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Figli di Portici famosi: Ciro Formisano alias Giuliano Kremmerz

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Ciro Nicola Salvatore Formisano è nato, «aret’a parrocchia» (dietro la parrocchia, via della Parrocchia, l’odierna via Francesco Bellucci Sessa), a Portici, l’ 8 aprile 1861.

È figlio primogenito, avuto dopo oltre sedici anni di matrimonio, di Michele Formisano, assistente d’opera stradale, e di Gaetana Argano, benestante.

Giovanissimo, ha conosciuto ed è stato a contatto diretto con «… un anziano e dotto misantropo, Pasquale De Servis (Portici, 1818 – ivi, 1893), meglio conosciuto dagli ermetisti del tempo come IZAR».

Affascinato da tempo agli studi dell’abituale ospite della sua famiglia, ha deciso di dedicarsi all’ermetismo. Pertanto, dall’attempato amico, che ha riconosciuto in lui «… le peculiarità strutturali di un futuro maestro d’ermetismo, coniugate a un sorprendente spirito umanitario tinteggiato di bonaria tolleranza e prorompente generosità» è stato avviato allo studio dei misteri della Scienza Sacra.

Fin dal 1878, all’età di soli 17 anni, ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento dell’italiano, della storia e della geografia, per la provincia di Napoli.

Dopo alla laurea in Lettere conseguita all’Università di Napoli, ha maturato brevi esperienze lavorative:

  • insegnante all’istituto “Schioppa” negli anni 1880-1882, poi all’istituto “Torricelli” e, infine, negli anni 1884-1885, al Ginnasio Municipale di Alvito, in provincia di Frosinone;
  • correttore di bozze in una tipografia porticese;
  • giornalista, prima corrispondente da Napoli del Giornale di Sicilia, poi, redattore dell’allora nascente giornale Il Mattino di Napoli, grazie all’amicizia con il fondatore e direttore del quotidiano napoletano Eduardo Scarfoglio (Paganica, frazione de L’Aquila, 1860 – Napoli, 1917). Versatile nella scrittura, per quanto sia stato vivamente apprezzato, purtroppo, però, è stato «… anche deriso dai colleghi per il suo interesse verso l’occulto», per cui ha posto fine alla sua carriera giornalistica.

Discepolo prediletto del saggio bonario, custode «… della tradizione ermetica Italica e Neoegizia del tempo», ha studiato «… i fenomeni della natura e quelli della complessa mente umana» divenendo in breve il principale protagonista della Napoli esoterica. Prima di essere un degnissimo erede della tradizione ermetico-egizia vesuviana, riconosciuto come “partenopeo nilense”, è stato «… un protagonista influente e discreto degli ambienti culturali napoletani.

L’epidemia di colera esplosa nel 1884, ha determinato fortemente la sua scelta di vita. Le tante sofferenze patite dalla popolazione lo hanno spinto a «… utilizzare concretamente i poteri della psiche nella lotta contro le malattie. Cominciò la missione sociale nei bassi della sofferenza, nelle corsie degli ospedali, per applicare una medicina ermetica ispirata a quella del grande Paracelso».

Singolare medico-filosofo, ha tentato «… con tutte le sue energie di rilanciare il potere guaritore degli antichi Terapeuti che – annotò Filone di Alessandria – si riunivano in comunità per sfruttare ogni tipo di energia positiva a vantaggio degli infermi».

Il 15 agosto 1887, a Bari, ha sposato «… Anna Beato Petriccione, figlia dell’industriale Luigi». Celebrate le nozze, rientra a Portici per «risiedere in un appartamento di proprietà della signora Gaetana, accanto alla Chiesa di San Ciro».Dal matrimonio sono nate tre figli: Gaetana, Adele e Michele.

Nel dicembre del1888, «… forse a causa di problemi finanziari» o «… per la sua sete di conoscenza», su consiglio del De Servis, ha lasciato Portici.

Per alcuni, imbarcatosi su una nave a Napoli, si è diretto a Montevideo in Uruguay, nell’America latina. Dopo i cinque anni di soggiorno per alcuni nel Sud America, dove pare «… sia entrato in contatto con lo sciamanesimo», nel maggio del 1893, è ripartito, tornando a Napoli.

Secondo altri, invece, ha viaggiato in Europa, soggiornando in Francia, dove, a contatto con ambienti massonici e iniziatici, ha ricevuto l’iniziazione al Martinismo.

Dal 1895, si è trasferito a vivere con la famiglia nella città partenopea, abitando nella zona della Ferrovia, l’attuale piazza Garibaldi.

Nel 1896, ha subito un improvviso tracollo finanziario per aver investito «… nell’allora florida ditta Florio e Rubantino che però sfortunatamente fallì». Per tale motivo, ha dovuto lasciare la casa e trasferirsi «… in un appartamento assai più modesto al Vomero, in via S. Francesco, Palazzo Griselli, vendendo gran parte del mobilio e privandosi anche della servitù e della carrozza».

A Napoli, nel 1897, «… con lo jeronimo J.M. KREMM – ERZ, semplificato» nello pseudonimo Giuliano Kremmerz, ha dato l’avvio alla sua attività di sperimentatore delle dottrine ermetiche.

Nello stesso anno, attraverso la sua rivista Il Mondo Secreto, diffonde «… la divulgazione delle basi teoriche di magia naturale e divina».

Per far sì che i suoi insegnamenti non restassero allo stato di pura teoria ma trovassero solida applicazione nella pratica, ha fondato la Schola Philosophica Hermetica Classica Italiana.

Con lo scritto La Medicina Ermetica – bollettino d’istruzioni ai praticanti, ha «… riassunto in sette articoli, il patto fondamentale di costituzione della sua Schola, stipulato con un certo Grande Ordine Egiziano o Egizio».

Durante l’anno 1909, ha posto sotto la protezione di quest’Ordine iniziatico la Pragmatica Fondamentale della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam.

Finalità della Fratellanza Terapeutica Magica di Myriam, con sede generale al viale Elena, era il «… bene pubblico grazie all’utilizzo delle energie del corpo e della mente».

La Fratellanza con sedi operative, denominate Accademie Miriamiche, era già sorta a Napoli, Bari, Roma, Taranto e La Spezia. Queste, sulla base dello statuto o Pragmatica Fondamentale, erano autorizzate riunire gli aderenti e a rappresentare all’esterno la scuola.

L’aver avuto «… qualche delusione e la curiosità del nuovo «… lo hanno spinto a viaggiare ancora,

Così, nell’anno 1907, con l’intera famiglia, si è trasferito a prima a Camogli, poi a Ventimiglia, dove ha prestato gratuitamente cure vegetali e omeopatiche e ha adoperato la «… magia bianca “per curare insieme il corpo e l’anima”». Dalla Liguria, poi, si è trasferito a Bari e, dal 1911, in Francia. Infine, ultima tappa del suo peregrinare, nel 1912, si è stabilito definitivamente a Beausoleil, nei pressi del Principato di Monaco.

Pur stando lontano, continuando a tenere frequenti contatti con la segreteria e i dirigenti responsabili delle Circoscrizioni nord e sud della Fratellanza, ha fatto numerosi viaggi in Italia.

Tra gli anni 1920 e 1921, ha risieduto prima a Roma e poi a Bari «… per tenere delle Conversazioni o conferenze presso le sedi delle rispettive Accademie: Vergiliana e Pitagora», con l’obiettivo di «… nuovamente ricondurre alla pratica della medicina ermetica gli sforzi congiunti degli iscritti alla Schola».

Con l’avvento del Fascismo e la successiva chiusura dell’Accademia Pitagora e della Vergiliana ha diradato i suoi viaggi in Italia. Ha però, continuato a «… ricevere discepoli nella sua residenza monegasca e a mantenere contatti con la Segreteria Generale della Schola affidata a Domenico Lombardi».

Colpito da embolia cerebrale, a Beausoleil in Francia, l’esoterico Ciro Nicola Salvatore Formisano alias Giuliano Kremmerz, muore il mercoledì 7 maggio del 1930.

Scrittore, è stato autore di numerosi testi sull’arte della magia. Tra i suoi diversi lavori letterari, ricordiamo: Il mondo segreto, Angeli e Demoni dell’Amore, La Medicina Ermetica, Avviamento alla scienza dei Magi, Commentarium per le Accademie Ermetiche, La porta ermetica, I dialoghi sull’ermetismo, I tarocchi. Dossier segreti di ermetismo e alchimia, L’ eredità isaiaca e osiridea dell’Egitto sacerdotale, Lunazioni I-II-III ciclo, Introduzione alla scienza dell’occulto, Introduzione alla scienza ermetica, La scienza dei magi volumi 1, 2 e 3.

I suoi scritti, e in particolare i fascicoli delle Lunazioni, stampati a uso esclusivo degli adepti alla Schola, lo hanno fatto ritenere «… fra gli antesignani della moderna interpretazione olistica dei fenomeni vitali e vicino all’Omeopatia di Samuel Hahnemann».

Il 20 marzo 2004, si è tenuta a Portici, «… città natale del Maestro, presso il Centro InformaGiovani di Bellavista la Conferenza: “I misteri dell’uomo e della natura nell’opera di Giuliano Kremmerz”».

Nel corso della Conferenza, si è «…. parlato delle radici italiche e pitagoriche della Schola del Kremmerz atte a restituirci alle nostre origini, in un clima di esterofilia in cui molti, e del tutto ignari delle nostre tradizioni, sono i commossi ammiratori di sapienze d’importazione pregne di ogni sincretismo».

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