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Le carrozze del senatore

La consueta passeggiata domenicale con il nostro Lucio Sandon si svolge sulle carrozze nella villa che fu del senatore Leonardo Bianchi https://wp.me/p60RNT-7Px

A Portici, ben nascosto e per nulla pubblicizzato, tra le ville d’epoca di Bellavista esiste un interessantissimo museo delle carrozze: la casa di cura Stazione Climatica Bianchi, fondata nel 1929 dall’onorevole professor Vincenzo Bianchi nell’antica residenza estiva del padre, universalmente riconosciuto come il fondatore della neurologia.

Leonardo Bianchi insegnò psichiatria e neuropatologia nelle università di Palermo e di Napoli, e quando nel 1904 venne eletto in Parlamento, fu relatore della legge “sui manicomi e sugli alienati“. Come ministro alla Pubblica Istruzione, poi, istituì le prime cattedre di psicologia in Italia.

In tutta la sua carriera politica di liberale, si schierò sempre nelle file dei partiti democratici, e da senatore a vita osteggiò sempre il fascismo. In risposta a questa sua opposizione, nel 1925 Benito Mussolini oppose il suo non gradimento alla candidatura di Leonardo Bianchi per il Premio Nobel per la Medicina, proposta dall’Accademia di Stoccolma, precludendogli così la possibilità di vittoria.

Nell’atrio della Stazione Climatica Bianchi vi è una lapide che lo ricorda:

IN QUESTA CASINA DI CACCIA DI FERDINANDO IV DI BORBONE TRASCORREVA I GIORNI SERENI DELL’ESTATE IL SENATORE DEL REGNO LEONARDO BIANCHI PADRE DELLA NEUROLOGIA ITALIANA MAGNIFICO RETTORE DELL’UNIVERSITA’ DI NAPOLI E MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE CHE ILLUSTRO’ L’ITALIA NEL MONDO CON LE SUE SCOPERTE SULLE FUNZIONI DEI LOBI FRONTALI               PORTICI OTTOBRE 1989.

La passione per le carrozze del suo omonimo nipote, il professor Leonardo Bianchi, recentemente scomparso, è nata dal ritrovamento di una vecchia carrozza scoperta nelle scuderie del turrito castello di Villa Bianchi, una casina di caccia nella zona alta di Bellavista, che nel settecento apparteneva a Ferdinando IV di Borbone.

Dalle carrozze più piccole alle più grandi e sontuose, una volta sistemate le scuderie del castello, i pezzi reperiti in tutta Europa dal professor Leonardo Bianchi hanno trovato una degna sistemazione e un ottimo luogo di conservazione in piena efficienza, tanto che il proprietario partecipava con questi antichi mezzi a numerose gare ed esposizioni.

Tra le carrozze più interessanti vi è quella di Emanuele Filiberto, marito di Elena di Orleans: il duca D’Aosta spesso prendeva parte alle battute di caccia che, in partenza dalla villa, si spingevano nei boschi della vicina Fagianeria reale e del Vesuvio.

Tra le altre, merita attenzione anche una carrozza tedesca costruita ad Hannover per la famiglia Thurn und Taxis, discendenti da Torquato Tasso e principi del Romano Sacro Impero: si tratta di un modello giallo e nero usato nell’ora del dejuner sur l’herbe, quando le signore dovevano raggiungere il territorio dove avveniva la caccia per pranzare con i mariti.

Molto interessante anche il coupè Clarence, progettato direttamente dal duca di Clarence prima di divenire re Guglielmo IV d’Inghilterra.

Elegante è una pony-chaise, comoda per gli ammortizzatori a otto molle, una caratteristica che si ritrova solo nelle berline reali.

Ci sono poi le voitures de maitre, che sono carrozze guidate dal proprietario, mentre il cocchiere era seduto alle spalle.

La raccolta venne inaugurata una decina di anni fa dalla principessa Urraca di Borbone delle Due Sicilie.

Attualmente il museo è visitabile solo contattando direttamente i proprietari.

Notizie tratte da Campania insolita e segreta, Jonglez Edizioni – Versailles, di Maria Franchini e Valerio Ceva Grimaldi.

Si ringrazia, inoltre, la gentile collaborazione dello storico porticese dottor Stanislao Scognamiglio.

 

Lo scrittore Lucio Sandon è nato a Padova nel 1956. Trasferitosi a Napoli da bambino, si è laureato in Medicina Veterinaria alla Federico II, aprendo poi una sua clinica per piccoli animali alle falde del Vesuvio.

Notevole è il suo penultimo romanzo, “La Macchina Anatomica”, Graus Editore, un thriller ambientato a Portici, vincitore di “Viaggio Libero” 2019. Ha già pubblicato il romanzo “Il Trentottesimo Elefante”; due raccolte di racconti con protagonisti cani e gatti: “Animal Garden” e “Vesuvio Felix”, e una raccolta di racconti comici: “Il Libro del Bestiario veterinario”. Il racconto “Cuore di figlio”, tratto dal suo ultimo romanzo “Cuore di ragno”, ha ottenuto il riconoscimento della Giuria intitolato a “Marcello Ilardi” al Premio Nazionale di Narrativa Velletri Libris 2019. Il romanzo “Cuore di ragno” è risultato vincitore ex-aequo al Premio Nazionale Letterario Città di Grosseto Cuori sui generis” 2019.

Sempre nel 2019,  il racconto “Nome e Cognome: Ponzio Pilato” ha meritatola Segnalazione Speciale della Giuria  nella sezione Racconti storici al Premio Letterario Nazionale Città di Ascoli Piceno, mentre il racconto “Cuore di ragno” ha ricevuto la Menzione di Merito nella sezione Racconto breve al Premio Letterario Internazionale Voci – Città di Roma. Inoltre, il racconto “Interrogazione di Storia”  è risultato vincitore per la Sezione Narrativa/Autori al Premio Letizia Isaia 2109.                                                                                                Nel 2020 il libro “Cuore di Ragno” è stato premiato come:

  • Vincitore per la sezione Narrativo al Premio Talenti Vesuviani;
  • Miglior romanzo storico al prestigioso XI Concorso Letterario Grottammare;
  • Best Seller al Premio Approdi d’Autore della Graus Edizioni;
  • Vincitore alla sezione Romanzo Epico al Premio Nazionale Alberoandronico.

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2 pensieri riguardo “Le carrozze del senatore

  • Non sapevo che la Clinica Bianchi, poco distante da casa mia, conservasse questo grande tesoro.
    Un grazie a Lucio Sandon che apre le porte, anche se solo virtualmente!

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  • Lucio Sandon

    Grazie infinite per la sua gentilezza, cara lettrice.

    Rispondi

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