Cultura

La mostra Nuragica al MANN

Ful immersion nella civiltà nuragica, ovvero il popolo Sardo, e le sue torri di pietra, i nuraghi, in mostra al Museo Archeologico Nazionale di Napoli 

di Antonio Vitale

CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Negli spazi del Museo Archeologico Nazionale, al secondo piano, su un’area di 700 m2, è stata allestita la mostra Nuragica, che conduce in un percorso storico nelle varie tappe di insediamento del popolo Sardo.

Nuragica è una esposizione che fa rivivere attraverso un viaggio virtuale i protagonisti dell’età nuragica, e racconta la storia dell’antico popolo della Sardegna che 3500 anni fa popolò l’isola  edificando oltre 10mila torri di pietra, i nuraghi.

La mostra prevede un viaggio tra ricostruzioni dei vari monumenti, dalle tombe dove si svolgevano i riti funebri, alle varie costruzioni con aree dedicate alla agricoltura e alla pastorizia di un territorio particolarmente fertile per la sua natura idrogeologica.

Un tour cronologico, immersivo e multisensoriale per conoscere questa civiltà sconosciuta a molti, nata e sviluppatasi in Sardegna, abbracciò un periodo di tempo che va dalla piena età del bronzo, 2300[1][2]-1800 a.C., al II secolo d.C. per buona parte dell’isola, ormai in epoca romanama, per la parte centro-orientale, in seguito conosciuta come Barbagia, fino al VI secolo d.C. in epoca altomedioevale, in cui ancora esistevano comunità di cultura nuragica indipendenti e dove il cristianesimo si sarebbe imposto solo successivamente, e probabilmente addirittura fino all’XI secolo d.C.

I Nuraghi avevano diversi tipi di strutture architettoniche, basate su alte torri che talvolta raggiungevano e superavano l’altezza di 30 metri, le cui fondamenta venivano installate sul terreno, a pianta triangolare o quadrangolare e costituivano delle vere e proprie fortezze.

Nuragica rappresenta un’esperienza multisensoriale che si avvale di un percorso virtuale alla fine del percorso che fa immergere il visitatore in un contesto storico di circa 3000 anni nel passato,  atteaverso l’incontro con le figure che hanno segnato la storia di questo popolo, agricoltori, pastori, operai impegnati nella costruzione dei vari nuraghi, fino ai guerrieri che ne proteggevano il territorio.

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