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Fra Egidio ritorna alla sua chiesa

di Ciro Santisola

 

PORTICI (NA) – Nella mattinata di sabato 10 dicembre Gennaro Imperato, in religione fra Egidio, ritornerà nella chiesa dell’Immacolata al Vomero.

Ottenuta l’autorizzazione dalle autorità competenti, a ventotto anni dalla scomparsa, i resti mortali dell’umile frate saranno traslati dal Cimitero porticese per essere inumati e riposare per sempre nella chiesa vomerese, da lui fortemente voluta e costruita.

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Gennaro Imperato nacque in villa d’Elboeuf a Portici, il 2 gennaio 1914.

Ben presto entrò nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, vestendo l’abito monacale. Dopo il noviziato, nel 1935 pronunciò la professione temporanea. Il 12 giugno 1938, pronunciata la professione perpetua, prese il nome di Egidio.

Frate laico dalla Provincia religiosa Conventuale di Napoli fu aggregato alla comunità del convento francescano della Piccola Pompei a Napoli – Vomero.

Dopo i bombardamenti anglo-americani su Napoli, specialmente quello del 4 agosto 1943, fu visto scavare a mani nude ostinatamente tra le macerie di Santa Chiara. Scavò per raccogliere tra le rovine ancora fumanti della chiesa gli oggetti liturgici fortunosamente «… scampati al delirio umano della guerra».

Nell’immediato dopoguerra, con ferma determinazione contribuì alla riapertura del convento di San Lorenzo Maggiore in Napoli. Qui incardinato, non avendo «… nemmeno un letto per riposare, dormì sui banchi della sagrestia pur di continuare la sua missione di umile frate».

Ritornato al convento vomerese, maturò l’idea di dotare di una nuova chiesa il quartiere napoletano dell’Arenella, allora in forte espansione demografica. Così, questuando tra la popolazione, raccolse i fondi necessari all’acquisto del suolo, dei mattoni e quant’altro necessitasse alla costruzione della nuova casa di Dio. Nel giugno del 1964 vide realizzato il suo desiderio: completata, la chiesa parrocchiale dedicata all’Immacolata venne benedetta e aperta al pubblico culto.

Fra Egidio non raggiunse il sacerdozio, conseguì la sola ordinazione diaconale. Ciò nonostante fu sempre prodigo a «… dispensare suggerimenti quanti gli si rivolgevano, quasi come a un confessore».

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Improvvisamente, fra Egidio morì a Napoli, il 16 novembre 1988. Le spoglie mortali furono inumate al Cimitero di Portici.

Nell’anno 2013, ricorrendo il venticinquesimo anniversario della dipartita, la comunità francescana del convento dell’Immacolata al Vomero ricordò la figura del confratello in Cristo con la conferenza Un frate francescano nella raccolta dei mattoni e con la rappresentazione teatrale Vita di fra Egidio.

Nel 2014, cadendo il centenario della nascita di fra Egidio, il cenobio vomerese espresse la volontà di riavere fra sé il compianto religioso. Pertanto formularono alle autorità preposte la richiesta dell’autorizzazione al trasferimento dei resti mortali nella sua chiesa. Nel pomeriggio di sabato 10 dicembre, alle 17, questo pio desiderio sarà realtà.

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