racconti

I misteri di Castel del Monte

di Michele Di Iorio

Il 21 dicembre 2017 alle 17.30 è iniziato il solstizio inaugurando ufficialmente l’inverno dopo settimane di pioggia continua al sud con qualche giornata fredda ma soleggiata e alle 9.30 del mattino parte da un’ auto con 4 ricercatori, due architetti napletani, un filosofo e io stesso. Si punta sulla bellissima Puglia, ricca di edifici maestosi tra chiese e castelli magnifici e ben conservati. È una giornata fredda e poco soleggiata.

L’arrivo ad Andria segna quasi la conclusione del viaggio: ancora 16 chilomtri da percorrere fino alla meta. Tra voli di falchi si prende la strada per Castel del Monte.

Ecco stagliarsi il castello ottagonale, alto 24 metri e largo 40, senza un fossato che lo circondi. Le possenti mura del maniero supportano otto torri ottagonali con scale a chiocciola, quasi a formare quasi una corona di pietra, simbolo sia della sovranità sveva che templare. Segno cabalistico, il numero 8 inoltre è segno dell’infinito. 8 le sale a piano terra, 8 al primo piano,e 8 i fiori di fico simbolo della Vita nelle chiavi di volta dei timpani ai del lati portone principale, 8 nella prima volta della prima stanza e cosi della IV e V stanza al piano terra, 8 fiori e 8 petali nell’VIII stanza. Il ricorrente numero 8 simboleggia l’equilibrio cosmico.

Il maniero federiciano è del tutto diverso dai castelli svevi della Puglia, dotati di vari servizi per la real corte e installazioni militari per la difesa.

Il castello fu voluto da Federico II di Svevia, iniziato ai grandi misteri. Venne edificato sui resti di una fortezza longobarda che, secondo documenti angioini, fu fatta erigere in periodo normanno dai Cavalieri Templari, presenti in Puglia fin dal 1114. Fu poi ultimato il 29 gennaio 1240 dal Gran Giustiziere regio  della Capitanata di Foggia,  Riccardo di Montefuscolo.

Il gruppo di ricercatori di Napoli incontra quindi l’equipe universitaria di Bari e insieme si addentrano nelle sale in cui si respira un’aria di fascino e mistero, permanendovi fino all’ora del solstizio.

Il gruppo di studiosi, coordinati da me, si concentra sul sistema idrico e sul riscaldamento del Castello. Si misurano la serie di canaline celate nei sedili interni alle sale, tubazioni che sicuramente convogliavano acqua probabilmente piovana, riscaldata dai 5 grandi camini, e che sfociavano nella ancor più misteriosa originaria vasca ottagonale di marmo del cortile interno – anch’esso ottagonale – con funzioni simili agli antichi complessi termali arabi. Purtroppo venne depredata nel 1799: oggi infatti rimane solo il pozzo centrale ottagonale. È qui il centro, il fulcro dove  il 21 giugno, solstizio d’estate, la luce solare scende a bagnare il magico castello, capolavoro di architettura costruito secondo le misteriose leggi degli spazi siderali, un vero e proprio trattato di matematica, un laboratorio esoterico.

Qualcuno dei ricercatori comincia ad approfondire sul computer la simbologia del numero 8 e dei suoi multipli, si rifà alla tabella periodica degli elementi, ma poi avviene qualcosa di misterioso … Subito prima del solstizio d’inverno si diffonde una luce arcana e sullo schermo del pc appaiono strani disegni e numeri in progressione ad una velocita sbalorditiva: man mano prende forma la raffigurazione del DNA, della tabella degli elementi, poi un cervello umano. Rapidissime trasformazioni che sembrano operate da una intelligenza “altra” che anima Castel del Monte …

Per qualche minuto i volti dei presenti assumono diverse colorazioni mentre si ode come una eco musicale …

Usciamo tutti dal castello per guardare il cielo ormai nero e pieno di stelle: 8 enormi punti luminosi colorati che volteggiano sul castello. Sembrano ufo, e noi prendiamo a lanciare segnali con torce e cellulari verso di loro. Gli oggetti volanti sembrano rispondere con una serie di luci bellissime, prima di sparire formando una stella ottagonale sotto una luna a falce stupenda…

Ripartiamo quindi soddisfatti e felici ripromettendoci di tornare a studiare Castel del Monte, il libro di pietra di Federico II.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *