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I Palatucci e lo sterminio nazista

La Fondazione San Bonaventura continua con una mostra il racconto dello sterminio degli Ebrei e dei due uomini che si adoperarono per salvarli 

di Stanislao Scognamiglio

CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – In questi drammatici momenti, non bisogna dimenticare che tra gli orrori prodotti dalla seconda guerra,  mondiale, risalta la deportazione in massa degli Ebrei. Strappati ai loro luoghi d’origine, uomini, donne e bambini, condotti nei campi di concentramento, fiaccandoli nel fisico e nello spirito, sono stati avviati incontro a un triste e inevitabile destino: lo sterminio.

In quei bui tempi, fortunosamente, non sono mancati uomini e donne, che con forte senso di altruismo e di umanità si sono attivati nell’offrire assistenza morale e materiale a quegli infelici. Tra questi, figurano monsignor Giuseppe Maria Palatucci, vescovo di Campagna e il nipote Antonio Palatucci, questore di Fiume.

I due si sono tanto prodigati da riuscire a salvare circa mille dalla deportazione e dal successivo internamento nei campi di sterminio nazisti. Per preservarne il ricordo dell’operato dei due cittadini campani, originari di Montella, in provincia di Avellino, l’Associazione San Bonaventura, nata per la salvaguardia, la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali, lo scorso anno ha pubblicato il volume di Michele De Martino, dal titolo Giuseppe Maria Palatucci, gli ebrei di Campagna e la rete di solidarietà. Viaggio nella storia dell’internamento fascista regolamentare attraverso l’archivio di un vescovo.

L’associazione, oggi Fondazione San Bonaventura, continua il racconto dell’azione umanitaria intrapresa da Giovanni – Giusto tra le Nazioni – e da suo zio Giuseppe Maria Palatucci, che con costante sinergia e noncuranti del pericolo a cui si esponevano, si sono impegnati nella difesa e nella salvezza di centinaia di ebrei.

Lo fa nella mattinata di giovedì 21 aprile, con l’inaugurazione della mostra didattica multimediale PALATUCCI – storie di umanità tra le memorie della deportazione.

L’inaugurazione della mostra si terrà alle ore 10  all’interno del complesso monumentale San Lorenzo Maggiore,  in via dei Tribunali, 316.

Per i saluti istituzionali interverranno:

  • padre Angelo Palumbo, Frate Minore Conventuale, Guardiano del Convento di San Lorenzo Maggiore dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali;
  • professor Matteo Lorito, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli – Federico II;
  • padre Jan Macleoskj, Frate Minore Conventuale, Vicario generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali

Al podio, per esporre le loro relazioni, si alterneranno:

  • Toni Capuozzo, Giornalista e scrittore;
  • Andrea Mazzucchi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II;
  • Francesca Marone, dell’Università degli Studi di Napoli – Federico II.

I relatori saranno introdotti e moderati da Giovanni Russo, Fondazione San Bonaventura.

Promossa dalla Fondazione San Bonaventura in unità d’intenti con la Provincia Religiosa di Napoli dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, ,’iniziativa si avvale del supporto dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dell’egida del Ministero per la cultura – Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali e della Regione Campania – Unità Organizzativa Dirigenziale Promozione e valorizzazione dei Musei e delle Biblioteche.

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