arteCultura

I tappeti di fiori: da Portici nel mondo

La bella e ancor viva tradizione della composizione artitistica dei tappeti di fiori di Portici è modello per Spagna, Germania, Argentina e altri Paesi del mondo… Esperto ovunque riconosciuto è il nostro Stanislao Scognamiglio

L’ingegnere Carlos Tabares de Nava Ponte, nel suo nuovo libro, Certezas e incertidumbres en el origen de la tradiciòn de las alfombras de flores de La Orotava. Nuevas indagaciones, postato sulla sua pagina Facebook lo scorso 4 giugno, dà ampio spazio ai tradizionali tappeti di fiori di Portici.

L’appassionato ricercatore, consultando anche testi, documenti e fotografie che riguardano la tradizione porticese conservati nella Casa Museo del Alfombrista (Museo delle Infiorate), che si trova nel municipio spagnolo di La Olotrava, «… con uno sguardo storico e dopo tante pubblicazioni in materia, propone alcune ipotesi in base ai nuovi approfondimenti sull’origine dell’infiorata» nelle Isole Canarie.

La Orotava, il cui nome deriva dalla denominazione con cui i guanches (gli isolani abitanti aborigeni) indicavano la zona: Arautava o Arautapala, situata nel cuore dell’omonima vallata nella zona nord dell’isola di Tenerife, è ritenuta una delle località più belle delle Isole Canarie.

Le notizie riportate nel volume Certezas e incertidumbres en el origen de la tradiciò de las alfombras de flores de La Orotava. Nuevas indagaciones sono tratte dal n. 9 di Quaderni porticesi, pubblicato nel 1999 a cura di Giuseppe De Simone, Il tappeto di fiori a Portici del nostro storico Stanislao Scognamiglio.

Carlo Tabares, oltre ad accennare che, secondo alcune fonti, lo spunto dell’esecuzione dell’infiorata nella sua isola e in qualche altra città europea, sia stato preso osservando il tappeto realizzato a Portici, dà alcune pillole caratterizzanti la storia porticese, tra cui:

«El primero tren de la peninsula due costruido en 1839 entre Nàpoles y Portici. De Portici se llegana fàcilmente al limitrofe puerto Torre del Greco. 

En el Palacio real di Portici estaba desde 1755 el Museo de Herculano, destinado a exhibir al pùblico la obras destacadas de los yacimientos de Herculano y Pompeia.    

El museo fue cualificado como “el alfa y el omega de todas las colecciones de antigüitades”. Los ultimo fasto de el Palacio de Portici tuvieron lugar entre septiembre de 1949 y abrìl de 1850, cuando el rey Borbòn Ferdinando II invitò a Portici el papa Pio IX, que habìa tenido que abandonar Roma a causa de la Rivoluciòn de 1848.»

Citando espressamente Il tappeto di fiori a Portici, Tabares continua: « … algunos estudiosos locales [Stanislao Scognamiglio, ndr], se realizan desde tiempos antiguos, aunque no aportan referencias antiguas che lo avalen.»

Pare che i primi tappeti porticesi venissero realizzati dai Giardinieri Reali all’interno della Reggia di Portici, ma si ha notizia che la tradizione non venne abbandonata con l’Unità d’Italia: «Seìan realizadas primeros por lo jardineros del Palacio Real de Portici (costruido en 1738) en tiempo de Carlo di Borbone (luego Carlo III rey de España), no està documentado en ésa época; sòlo durante el reynado de Victor Manuel II (con Italia ya unificada), en el 1875.»

Carlos Tabares arriva fino ai giorni nostri, riferendo che la tradizione rimane viva con i tappeti di fiori per il Santo Patrono Ciro, in occasione della festività di maggio.

«Y luego para la fiesta de san Ciro, actualmente en el primero domingo de mayo, no para el Corpus Christi [come avviene invece nei Paesi di lingua spagnola, ndr]. No està documentado desde cuando.»

La tradizione di infiorare le strade di Tenerife percorse dalla processione del Santissimo Sacramento è una tradizione più che consolidata: ha compiuto i 175 anni di esistenza.

Ogni anno, nella cittadina di La Olotrava si approntano tappeti, impiegando fiori e terra vulcanica, nella ricorrenza della celebrazione della solennità del Corpus Christi e della Settimana Santa, tradizione che risale ai primi anni della fondazione della città, divenuta famosa grazie alla famiglia Monteverde.

Nel 1844, D. Antonio Monteverde del Castillo e i suoi fratelli, «… ispirati da Leonor del Castillo, prepararono un tappeto di fiori per festeggiare il passaggio del baldacchino del Corpus davanti alla loro casa.» I Monteverde in età giovanile, composto dei disegni, riempiendoli poi con fiori di diverso colore e altro materiale vegetale, diedero origine alla creazione di un profumato quadro.

Agli originari cinque arazzi, allestiti nelle vie limitrofe alla piazza del comune, dal 1885, sono state realizzate altre composizioni dando così vita alla tradizione che è arrivata ai nostri giorni.

Panoramica del Museo de las Alfombras

Interno di una sala del Museo

Tra le interessanti attrazioni (schizzi, documenti, fotografie, strumenti di progettazione), ammirabili nel Museo, figurano anche alcuni documenti relativi alla storia dei tappeti di fiori realizzati a Portici.

Ubicato accanto alla nota Casa de los Balcones, in via San Francisco, 5, il Museo consente al curioso visitatore di scoprire in prima persona i tradizionali tappeti di fiori, erica e sabbia «… del Teide realizzati ogni anno a La Orotava durante le feste del Corpus Christi» e di approfondire «… i segreti di quest’arte effimera e il processo di progettazione ed elaborazione dei tappeti».

L’effimero aggiunge un carattere speciale alla bellezza di queste composizioni.

La presenza di documenti porticesi, all’interno del Museo canario, è attestata da quanto scritto, oltre Tabares, da:

  • l’italo argentino Eduardo Carbone, studioso e divulgatore dell’Infiorata. Questi chiedendo notizie, nel novembre del 2016, scriveva: «… Con un collega di Tenerife stiamo cercando la verità storica dell’origine dell’infiorata a La Orotava a Tenerife, Ci sarebbe una versione ufficiale che parla di una famiglia che avendo visto quest’arte floreale a Portici l’ha poi portata a La Orotava, ma altri sostengono che provabilmente l’abbiano presa da Genzano di Roma. Ecco, è molto semplice ma non riesco trovare nessuna traccia storica che parli che in quel periodo si facesse l’infiorata a Portici»;
  • dall’artefice del collage della locandina predisposta per pubblicizzare l’evento. Questi nella composizione dell’immagine, ha inserito la riproduzione di un dipinto del XVIII secolo, raffigurante il Palazzo Reale di Portici.

Per i curiosi e gli amanti dell’arte effimera, che vogliono approfondire la conoscenza dell’argomento si consiglia la lettura di Certezas e incertidumbres en el origen de la tradiciòde las alfombras de flores de La Orotava. Nuevas indagaciones di Carlo Tabares consultabile al sito web:

http://blogdecarlostabaresdenava.blogspot.com/2016/11/las-alfombras-de-flores-infioratas-dela. html

Questo slideshow richiede JavaScript.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *