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Materia, il legno che non bruciò

Hercvlaneum è l’unico sito di epoca romana ad aver conservato manufatti in legno, materia che non bruciò nell’eruzione del 79 d.C.

PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella Sala Cinese del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, che ha sede nella Reggia borbonica, nel corso di una conferenza stampa martedì 13 dicembre alle ore 11 sarà presentata la mostra Materia – Il legno che non bruciò a Ercolano.

L’esposizione sarà visitabile dal 14 dicembre 2 al 31 dicembre 2023 negli spazi del piano nobile del Palazzo reale edificato da Carlo di Borbone, della Città Metropolitana.

Alla presentazione prenderanno parte Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Gaetano Manfredi, Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Francesco Sirano, Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Danilo Ercolini, Direttore del Dipartimento di Agraria dell’Ateneo federiciano, Stefano Mazzoleni, Direttore del Musa, e rappresentanti del Ministero della Cultura.

Tra i preziosi reperti lignei restaurati  lo scafo di una barca romana, una lancia, rinvenuta sull’antica spiaggiasi di Hercvlaneum. L’imbarcazione, lunga 10 m e larga 2,20 m circa, che probabilmente era … un grosso gozzo marinaro. Prevedeva la presenza di tre scalmi per lato e poteva quindi essere mossa da tre coppie di remi. Si ipotizza quindi che possa esser una lancia militare con un equipaggio di tre rematori per lato e un timoniere, forse utilizzata per portare soccorsi alla popolazione al momento dell’eruzione del 79 d.C.

Straordinariamente ben conservata è la zona di poppa, dove è stata ritrovata la forcella d’appoggio per il timone, che era del tipo a remo esterno ed era bloccato alla forcella da una corda.

La mostra, di eccezionale valore storico e scientifico in quanto Ercolano è l’unico sito di epoca romana ad aver conservato manufatti in legno, nasce nell’ambito di una straordinaria collaborazione interistituzionale tra il Parco Archeologico di Ercolano, la Città Metropolitana di Napoli, il Dipartimento di Agraria e del Musa – Centro Museale Reggia di Portici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con il contributo della Regione Campania – Direzione Generale per le Politiche Culturali ed il Turismo e di partner privati.

 

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