Cultura

Il libro, L’odore di Istanbul

NAPOLI – Al Mooks in Piazza Vanvitelli venerdì 30 settembre alle 18  si terrà la presentazione del libro L’odore di Istanbul di Julio Baquero Cruz, Kairós Edizioni.

Con l’autore al dibattito interverranno le giornaliste Elisabetta Donadono e Emma Di Lorenzo.

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Il libro. «Mentre nel suo Viaggio sentimentale Sterne ci parla delle evanescenti cose del cuore e Magris nel Danubio fa mostra della sua cultura centroeuropea, nell’Odore di Istanbul Baquero Cruz passa in punta di piedi sulla cultura delle città che attraversa e sulle storie d’amore che gli si offrono. Con una scrittura accurata e onesta, Baquero Cruz ci racconta una storia non per costruire una architettura ma per mostrarci che non c’è nessuna architettura da comporre, perché la realtà è molto più potente di qualsiasi costruzione mentale. E questo mi sembra ammirevole”.(Pablo d’Ors, La scrittura come stile di vita, Turia)

«Ayran, ayran, ayran, ayran… Mi perdevo nelle sillabe, nelle immagini, nei ricordi di tutte le volte che avevo attraversato il Marmara, che era come attraversare l’anima, la mia e quella di tutte le cose. Il sole era appena tramontato. Il mare si confondeva con il cielo, fusi in un’unica sostanza. I gabbiani volavano impazziti intorno al vaporetto. Ayran, ayran, ayran, ayran… Tutto, assolutamente tutto vorticava in una pazzia gioiosa nella quale mi perdevo. Brezza ubriaca, leggera, leggerezza del cuore. Pieno, pieno di luce, pieno di aria, pieno di senso, privo di senso, pazzo come i gabbiani, ayran, ayran, ayran, ayran, il vaporetto pazzo arrivava a Karaköy.”

julio-baquero-cruzL’autore. Julio Baquero Cruz, classe 1972, è nato a Palencia, Castiglia e León in Spagna, È autore di altri quattro romanzi pubblicati in patria, trai quali l’ultimo, Murasaki (Menoscuarto, 2013), è stato elogiato per la sua bellezza e originalità dallo scrittore Enrique Vila-Matas.

I suoi saggi e racconti sono apparsi su diversi giornali e riviste. Nel 2005 ha vinto il Premio Stendhal con la traduzione del  polemico Contro Sainte-Beuve di Proust. Ha anche tradotto opere di Baudelaire, Stendhal, Balzac, George Steiner, Paul Léautaud e Mário de Sá-Carneiro. Dottore di ricerca in Giurisprudenza presso l’Istituto universitario europeo di Firenze, insegna al Institut d’études politiques di Parigi. Dal 2009 vive a Bruxelles, dove lavora alla Commissione europea.

 

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