NapoliScienza e Ambiente

L’italiana Ilaria Nardello alla testa di ERIC-EMBRC

NAPOLI  – Un grande risultato è stato raggiunto dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn e in particolare dal gruppo di lavoro coordinato dalla dottoressa Ilaria Nardello, con l’istituzione del 18esimo Consorzio per le infrastrutture di ricerca europee EMBRC-ERIC, a seguito della nomina assegnata dalla Commissione Europea lo scorso 20 febbraio 2018 a Parigi.

ERIC-EMBRC è un’infrastruttura di ricerca paneuropea per la biologia marina e la ricerca sull’ecologia. Con i suoi servizi, mira a rispondere a domande fondamentali riguardanti la salute degli ecosistemi oceanici in un ambiente che cambia, abilitare nuove tecnologie per migliorare le nostre capacità investigative, supportare scoperte rivoluzionarie della scienza della vita con l’uso di modelli biologici marini e continuare a lungo termine sforzi di monitoraggio. Praticamente  è capofila nello sviluppo di biotecnologie blu, supportando attività di ricerca sia fondamentali che applicate per soluzioni sostenibili nei settori alimentare, sanitario e ambientale.

Target dell’EMBRC-ERIC è fornire all’eccellenza della ricerca italiana, europea e internazionale, anche co-creandole, nuove soluzioni tecnologiche, per raggiungere nuovi traguardi conoscitivi e applicativi, come nel caso di fondamentali scoperte e rivoluzionarie intuizioni mediate l’uso di modelli biologici marini, mantenendo salda la capacità di supportare l’uso sostenibile delle risorse biologiche marine, anche integrando e aumentando l’attività di studio e monitoraggio ambientale marino.

Il presidente della Stazione  Zoologica Anton Dohrn, professor Roberto Danovaro, ha espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto e per il lavoro conseguito con i partners internazionali durante la pluriennale fase preparatoria dell’iniziativa e ha rivolto il suo plauso alla Direttrice Esecutiva, responsabile dell’implementazione:   «Con la nomina della Dottoressa Ilaria Nardello siamo di fronte ad un esempio illuminato di leadership italiana nel mondo, un modello di ricerca per lo sviluppo personale e un alto riferimento per le donne che aspirano a raggiungere i livelli direttivi di qualsiasi organizzazione».

Ilaria Nardello, che ha lavorato e studiato fuori dall’Italia, dal 2003, tra Stati Uniti, Irlanda e Regno Unito, ha ricoperto un ruolo importante nel colmare il divario tra la ricerca biologica marina e l’industria, anche come membro fondatore e CEO della Biomarine International Cluster Association, fondata sotto gli auspici della Fondazione Alberto II di Monaco.

Così il direttore esecutivo di EMBRC-ERIC Ilaria Nardello: «Sono estremamente grata per l’opportunità di portare la mia ormai lunga esperienza internazionale nella gestione dei programmi e delle infrastrutture di ricerca e innovazione sulle risorse biologiche marine, per la realizzazione di un’iniziativa di interesse paneuropeo. Questo nuovo progetto fornirà all’Europa una chiara leadership nella ricerca biologica e biotechnologica marina e sarà un pilastro fondamentale della Rivoluzione Blu, ovvero la Blue Enlightenment Era».

Va ricordato che ERIC-EMBRC è stato costituito da nove membri fondatori: il Regno del Belgio, la Repubblica francese, la Repubblica ellenica, lo Stato di Israele, la Repubblica italiana, il Regno di Norvegia, la Repubblica portoghese, il Regno di Spagna e il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Dal 2008, questi Paesi  hanno investito importanti risorse a livello nazionali per il completamento della fase preparatoria di EMBRC, sostenuta anche dai finanziamenti dei programmi quadro di ricerca dell’UE 7 e 8 (H2020).  EMBRC-ERIC fa parte di un ecosistema di 48 infrastrutture di ricerca europee, selezionate dal Forum Strategico Europeo per le Infrastrutture di Ricerca (ESFRI) sulla base del loro interesse paneuropeo e della capacità di rispondere alle esigenze a lungo termine della comunità scientifica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *