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Oronero, il grande successo di Eruzioni del gusto

PORTICI (NA) Oronero – dalle scritture del fuoco e l’evento Eruzioni del gusto, ospitato al Museo di Pietrarsa nei giorni del 26, 27 e fino alla mattinata di domenica 28 ottobre. Cinema, mostre, convegni, le due cene Oronero lapilli gustativi con Villa Signorini e Fofò Ferriere, e al centro l’enogastronomia … vulcanica, in tutti i sensi.

Inaugurata venerdì 28 dal sindaco Vincenzo Cuomo insieme con il professor Matteo Lorito, direttore del Dipartimento di Agraria, e dall’avvocato Oreste Orvitti, direttore del Museo, il vulcanico evento ha contato oltre tremila presenze.

Eruzioni del gusto è una iniziativa volta a sensibilizzare il rispetto dell’ecosistema e il recupero delle tradizioni agricole, favorendo così lo sviluppo della cultura nei luoghi vulcanici. Sono peraltro stati i temi affrontati nel corso di Archeologia, agricoltura, salute e sicurezza: la sostenibilità all’ombra dei vulcani, uno dei tanti convegni che hanno caratterizzando l’evento enogastronomico  promosso dall’associazione culturale Oronero – dalle scritture del fuoco.

Docenti universitari, ricercatori, imprenditori, rappresentanti di aziende si sono confrontati sulla necessità di preservare la terra e le risorse non infinite limitando quanto più possibile sprechi e impatti ambientali. La plastica, uno degli elementi più utilizzati in ambito domestico e oggi sotto osservazione, presenta dei lati positivi.

Tra i partecipanti anche la condotta Slow Food Vesuvio che sta lavorando sull’idea di sentirsi comunità. Infatti, è stato lanciato un progetto di visione di tante comunità vesuviane intorno al tema della restanza, ovvero quel fil rouge che unisce tutte le popolazioni che, malgrado il rischio elevato, decidono di vivere all’ombra di un vulcano.

«Un contenitore  di vetro a rendere è più impattante della plastica a perdere perché ci sono problemi di massa: per imbottigliare un litro in vetro occorrono circa 350-400 grammi di massa ma neanche 20 grammi per la plastica», ha spiegato il consigliere  delegato della Ferrarelle spa Giuseppe Cerbone.

Dal rispetto dell’ambiente alla valorizzazione dei territori campani. È il caso della Masseria delle Sorgenti Ferrarelle nel Parco Fonti di Riardo. Nel cuore dell’alto casertano dove nasce la più famosa acqua effervescente naturale del nostro Paese, è attiva una collaborazione con il FAI, cui è stato affidato un progetto di riqualificazione paesaggistica e di gestione turistica rivolto al pubblico.

La valorizzazione dei luoghi però non può prescindere dal rilancio delle culture, soprattutto di quelle dei popoli che vivono nelle terre vulcaniche. Sul punto Giuseppe Orefice del comitato esecutivo Slow Food Italia, ha sottolineato: «Ho notato, nella mia esperienza, che i popoli delle terre vulcaniche hanno un qualcosa in più che ha a che fare con l’identità. Pensate alle popolazioni vesuviane: loro si descrivono come vesuviani e a tal proposito mi viene in mente un progetto che anche nel nome esprime questa identità come ad esempio nei Campi Flegrei io Campo Flegreo, un gioco di parole ma anche uno stile di vita».

I lavori, moderati da Raffaele Sacchi, ordinario di Industrie Agrarie del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, sono stati introdotti dai saluti del presidente di Oronero – dalle scritture del fuoco, Carmine Maione: «Abbiamo iniziato insieme un percorso in un luogo simbolo del viaggio. Siamo nel punto in cui c’è il primo esempio di rivoluzione industriale:  le ferrovie che favorivano scambi culturali, viaggi, trasporto di derrate alimenti.  Pietrarsa sembra una nave pronta all’abbrivio e in qualche modo ci sentiamo in movimento».

Non solo convegni, ma tante degustazioni di prodotti tipici (dop,igt,igp) e dei vini campani a cura dei consorzi di tutela. Inoltre, la Regione Campania ha presentato la Guida delle aziende vinicole e vitivinicole campane, redatta  in collaborazione con l’AIS, che poi ha guidato i visitatori in un viaggio attraverso i vini vulcanici.

Gli espositori hanno invece accompagnato l’interessatissimo pubblico in un itinerario di assaggi e conoscenza, dai pistacchi di Bronte alla Colatura di Alici di Cetara, passando per il Limoncello di Sorrento, per il Pane ricco di amore e di antiche tecniche e farine ri-valorizzate, fino al Provolone del Monaco, alla Mozzarela DOP, al Pomodoro del Piennolo, all’unicità dei prodotti della terra vesuviana esaltate dal presidio Slow Food, senza dimenticare Sua maestà la Pizza e il battesimo della #pizzaOronero.

La neonata pizza vulcanica sarà presentata in Cina dall’Associazione Pizzaioli Napoletani-

Da sottolineare una interessante novità: l’acqua di mare microbiologicamente pura a uso alimentare. Molto versatile in cucina, l’acqua Riservadimare®, ottenuta con un procedimento che non fa uso di sostanze chimiche, è un prodotto sostitutivo del sale, ma ricco: 92 Sali minerali, magnesio, ferro, potassio e calcio. «Il beneficio – ha sottolineato Giancarlo Gherardelli – è che il prodotto alimentare preparato con Riservadimare® a parità di peso ha quaranta volte meno sodio rispetto al sale comune».

Su tutto e tutti, ha “vigilato” l’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno diretto dal dottor Antonio Limone: il funzionario addetto alle relazioni con il pubblico Luciano Ranaldi ha sottolineato l’importanza della sicurezza alimentare sollecitando ad un utilizzo più attento del cibo.

Sono stati tali e tanti gli eventi, tanti e tali gli esperti che hanno partecipato a Eruzioni del Gusto: con nostro rammarico non è stato possibile citarli tutti, ma ci rifaremo prossimamente…

Arrivederci al prossimo anno , con Oronero – dalle scritture del fuoco!

Per maggiori infromazioni: ORONERO | www.oronero.net| info@oronero.net

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