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Il Libro, Anja la segretaria di Dostoevskij

Da IoCiSto, la libreria di tutti,giovedì 23 gennaio alle 18 si terrà la presentazione del romanzo Anja la segretaria di Dostoevskij di Giuseppe Manfridi

NAPOLI – Alla Libreria IoCiSto in via Domenico Cimarosa al Vomero continua il tour promozionale di Anja la segretaria di Dostoevskij, La Lepre Edizioni. La libreria di tutti, nata per una appassionata iniziativa popolare, giovedì 23 alle 18 ospiterà la prima presentazione del 2020 del romanzo di Giuseppe Manfridi.

Protagonista l’autore, l’incontro sarà moderato dalla giornalista Viviana Calabria.

L’autore. Già co-sceneggiatore del film Ultrà (Orso d’Argento 1991, con la regia di Ricky Tognazzi, al Festival di Berlino), nonché selezionato due volte per il Premio Strega, è scrittore e autore teatrale rappresentato in Italia e all’estero. Tra le piéces di Manfridi ricordiamo: Giacomo il prepotente (1989), Ti amo Maria! (1990), Zozòs (1994), La cena (in scena dal 1990). Il debutto nella narrativa lo vede subito nella dodicina dello Strega 2006 con Cronache dal paesaggio (Gremese 2006), evento che verrà replicato nel 2008 con La cuspide di ghiaccio (Gremese).

Di recente ha pubblicato Filastrocche della nera luce. Cronache dalla Shoah (La Mongolfiera 2018). Nel 2016 ha pubblicato nelle nostre edizioni Anatomia della gaffe e, nel 2017, Anatomia del colpo di scena.

Il libro. Con questo romanzo Giuseppe Manfridi si cimenta in una divertente e raffinata operazione di riscrittura di un momento topico della vita di Dostoevskij, quando entra in scena Anja, sua giovanissima salvatrice che diventerà la seconda moglie e unico amore felice della vita del grande scrittore.

Manfridi si diverte e fa divertire il lettore che si trova immerso in una storia vera ma ricca di invenzioni, dove l’autore gioca con le atmosfere dell’opera di Dostoevskij a cui rimanda, allude o cita in modo diretto. Il risultato è una storia d’amore, di letteratura e di debiti che non solo parla di Dostoevskij ma sembra anche appropriarsi del suo linguaggio, della vita interiore dei personaggi, della magia di Pietroburgo, della durezza della vita e del dramma esistenziale che la rende meravigliosa e tremenda.

Bastano ventisei giorni a trasformare una adolescente in una moglie?

Questa la domanda di La Lepre Edizioni che immediatamente inquadra uno dei temi cardine di Anja. La segretaria di Dostoevskij. Il libro racconta, infatti, l’incontro tra Dostoevskij e la giovane stenografa che sposerà. San Pietroburgo anno 1866: lo scrittore quasi cinquantenne Fëdor Michajlovič Dostoevskij è afflitto dall’epilessia e reduce dall’aver firmato un contratto-capestro col suo mefistofelico editore: si è impegnato a consegnare un nuovo romanzo nell’arco di un mese. In caso contrario perderà i diritti su tutte le sue opere passate e future. Consigliato dagli amici, si rivolge a una scuola di stenografia che gli mette a disposizione la migliore delle sue allieve: Anja Grigor’evna, una graziosa adolescente curiosa del mondo, che ha ereditato dal padre la passione per la letteratura. Fra i due, in ventisei giorni, nascerà un amore estremo a dispetto dello scandaloso divario di età. Anja rimarrà la fedele custode dell’opera di Dostoevskij fino alla propria morte, avvenuta trentasette anni dopo quella del marito.

Vera Macchina del Tempo, questo romanzo sonda il legame profondo che si stabilì tra Dostoevskij e Anja nel breve tempo della stesura del Giocatore, restituendoci, con una scrittura straordinariamente evocativa, atmosfere, clima e persino odori e rumori della Pietroburgo del XIX secolo.

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