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Il Libro, Gioia mia

Una storia siciliana tutta al femminile: il libro di Tea Ranno Gioia mia denuncia ma esalta i valori della famiglia, delle radici e delle tradizioni

di Ettore Sannino

AGROPOLI (SA) –Negli spazi del Castello angioino-aragonese della cittadina cilentana, nell’ambito della XV edizione di Settembre Culturale, iniziativa promossa dal consigliere delegato alla Cultura Francesco Crispino, con l’ausilio di enti locali e partner privati.

Dopo i numerosi appuntamenti della rassegna, lo scorso martedì 20 settembre è stato presentato il libro di Tea Ranno Gioia Mia

Il dibattito sul libro è stato condotto dall’avvocata e giornalista Maria Laura Labriola, la quale si è dapprima intrattenuta con il folto pubblico intervenuto presentando la scrittrice Tea Ranno, raccontando aneddoti su di lei e sulla loro amicizia.

Gioia Mia  è l’ultimo dei libri che compongono una sorta di trilogia, che inizia con l’Amurusanza, continua con Terramarina e si chiude, per ora, appunto con Gioia Mia. (Almeno per ora!)

Il libro. Un testo ambientato in Sicilia che racconta una vicenda al femminile, delicata ma nello stesso tempo forte e radicata in quella terra meravigliosa e piena di contraddizioni.

Nella stesura del romanzo l’autrice ha privilegiato la “lingua” siciliana, dove la scordanza non è il dimenticare. Piuttosto è riporre in un cantuccio dell’anima un tesoro, doloroso sì, ma pur sempre un tesoro che aiuta a … rimuovere le ferite aperte dai ricordi per continuare a vivere.

Gioia mia:  era il bisnonno che si rivolgeva a lei chiamandola così. Una storia che racchiude un valore profondo, quello per la casa e la famiglia che la stessa scrittrice afferma nel momento in cui dice al suo pubblico che nei sui romanzi – racconti, come ama definirli lei – vi è sempre la figura di una “custode”.

Scrittura al femminile sì, perché in tutte queste storie, ci sono i buoni, quasi sempre donne, ed i cattivi, sempre maschi: il sindaco, il palazzinaro, un marito che non vuole rispettare i desideri e le volontà della propria moglie.

Quindi la discussione, il racconto orale fatto da Tea Ranno nei suoi libri, si è dipanato lungo le tracce delle tre storie, con un uso della parola non comune, avvolgente, affabulatorio, che, senza svelare troppo, ha attirato ineluttabilmente il pubblico a desiderare di leggere i suoi libri.

Sono storie siciliane, ma sono storie dense di valori, di denuncia contro il potere, contro il sistema che permette di inquinare, distruggere, stravolgere un paesaggio bellissimo che Tea ama con passione, come profondamente ama la sua gente.

E, ad una domanda precisa sui destinatari della denuncia, abbiamo saputo che Tea crede profondamente che i giovani debbano raccogliere questo testimone e condurre una battaglia di legalizzazione, risanamento, recupero ambientale, perché sono loro il futuro.

Qualcuno disse: I giovani sono come le rondini, fanno tanto rumore ed allegria, ma volano sempre verso la primavera.

La splendida serata si è conclusa con la firma copie, cui l’autrice si è prestata con grande disponibilità e simpatia.

Tea Ranno 

 

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