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Ina Arnone della SZN, unica donna italiana eletta all’EMBO

La napoletana Ina Arnone, ricercatrice alla Stazione Zoologica Anton Dohrn, è l’unica donna tra 3 scienziati italiani prescelti, entra a far parte di un gruppo composto da oltre 1800 tra i migliori ricercatori in Europa e nel mondo.

La dottoressa Arnone, Primo Ricercatore del Dipartimento di Biologia ed Evoluzione Organismi Marini della SZN, è stata eletta, insieme ad altri 62 ricercatori delle scienze della vita, nuovo membro EMBO (European Molecular Biology Organization) è una struttura che unisce studiosi d’eccellenza.

La scienziata partenopea entra così a far parte di un gruppo composto da oltre 1800 tra i migliori ricercatori in Europa e nel mondo che annovera, ad oggi, 108 ricercatori italiani, di cui 33 donne. Dei 62 nuovi ricercatori eletti tre solo sono italiani.

 Così ha commentato Ina Arnone: «Sono molto onorata di questo riconoscimento. Tornata dagli Stati Uniti, da 20 anni lavoro a Napoli, una città che annovera, ad oggi, solo 7 membri EMBO e che nei primi anni ’60, in uno sforzo congiunto con pochi altri laboratori sparsi nel mondo (Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito) ha saputo dare un contributo significativo nel gettare le basi della Biologia Molecolare e della stessa EMBO, concepita, nel lontano 1963, durante un meeting tenutosi a Ravello. Oltre al privilegio dell’illustre incarico, questa assegnazione è motivo di riscatto per l’ambito delle discipline dalle quali provengo e che continuano a interessare la mia attività di ricerca, ovvero “Biologia dello Sviluppo” e “Evoluzione ed Ecologia”. Tali branche, sebbene recentemente in risalita, ad oggi sono molto poco rappresentate in EMBO (il 17% la prima e il 6% la seconda), ma costituiscono il fulcro centrale degli studi che si conducono alla Stazione Zoologica Anton Dohrn e che l’hanno resa famosa in tutto il mondo sin dal 1872, anno della sua fondazione».

L’elezione della ricercatrice SZN consente così alla Città di Napoli di essere ulteriormente presente ai massimi livelli della comunità scientifica internazionale.  Afferma infatti Maria Leptin, Direttore EMBO: «I membri EMBO sono i principali studiosi che lavorano in tutti campi delle scienze della vita. Inoltre, attraverso le loro collaborazioni e interazioni internazionali, rafforzano la comunità di ricerca, in Europa e fuori Europa».

Gli obiettivi principali di EMBO sono quelli di sostenere i ricercatori di talento in ogni fase della loro carriera, stimolare lo scambio di informazioni scientifiche e aiutare a costruire un ambiente di ricerca europeo in cui gli scienziati possano svolgere la loro attività e professione nelle condizioni più produttive e favorevoli. Inoltre, European Molecular Biology Organization si propone di supportare i giovani scienziati nella loro attività di ricerca, promuoverne la fama internazionale e garantire lo scambio di conoscenze e dati su scala internazionale. «EMBO ha intensamente perseguito nella costruzione di un sistema di relazioni per rafforzare la collaborazione e lo scambio scientifico attraverso ininterrotte attività globali. La nostra appartenenza internazionale ha determinato un bagaglio di esperienza e connessioni che sono diventati elementi essenziali importante del nostro lavoro», ha concluso la Leptin.

Come si evince dalle note ufficiali, i nuovi membri e membri associati di EMBO saranno accolti formalmente dagli organi deputati a Heidelberg tra il 24 e il 26 ottobre 2018.

Per maggiori informazioni: www.embo.org

 

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