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Le spose bambine – VIII puntata

Passano gli anni, ma non sempre si cresce con loro. È solo con le esperienze vissute sulla propria pelle che le bambine diventano donne https://wp.me/p60RNT-aoJ

di Bianca Sannino

Riassunto. Siamo alla fine degli anni Cinquanta, Rosa e Benito si vedono per caso durante una passeggiata, occhiate furtive e incontri casuali caratterizzano il loro primo approccio. Si innamorano perdutamente e Benito, un ragazzo schivo e silenzioso decide di presentarsi alla famiglia di Rosa. La ragazza ha un doloroso passato, frutto degli anni della guerra e di una grande perdita, suo fratello minore è morto improvvisamente, lasciando un vuoto incolmabile. Una sorpresa però attende la giovane, il suo adorato fidanzato deve partire per terre lontane. Le difficoltà lavorative e la difficile ripresa dell’Italia metterà a dura prova il loro amore.

Il fidanzamento durò ben quattro mesi, poi Benito partì.

Ad accompagnarlo al porto, davanti a quell’enorme imbarcazione c’era tutta la famiglia Sica e la famiglia Bovenzi.

Rosa e Benito non riuscivano a staccarsi un attimo, tutti si stingevano attorno e loro soffocati dalla presenza di tutta quella ingombrante famiglia non riuscirono a dirsi tutto quello che avrebbero voluto.

Benito promise di scriverle ogni settimana e Rosa che avrebbe preparato il corredo per il matrimonio.

Sulle modalità dello stesso non si erano accordati, Rosa nella sua ingenuità non immaginava neppure lontanamente come si sarebbe svolto, visto che si trovavano a migliaia di chilometri di distanza e l’unica possibilità era per procura.

In quel momento era solo preoccupata per il viaggio e disperata perché lui stava andando via.

Giunse il momento di staccarsi, l’imbarco era avviato e Benito chiamato insieme a tutti coloro che all’ufficio emigrazione erano stati registrati. Salì malinconico e mesto, cercando di accennare appena un sorriso e scomparve tra la folla. Rosa non volle andare via fino a quando la nave scomparve all’orizzonte lasciando un vuoto e un inconsolabile mestizia.

 

Bianca Sannino, docente appassionata nella scuola statale italiana, vive e insegna a Portici da più di vent’anni.

Dopo aver attraversato perigliosi mari in vari ambiti e settori ed essersi dedicata alla redazione di libri saggistici e specifici del settore dell’insegnamento, esordisce oggi nel genere novellistico.

 Due lauree, corsi di specializzazione, master non sono bastati a spegnere la sua continua, vulcanica e poliedrica ricerca della verità. 

Da sempre, le sue parole che profumano di vita e di umanità, arricchite dalla sua esperienza e sensibilità, restituiscono delicati attimi di leggerezza frammisti a momenti di profonda riflessione.

Nel 2021 inizia la collaborazione con LoSpeakersCorner pubblicando una novelle, tutte al femminile: “Le prime della classe” e #Le spose bambine”.

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