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Monsignor Battaglia a Capodimonte

Monsignor Battaglia ha benedetto la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte: incontro con il direttore Sylvain Bellenger, gli studenti e le associazioni di quartiere

NAPOLI – Sua Eccellenza Monsignor Domenico Battaglia lo scorso venerdì 19 novembre ha fatto visita alla Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte, riaperta al pubblico a luglio dopo oltre cinquant’anni di chiusura, con un nuovo decoro dell’architetto Santiago Calatrava, protagonista nelle sale del museo e del vicino Cellaio, della mostra Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli.

Sua Eccellenza Monsignor Domenico Battaglia, “don Mimmo”, è stato accolto dal direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger che gli ha illustrato l’intervento decorativo globale di Calatrava nella Chiesa alla presenza delle maestranze che hanno eseguito i lavori (ditta Modugno) e realizzato i decori in porcellana (i maestri ceramisti e gli allievi dell’Istituto Caselli-Real Fabbrica di Capodimonte sotto la direzione di Valter Luca de Bartolomeis), le vetrate artistiche (il Maestro Perotti di Vietri sul Mare), le sete di San Leucio (Annamaria Alois), l’ing. Vito Avino che ha coordinato i lavori insieme agli architetti Eva Serpe e Renata Marmo e al geometra Nicola Andrea Pasquale Corvino. Presente anche il sovrintendente per l’archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli, Luigi La Rocca.

Nel corso dell’incontro, il direttore Sylvain Bellenger ha illustrato a Sua Eccellenza i disegni e i prototipi degli arredi per le celebrazioni liturgiche progettati da Santiago Calatrava che saranno successivamente realizzati grazie al sostegno dell’azienda Schatzi gioielli con il maestro orafo Carlo Deiana (calici e altro) e della ditta Serpone srl dell’architetto Francesco Serpone (per i paramenti sacri).

Siamo riuniti con gioia nel momento in cui viene riaperta al culto questa chiesa dedicato a San Gennaro, patrono della nostra città – ha affermato Sua Eccellenza Monsignor Domenico Battaglia durante la benedizione – L’attuale celebrazione sta a significare quanto forte sia l’entusiasmo della comunità cristiana e della Direzione del Museo e Real Bosco di Capodimonte a curare il segno della chiesa che è immersa nel mondo e cammina nella storia sulle orme di Cristo Gesù.

L’Arcivescovo di Napoli, giunto in compagnia di padre Adolfo Russo del Museo Diocesano Donnaregina di Napoli, Don Franco Asti Decano della Facoltà di Teologia, e dei due  parroci del quartiere Don Antonio Cannatelli (chiesa di Santa Maria della Misericordia a Porta Grande) e Don Giuseppe Costagliola (chiesa di Santa Maria delle Grazie di Porta Piccola) ha voluto anche ringraziare il direttore Sylvain Bellenger e l’architetto Calatrava per aver lavorato alla riapertura della Chiesa al pubblico. Ha ricordato, inoltre, la mostra che Calatrava tenne nel 2013 ai Musei Vaticani di Roma e il prestigioso riconoscimento ricevuto da Papa Francesco che ha nominato Calatrava membro della pontificia accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon.

Il bosco di Capodimonte con la sua chiesa si affaccia sulla città di Napoli, quasi si protende verso di lei, là gli uomini e le donne vivono e lottano, soffrono per tante contraddizioni, là una città fa fatica a trovare la via del proprio riscatto sociale. Quest’oasi di serenità e di pace che si respira a pieni polmoni possa essere il sollievo alle loro angosce e supporto alle loro battaglie. Ringrazio di cuore il Direttore Sylvain Bellenger, soprattutto grazie per la sua emozione di questa mattina, per la sua commozione. Ringrazio per il loro contributo gli specialisti dell’artigianato tradizionale locale, i restauratori dell’organo e delle campane e quanti hanno messo il cuore nel rendere abitabile questa casa del Signore, ha concluso Battaglia.

La parola più bella dell’italiano è la parola “grazie” perché questa contiene anche il senso della “grazia”, e oggi è la parola più giusta che mi viene in mente. Ringrazio sua Eccellenza per il bellissimo discorso e la sua presenza che ora dà alla Chiesa una nuova vita. Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questa operazione, dal talento, all’energia, ai finanziamenti, alla generosità degli artigiani che hanno lavorato, all’attenzione della Regione Campania che segue e sostiene i nostri progetti e tutto il personale di Capodimonte che, so benissimo perché vivo con loro ogni giorno, lavora con grande difficoltà, grande passione e grandi risultati, ha espresso il direttore Sylvain Bellenger.

Dal vicino Cellaio hanno seguito la benedizione dell’Arcivescovo i dipendenti del Museo e Real Bosco di Capodimonte e le associazioni che operano nel quartiere (Amici di Capodimonte ets, Amici del Real Bosco di Capodimonte, MusiCapodimonte, Arcobaleno Sonoro, Associazione Osea, Arcoscenico, Comunità alloggio per minori “Il Sogno”, l’associazione Il Cammino del Sole, Consul Service Coop. Soc. Impresa Sociale, Compagni di viaggio Onlus, l’associazione culturale Museo Minimo, Assod- associazione a sostegno dei soggetti deboli e rappresentanti della biblioteca popolare borgo di Capodimonte) e alcuni alunni della scuola secondaria di primo grado Giovanni Verga e quelli dell’istituto Bernini-De Santis. Alle scuole coinvolte è stata offerta una visita guidata alla Chiesa di San Gennaro e all’Istituto Caselli-Real Fabbrica di Capodimonte alla scoperta della porcellana di Capodimonte, “oro bianco” prodotto ancora oggi nei laboratori dell’istituto che detiene l’utilizzo del marchio storico.

Il benvenuto in musica all’Arcivescovo Monsignor Battaglia, è stato affidato agli studenti del liceo musicale di Napoli Margherita di Savoia (Sofia Castiello, Yana Chukhrovska, Maria Barbara Tesone, Domenico di Francia, Davide Levi, Emanuele Buonocore, Francesca Sauzullo) accompagnati dal loro dirigente professor Vincenzo Varriale e dal Maestro Francesco Nocerino, organologo e profondo conoscitore di organi storici capace di illustrare la varietà timbrica dei diversi registri e la gamma sonora delle antiche canne.

Tra i tanti presenti intervenuti per accogliere Sua Eccellenza, erano presenti la Sovrintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, Teresa Elena Cinquantaquattro, per la Regione Campania la direttrice per le politiche culturali Rosanna Romano, la consulente del presidente Vincenzo De Luca Patrizia Boldoni e Francesca Maciocia per la Scabec. Il Comune di Napoli è stato rappresentato dall’Assessore all’Urbanistica, professoressa Laura Lieto.

Al gran completo il Museo e Real Bosco di Capodimonte, rappresentato da alcuni componenti dei suoi organi di vertice: Mariella Pandolfi, Giovanni Lombardi, il notaio Fabrizio Pascucci e Gianfranco D’Amato per l’Advisory board di Capodimonte e da Isabella Valente per il Comitato scientifico. Presente anche il personale della vigilanza del bosco.

Presenti anche Errico di Lorenzo, presidente dell’associazione Amici di Capodimonte ets e Francesca Santamaria per il Centro studi per l’arte e l’architettura della Città Portuali La Capraia.

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