Società

Il lamento della Croce del Lagno

di Stanislao Scognamiglio

PORTICI (NA) – Il crocifisso, incastonato nell’edicola votiva posta all’angolo tra via Lagno e corso Giuseppe Garibaldi, necessita di un urgente quanto improcrastinabile restauro.

Il simulacro, nonostante sia protetto da una moderna finestra di metallo e vetro a tre luci, comunque sottoposto all’ingiurie del tempo, si presenta duramente logorato in più parti.

Il simulacro, prodotto nella prima metà dell’800 dalle maestranze dell’Opificio Ferroviario di Pietrarsa, all’epoca è stato impiantato in sostituzione di un altro crocifisso in legno piatto, realizzato da un ignoto pittore..

Già nel passato, constatandone la precarietà dell’opera, il signor Carmine Cetara, sulla sua pagina Facebook, il 28 settembre 2015, ha postato un accorato grido d’allarme, che si riporta integralmente: « Crocifisso chiede aiuto. L’edicola di Croce del lagno presente dal 1631, costruita per devozione, degli artefici di Pietrarsa, fatta restaurare dalle persone del posto autotassandosi, ma il crocifisso e in uno stato di decomposizione, il legno si sta sfaldando, chi deve intervenire su un pezzo di storia cosi importante diamo voce al crocifisso. Una legenda popolana dice che il nome croce del lagno sia dovuta ad un lamento emesso dal crocifisso, contro una mano sacrilega. Questo lamento facciamolo nostro. Con una petizione al comune, o messaggi al sindaco di intervenire prima che sia troppo tardi, c’e’ qualche esperto che ci dia qualche consiglio??? amici fate girare questo appello».

Il 7 giugno 2016, facendosi portavoce degli aventi a cuore la sorte del monumento, solelcitandone l’interessamento, è stata inviata una mail alla Dirigenza della Fondazione FS, a cui fa capo il Museo Nazionale ferroviario di pietrarsa. Questo il testo:

«Alla cortese attenzione dei Dottori

Mauro MORETTI, Presidente Fondazione FS

Luigi CANTAMESSA, Direttore Fondazione FS

Oreste ORVITTI, direttore Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa

Preg.mi Signori

ci premuriamo sottoporre alla Loro cortese attenzione quanto segue:

Il Crocifisso posto all’angolo tra il Corso Giuseppe Garibaldi e la Via Benedetto Croce in Portici, necessita di un urgente restauro conservativo.

Il Crocifisso dalle maestranze del Reale Opificio di Pietrarsa fu donato alla cittadinanza porticese per sostituire un analogo in legno, posto in quel luogo subito dopo le tragica eruzione vesuviana del 16 dicembre 1631, ormai consunto dalle ingiurie del tempo.

Il manufatto, in quanto dono di Pietrarsa, seppur esposto sulla pubblica via, lo si può ritenere oggi un oggetto appartenente al Museo.

Pertanto, si invita la spettabile Fondazione da Loro rappresentata a voler considerare l’ipotesi di un celere intervento, al fine di salvaguardare l’integrità del sacro oggetto. Così come la Stessa ben tutela gli altarini eretti dalla pietà degli operai nei vari reparti, ben conservati all’interno delle mura della struttura museale,

Ringraziando per la Loro qualificata attenzione, restando ina tessa di un gradito porgiamo, porgiamo i più distinti saluti.

Carmine Cetara, Vittorio Cipolletti, Stanislao Scognamiglio.

In allegato, un articolo in cui è inserita la descrizione del Crocifisso».

Inutile dire, che ad oggi, sia l’appello che la mail, non hanno sortito effetto alcuno.

Come il lamento, condiviso da uno sparuto gruppo di cittadini, purtroppo, è rimasto inascoltato, l’invito a intervenire rivolto agli amministratori comunali è caduto nel dimenticatoio, anche la mail, indirizzata ai notabili della Fondazione FS, non ha avuto migliore sorte: nemmeno l’accusa di avvenuta  ricezione..

Per maggior contezza del lettore, si riportano i brani in cui si menziona il Crocifisso.

  • «… All’altro angolo della Cupa che fa via a Jorio l’edicola della croce, ornata come vedete, fu fatta dalla divozione degli artefici di Pietrarsa, per riverenza d’un logoro Crocifisso di legno spianato che qui s’impose fin dall’incendio del Vesuvio al 1631».

Gaetano Nobile – Descrizione della città di Napoli e delle sue vicinanze, divisa in XXX giornate. Opera corredata di figure intagliate in legno sia per dilucidazione delle cose narrate e sia per ricordo delle cose vedute. A cura e spese di Gaetano Nobile decorato da s. m. (d. g.] della medaglia d’oro del merito civile e cavaliere del Real Ordine del Salvatore di Grecia. Volume 2.

·      « … Nella storia « La Città di Napoli » del Cav. Gaetano Nobile: All’angolo della cupa, che fa via S. Jorio (Croce del Lagno) l’edicola della Croce ornata, come vedete, fu fatta dalla devozione degli artefici di Pietrarsa per riverenza ad un logoro crocifisso di legno spianata, che qui s’impose fin dall’incendio del Vesuvio del 1631 ».

Salvatore Chiuriello – Officina Locomotive Ferroviaria Pietrarsa (delle Ferrovie dello Stato) nel suo centenario 1840 1940 XVIII E. F. con cenni storici dell’Officina Granili. Editrice Rispoli Anonima. Napoli, 1940.

  • «… A proposito di questo Cristo il Nobile nella sua storia « La Città di Napoli » dice : « All’angolo della cupa, che fa via S. Jorio (Croce del Lagno) l’edicola della Croce ornata, come vedete, fu fatta dalla devozione degli artefici di Pietrarsa per riverenza ad un logoro crocifisso di legno spianata, che qui s’impose fin dall’incendio del Vesuvio del1631».

Beniamino Ascione – Portici: Notizie storiche. Edizione della Conferenza di S. Vincenzo De’ Paoli dei circoli della Federazione universitaria cattolica italiana. Portici, 1968. Pagina 303.

  • «… Dopo la terribile eruzione del 1631, fu posto all’estremità di questo lagno, che faceva angolo con la strada regia di Portici, un grande Crocifisso, sostituito in seguito dall’attuale statua, per devoto interessamento degli operai di Pietrarsa. Il nome di Croce del Lagno è probabilmente derivato dall’antico scolo delle acque, ma il popolino lo attribuisce ad un lamento, che il Crocifisso avrebbe tratto dall’offesa di mano sacrilega».

Beniamino Ascione – Storie e leggende porticesi. La nuovissima. Acerra, 1968.

  • «… Dopo la terribile eruzione del 1631, fu posto all’estremità di questo lagno, che faceva angolo con la strada regia di Portici, un grande Crocifisso, sostituito in seguito dall’attuale statua, per devoto interessamento degli operai di Pietrarsa. Il nome di Croce del Lagno è probabilmente derivato dall’antico scolo delle acque, ma il popolino lo attribuisce ad un lamento, che il Crocifisso avrebbe tratto dall’offesa di mano sacrilega».

Autori Vari – Raccolta Rassegna Storica dei Comuni. Vol. 1 – Anno 1969. Istituto di Studi Atellani. Frattamaggiore, 1969..

  • «… Dopo la terribile eruzione del 1631 fu posto all’estremità di questo lagno, che faceva angolo con la strada reggia di Portici, ora Corso Garibaldi, un grande Crocifisso, che fu in seguito sostituito dall’attuale statua, dalla devozione degli operai di Pietrarsa per riverenza al logoro Crocifisso di legno spianato. La probabile origine del nome di Croce del Lagno si vuole sia appunto dallo scolo delle acque, ma il popolino lo attribuisce ad un la­mento, che il Crocifisso avrebbe tratto dall’of­fesa di lancio di pietre da mano sacrilega».

Beniamino Ascione – Le cappellette votive in Portici e la loro lenta scomparsa. In “S. Ciro e Portici”. I. Portici, 1970.

 

Un pensiero su “Il lamento della Croce del Lagno

  • Ecco quanto riscontrato sulla pagina FB dell’Associazione MI.MI.AR.T.S. ONLUS
    Carmine Cetara – Complimenti Stanislao bellissimo articolo .speriamo che il lamento del cristo venga accolto
    Salvatore Forte – ha postato una volpe
    Luigi Zazà – Storia interessantissima… quindi la proprietà del Crocifisso è del Museo Ferroviario e quindi di F.S. … se si chiedesse incontro con il Direttore del medesimo Museo?

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