Cultura

I colori dell’anima, viaggio attraverso i quadri di Rosa Vallario

di Maurizio Longhi

PORTICI (NAPOLI) – Ha il sorriso stampato sul volto, dialoga con i presenti offrendogli dettagli e spiegazioni sui suoi quadri. Rosa Vallario ha presentato la sua personale mostra d’arte al Coffee Brain in via Roma, un bar che per un pomeriggio si è trasformato in un salotto culturale, in un percorso di lavori artistici che nella loro potenza espressiva dialogano con i visitatori.

Rosa Vallario dice di essere molto legata alla dimensione intimistica, introspettiva e che nei suoi lavori ci sono figure alle prese con delle paure, delle catene.

Ognuno vive dentro di sé sentimenti contrastanti, e così come ci sono degli slanci ci sono anche delle paure, negarlo significa andare contro la natura dell’uomo. Anche nei quadri può emergere l’interiorità, ciò che è sedimentato nell’io, nelle pieghe del proprio animo, negli anfratti più angusti del proprio mondo, unico e inviolabile.

La pittrice Rosa Vallario
La pittrice Rosa Vallario

L’anima si nutre della bellezza, di quell’estetica che nell’arte trova la sua espressione più nobile. L’arte è una sequenza di immagini ma anche un tripudio di colori, del resto i lavori di Rosa Vallario vengono catalogati sotto una definizione semplice quanto pregnante: i colori dell’anima. A volte, un quadro può essere anche lo specchio dell’anima dell’artista che, mentre è immerso nella solitudine del proprio lavoro, lontano dai rumori del mondo esterno, sente emergere l’eco dell’universo interiore. L’arte, poi, è affascinante anche perché è libertà di immaginazione e interpretazione, alla stregua di una poesia, parole e colori hanno lo stesso linguaggio, lo stesso codice comunicativo, lo stesso canale per arrivare al cuore.

Pulcinella

Le creazioni di Rosa Vallario sono tante e affascinanti nella loro diversità: c’è un Pulcinella ritratto di spalle, sulla riva del mare, mentre con molta probabilità fissa l’orizzonte, un peschereccio arenato sulla battigia e il sole che si appresta a tramontare. C’è l’umanità che esce da sé stessa e fissa la terra, vittima di inquinamento e ridotta ad una pattumiera, il tipico esempio di quando l’uomo si fa beffe di se stesso. C’è la rappresentazione su tela anche del Cristo velato, l’opera di Giuseppe Sanmartino che attira a Napoli i turisti di tutto il mondo.

Ci sono due donne che si sfiorano e che nei tratti rappresentano sia il mondo occidentale che quello orientale, segno che l’amore è per tutti, indipendentemente dalla nazionalità. Il percorso è infinito, c’è da perdersi per poi ritrovarsi, ritrovare un po’ di se stessi ammirando i quadri di Rosa Vallario …

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