Cultura

La Scuola Agraria di Portici

di Stanislao Scognamiglio

NAPOLI – Alla monumentale Chiesa di San Marcellino e Festo in largo San Marcellino lunedì 18 aprile alle 10.30 si terrà la presentazione del volume La Scuola Agraria di Portici e la modernizzazione dell’agricoltura 1872-2012.

L’evento di presentazione sarà ospitato nella chiesa che è la parte più preziosa del grande complesso conventuale, assegnato nel 1907 all’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Il libro La Scuola Agraria di Portici e la modernizzazione dell’agricoltura 1872-2012 è stato curato dai professori Alessandro Santini, Stefano Mazzoleni e Francesco de Stefano, e pubblicato a Napoli da Doppiavoce Editore nell’agosto del 2015.

A dire del professore Alessandro Santini, «Il libro, dedicato alla Scuola Agraria di Portici e all’evoluzione dell’agricoltura italiana, è uno spaccato della storia del nostro Paese, letto attraverso le innovazioni tecnologiche, le politiche di governo del territorio locale e nazionale e le sorti della popolazione contadina.

Il libro percorre i passi più significativi della crescita della Scuola Agraria di Portici, l’evoluzione degli ordinamenti didattici, il passaggio alle dipendenze del Ministero della Pubblica istruzione, i congressi scientifici prestigiosi tenuti nella Scuola/Facoltà, l’elenco dei personaggi celebri, di alto profilo scientifico e politico, che le dettero lustro.

Sullo sfondo di questo secolo e mezzo della vita della Scuola Agraria, scorrono le immagini della storia del Paese: a partire dalla crisi agraria a cavallo tra Ottocento e Novecento, dai movimenti sociali di contadini, dalle migrazioni, dal contrasto ideologico tra la grande proprietà, restia a cedere la mano a tecnici nella gestione delle terre, e il mondo della scienza, che preme per una gestione competente e illuminata dell’agricoltura. E poi il ruolo della Cassa del Mezzogiorno, la meccanizzazione agricola, la riforma fondiaria; fino ad arrivare alla riforma della PAC e all’impatto sull’agricoltura europea e italiana con l’applicazione del principio della multifunzio-nalità.

È sufficiente sfogliare il ricco volume per vivere anche le vicende storiche alle quali resta legata la complessa evoluzione di un gran numero di discipline universitarie di base ed applicative indirizzate al nobile scopo di sviluppare la produzione agricola al servizio dell’uomo e del benessere comune

Il libro è corredato da una ricca documentazione e da un grande numero di bellissime foto di archivio e lo si legge con piacere sia per la sua completezza, sia perché aiuta a conoscere e a capire il mondo delle scienze e della cultura agraria italiana e la loro storia, intrecciata con quella del mondo contadino, delle istituzioni e dell’intera società».

Ai lavori, coordinati da Luigi Labruna, Professore Emerito di Storia del Diritto Romano della Federico II, saranno introdotti da Arturo De Vivo, Pro-Rettore della Federico II, Matteo Lorito, Direttore del Dipartimento di Agraria, e Luca Bianchi, Capo Dipartimento delle politiche competitive della qualità agroalimentare e della pesca del MIPAAF.

Seguiranno gli interventi di Riccardo Monti, Presidente dell’ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione dell’impresa italiana, Adriano Giannola, Presidente della SVIMEZ Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, Daniele Marrana, Presidente dell’Istituto Banco di Napoli – Fondazione, Luigi Musella, Professore di Storia contemporanea nell’Università di Napoli Federico II.

In chiusura dei lavori, alle ore 12.30, agli intervenuti verrà offerto un rinfresco.

L’evento è organizzato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, dal Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dal Centro Mussale “Musei delle Scienze Agrarie” – MUSA dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

La Scuola Agraria

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