 6 giugno 1818, da Stefano Ottone e da Isabella Giudici, altrimenti detta Elisabetta Giudice.

Nel 1960, ha partecipato alla spedizione dei Mille alla conquista del Regno delle Due Siciilie.

Ha combattuto quindi a «… a Calatafimi, al Faro, al Volturno».

Dopo l’Unità d’Italia, come altri suoi commilitoni che «… scelsero Portici quale loro residenza», ha scelto di vivere all’ombra del Vesuvio.

Ha fissato, pertanto, la sua dimora al civico 304 di corso Giuseppe Garibaldi.

Lasciate le armi, con il grado di maggiore di piazza in aspettativa, in possesso della patente di capitano marittimo, si è dedicato alla marina mercantile..

Ottantatreenne, Niccolò Ottone muore a Portici la domenica 4 luglio 1901.

Il Comune di Portici, nel decennale della morte, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’Unità italiana, ha voluto ricordare ai posteri la memoria del garibaldino, cittadino d’elezione.

A tal proposito ha fatto incidere sul marmo bianco un’iscrizione commemorativa, dettata dal valente «… avvocato porticese Giulio Nocerino».

Di mercoledì 20 Settembre 1911, la lapide commemorativa viene fatta murare «… sulla facciata del palazzo« «… Richiello al corso Garibaldi», dove si trova l’abitazione in cui ha vissuto gli ultimi anni.

NEL GIORNO ANNIVERSARIO/DELLA CONSACRAZIONE DI ROMA ITALIANA/E NELL’ANNO CINQUANTESIMO DELL’UNITA’ NAZIONALE

PORTICI VOLLE RICORDATO NICCOLÒ OTTONE DELLA GLORIOSA SCHIERA DEI MILLE/NATO A GENOVA IL VI GIUGNO MDCCCXVIII CHE FU PRODE COMBATTENTE NELLE FILE GARIBALDINE A CALATAFIMI A FARO AL VOLTURNO/E CHIUSE IN QUESTA DIMORA IL IV LUGLIO MCMI

LA INTEMERATA ESISTENZA/DA QUANTI ONORANO LE CIVILI VIRTU’ LACRIMATO IL COMUNE POSE XX SETTEMBRE MCMXI

Giuseppe Tironi è nato a Chiuduno, in provincia di Bergamo, il 13 dicembre 1833, da Giovanni Tironi e da Adelaide Cristofali.

Ancora bambino, con la famiglia, è andato ad abitare a Bergamo.

Nel 1859, abbandonando la famiglia, si è arruolato per combattere con  Giuseppe Garibaldi contro gli Austriaci. Il mattino del 27 maggio, ha suonato la sveglia a Como per i Cacciatori delle Alpi, pronti a impegnarsi nella battaglia di San Fermo.

Nel 1860, volontario, partito da «… Bergamo  con suo fratello Giovanni ed i suoi cugini Cristofoli e Invernizzi, e sotto il comando del Bixio sbarcò a Marsala».

Unico trombettiere dei Mille, ha partecipato alle battaglie di Calatafimi, di Milazzo, del Volturno e di Capua. Per l’eroico valore dimostrato nel corso dei combattimenti, è stato promosso prima sergente e poi sottotenente.

Successivamente all’Unità d’Italia, il 27 marzo del 1862, con il grado di sottotenente, è passato nell’esercito piemontese, servendo nel 2° reggimento fanteria.

Nel 1866, si è distinto ancora partecipando alla lotta contro il brigantaggio nelle regioni meridionali.

Durante l’anno 1868, ha goduto di una temporanea breve aspettativa.

Rientrato in servizio, dal 1869 al 1871, è stato di stanza al 46° reggimento fanteria.

Il 30 aprile del 1874, è stato nominato tenente della Milizia Provinciale.

Il 12 marzo del 1895, ha ottenuto la nomina a capitano della Riserva.

Dopo aver definitivamente lasciato il servizio militare, si è ritirato a Portici.

Ha  abitato con la moglie, «… sorella di un compagno d’armi dei Mille, Ernesto Della Torre», nel palazzo Stajano in via Danza, l’odierna via Guglielmo Marconoi.

Il garibaldino Giuseppe Tironi muore a Portici, nella villa Stajano alla strada Danza (l’attuale via Guglielmo Marconi), il 10 dicembre 1896-

La notizia della sua dipartita provoca «… il compianto generale dei porticesi che avevano imparato a conoscerlo e ad amarlo».

Il Comune, a quindici anni dal decesso, «… in  ricorrenza delle feste cinquantenarie per l’unità d’Italia». ha voluto ricordare alle future generazioni la figura del garibaldino, benemerito cittadino elettivo di Portici.

A tal fine, ha fatto incidere su una marmorea lapide un’iscrizione dettata dal professore Bonaventura Zumbini.

La lastra onoraria, il mercoledì 20 settembre 1911, viene fatta murare «… sulla facciata del palazzo Stajano in via Marconi», civico n. 13, dov’è la casa in cui il trombettiere dei Mille ha vissuto «… gli ultimi sei anni della sua esistenza».

Sulla bianca lastra di marmo, si legge la seguente «… epigrafe, esempio di bellezza e semplicità»:

IN MEMORIA DI GIUSEPPE TIRONI 1831 – 1896 CHE IN QUESTA CASA

VISSE GLI ULTIMI ANNI DI SUA VITA SEMPRE INTESA AL PUBBLICO BENE E FU UNO DI QUEI MILLE SINGOLARMENTE FAMOSI TRA GLI STESSI EROI DELL’EPOPEA GARIBALDINA IL CONSIGLIO COMUNALE DI PORTICI POSE AI 20 SETTEMBRE 1911

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