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Mehta dirige Bollani in concerto

Nell’Aperia dela meravigliosa residenza borbonica progettata da Luigi Vanvitelli domenica 29 settembre si è conclusa la rassegna Un’estate da re: Zubin Mehta ha diretto l’Orchestra del Teatro di San Carlo e uno spumeggiante Stefano Bollani

di Tonia Ferraro

CASERTA – Al grande Zubin Mehta l’onore di concludere la IV edizione di Un’estate da re: nell’emiciclo della suggestiva Aperia della Reggia vanvitelliana ha diretto l’Orchestra del Teatro di San Carlo.

Dopo l’introduzione all’evento da parte del giornalista Peppe Iannicelli e il saluto della direttrice della Reggia di Caserta Tiziana Maffei, sul palco è salito il Maestro Mehta che ha diretto l’Orchestra del Teatro di San Carlo nell’Overture di I Vespri siciliani di Giuseppe Verdi.

Dopo la magnifica esecuzione di uno dei brani più cari del repertorio verdiano, è entrato in scena Stefano Bollani. Informale come sempre, abito chiaro e capelli legati a coda, Bollani si è seduto al pianoforte per l’esecuzione del Concerto K. 488 di Mozart, sempre magistralmente diretto insieme con l’Orchestra del San Carlo da Zubin Mehta.

Mozart è stato seguito dal pianoforte solo di Stefano Bollani: una straordinaria performance trascinata dalle note iniziali di Te voglio bene assaje a tempo di valzer, altri motivi appena accennati – quasi come se il pianista ci scherzasse su – fino a un Tico Tico che partendo dal suo tipico ritmo inclzante è sfociato in un’apoteosi jazz.

Uscito di scena Bollani, l’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta dal Maestro Zubin Mehta ha eseguito la Sinfonia n. 7 in la maggiore Op. 92 di Ludwig van Beethoven. Un’esecuzione straordinaria ascoltata dal pubblico in un silenzio quasi religioso.

Nell’area dove si trova attualmente l’Aperia originariamente vi era una cisterna dove veniva raccolta acqua piovana, che in caso di necessità, avrebbe potuto alimentare il compesso sistema d’acqua del Parco della residenza borbonica, ma non venne mai utilizzata.

Durante l’interregno francese la zona venne trasformata in un allevamento di api. Questa  destinazione d’uso proseguì per venti anni, poi l’area venne nuovamente riconvertita in un piccolo vivaio per la coltivazione di piante arboree. Abbandonata per anni, dopo i restauri l’emiciclo dell’Aperia è stato retituito nella sua intera suggestiva bellezza. Da quattro anni ogni estate si trasforma ancora una volta, diventando Tempio per la Grande Musica: nonostante l’acustica non ottimale, si conferma ideale scenario per i concerti en plein air della rassegna.

Un’estate da re ha offerto anche l’occasione per visitare la Reggia di Caserta, uno dei monumenti più belli al mondo. È stato inoltre possibile effettuare gratuitamente una visita guidata al Giardino Inglese prima dello spettacolo. Le visite sono state guidate da storici dell’arte ed esperti di botanica.

Un’estate da re, giunta ormai alla IV edizione, è realizzata in collaborazione con il MiBAC e con il Comune di Caserta e organizzata e promossa dalla Scabec, la società inhouse della Regione. Si è avvalsa inoltre della collaborazione del Teatro di San Carlo di Napoli e del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno.

Un’estate da Re. La Grande Musica alla Reggia di Caserta, la rassegna di musica classica, lirica e sinfonica, fortemente voluta dal presidente Vincenzo De Luca e finanziata dalla Regione Campania. La direzione artistica è stata a cura del Maestro Antonio Marzullo.

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