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Il Libro, Anna Amorosi

Il Museo Creator Vesevo diventa hub di arte e spettacolo: presentato Anna Amorosi, l’ultimo libro di Jean-Noël Schifano 

di Tonia Ferraro

ERCOLANO (NA) – Sulla terrazza I due Golfi di Contrada Osservatorio martedì 11 maggio si è tenuta la presentazione del libro di Jean-Noël Schifano Anna Amorosi. A quota 1000, dove si trova il Museo d’arte contemporanea a cielo aperto Creator Vesevo inaugurato nel 2005, che vede la  direzione artistica dello stesso Schifano,

Il dibattito, introdotto e moderato dal vicesindaco Luigi Luciani, è iniziato con i saluti istituzionale del sindaco Ciro Bonajuto. Con Jean-Noël Schifano hanno discusso di Anna Amorosi, l’indimenticato ex sindaco di Ercolano Nino Daniele e il presidente della Fondazione Real Sito di Carditello Luigi Nicolais.

Il sindaco Bonajuto ha posto l’accento sull’importanza di queste iniziative culturali che incentivano la ripresa turistica dopo il periodo di stasi del lockdown. Solo con il flusso turistico, infatti, si può pensare di creare occasioni di lavoro per i nostri giovani, spesso costretti a trovare occupazione altrove, lontani dalla propria terra.

È quindi intervenuta Dida Di Giorgio, del Gruppo FAI Vesuvio, che afferisce alla Delegazione di Napoli del FAI – Fondo Ambiente Italiano, che diventerà operativo nelle Giornate FAI di Primavera, il 15 e 16 maggio con l’apertura della Villa Vesuviana Campolieto.

Il Gruppo Vesuvio vuole recuperare la memoria e l’identità vesuviana e valorizzare un patrimonio culturale fatto di paesi, borghi e persone chehanno come unico denominatore il vulcano. Intende perciò dialogare non solo con le istituzioni ma con le persone, al fine di sensibilizzare alla bellezza e concretizzare l’opera di conoscenza e consapevolezza di un “bene”, quale l’intero territorio vesuviano, così importante e così esclusivo da un punto di vista culturale, storico e sociale.

È poi seguito l’intervento di Nino Daniele, sindaco di Ercolano nel 2005, quando accompagnò la nascita del Museo Creator Vesevo. Daniele ha discusso del libro, fornendo la sua personale interpretazione delle pagine scritte da Schifano.

Jean-Noël Schifano

Ha preso quindi parola l’autore, che si è soffermato sul significato del suo Anna Amorosi.

La parola chiave della vicenda, ispirata a un fatto di cronaca realmente avvenuto nel 1970, è trasgressione. Una trasgressione che diventa affresco e metafora della vita politica italiana dell’epoca.

Si era agli albori degli anni di piombo, e questa donna bellissima, violata, ferita nella sua infanzia, parte alla riscossa, servendosi proprio dell’arma della sua avvenenza. Sposa un ricchissimo nobile e per anni sembra asservita alle tendenze “psicosessuali” del marito e vive un’esistenza scandalosa.

Attenzione, però: non si limita a reggere il gioco. Piuttosto “impone” al marito una dipendenza erotica: apparentemente oggetto diventa soggetti, regista e autrice dei suoi incontri con gli amanti occasionali. L’uomo non potrebbe più vivere diversamente. Succede, però, che Anna a quarant’anni s’innamora del suo ultimo amante. La mente fragile del marito ne è devastata: lei non sarà più sua.

Allora, un colpo di fucile la centra al petto. Un altro colpo per il suo giovane compagno. L’ultimo per lui, che non può immaginare una vita senza di lei…

Il dibattito si è concluso con l’intervento del professor Luigi Nicolais: forte della sua esperienza di presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, ha sottolineato che partendo da una realtà depauperata e abbandonata per decenni, si può comunque farla rivivere, un po’ per volta, con l’aiuto delle istituzioni e associazioni, a condizione che si presenti una progettualità concreta e adeguata.

Dopo il dibattito è seguita una piacevole passeggiata tre le sculture laviche del Museo Creator Vesevo, che è terminata con un piccolo spettacolo di danza e suoni vesuviani.

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