Società

Figli di Portici famosi: Antonio Maria Gaspare Campana

di Stanislao Scognamiglio

Si parla spesso di  personaggi porticesi per nascita dei quali si sta perdendo il ricordo. Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Antonio Maria Gaspare Campana è nato a Portici l’11 dicembre 1774 da Vincenzo Campana e da Margherita Carpi.

Fornito di spiccate doti di disegnatore topografico e molto versato negli studi della matematica superiore, è stato allievo aggiunto al Collegio Militare di Napoli. Qui, «… stava per laurearsi nell’ingegneria quando lo scoppio della rivoluzione francese lo costrinse a prender parte alle vicende politiche e militari che in quell’epoca si svolgevano in Francia e in Italia».

Nel 1799, lasciati gli studi, ha servito il Paese nella guardia nazionale. Con il grado di «… capitano nelle milizie della Repubblica Partenopea», «… a capo di un gruppo di giacobini», ha combattuto valorosamente nella disperata battaglia di Ponticelli.

Caduta la Repubblica Partenopea, sfuggito con l’esilio alla rappresaglia del Borbone, si è rifugiato a Milano.

Il 17 maggio del 1800, si è arruolato nella brigata del Corpo Genieri Italiani al servizio della Francia. Così, il 14 giugno 1800, nel corso della seconda campagna d’Italia, con il grado di capitano, ha partecipato alla battaglia di Marengo. Nell’anno ha preso parte anche alla difesa di Genova.

Nel 1801, ha partecipato alla conquista e alla successiva «… distruzione di Fossatolles, poi utilizzato alla ricostruzione della stessa fortezza ed allo smantellamento di Chiasso».

Intanto, ingegnere geografo, è stato nominato «… comandante degli ingegneri geografi della Repubblica Cisalpina».

L’1 aprile del 1802, ancora al servizio del Regno d’Italia, da Napoleone è stato trasferito nel corpo degli Ingegneri Geografi e assegnato al Deposito della Guerra di Milano, «… sotto gli ordini dell’Aiutante generale Tibell, in quel tempo Direttore».

Quindi ha diretto, negli anni 1803 – 1804, «… i rilievi trigonometrici sul Lago di Como, i rilievi militari sul Po, sull’Adda e sul Ticino».

Nel 1805, nel ruolo di vicedirettore, ha seguito le ricerche sulle triangolazioni nell’Appennino, prestando servizio «… sotto il comando del principe Eugenio di Beauharnais presso l’armata francese sulla riva destra e sinistra del Po».

Ha assunto poi stabilmente la direzione in capo del Deposito con il grado di maggiore.

Nel 1811, sotto la sua direzione, eseguite con somma perizia, sono state pubblicate «… le carte del Metauro, del Musone e del Rubicone».

Caduto il regno Italico, l’1 aprile 1814, è stato incorporato nell’esercito austriaco.

Dopo la definitiva capitolazione di Napoleone Bonaparte, costituito il Regno Lombardo-Veneto, nel 1816, il Deposito della Guerra di Milano è stato trasformato in Istituto Militare Geografico dell’Imperiale e Reale Stato Maggiore austriaco. Il neo Istituto ha mantenuto «… il preesistente personale italiano» sotto la sua direzione. Confermato, ha continuato a prestarvi servizio e, nel 1817, è stato promosso al grado di tenente colonnello.

Nel 1818, ha progettato l’apertura della grande arteria carrozzabile attraversante il Grande Spluegen e il Giogo dello Stelvio.

L’8 aprile 1821, combattendo a Novara contro il Piemonte, è rimasto ferito.

Permanendo al servizio dell’Austria, nel 1828 è stato nominato colonnello.

Nel 1833, ha terminato la sua carriera militare, conseguendo il grado di maggiore generale dell’esercito e con l’attribuzione del titolo di cavaliere di Spluegenberg.

Nel 1840, l’Imperiale e Reale Istituto Militare Geografico è stato trasferito a Vienna e accorpato a quello lì esistente. Tale è la «… reputazione per i suoi lavori geodetici e idrografici che il Governo austriaco» lo ha nominato direttore generale del neo Istituto. In questo ruolo ha dotato l’Istituto di nuovi studi e di nuovo metodi di rilevazione.

Uomo di grande prestigio, nel corso della carriera è stato insignito delle più alte onorificenze: «Ordine della corona (austriaca) di III classe, Commendatore dell’Ordine Parmense Costantino & San Giorgio, cavaliere dell’Ordine Sardo San Maurizio & Lazzaro».

Antonio Maria Gaspare Campana muore a Vienna, domenica 28 febbraio 1841.

Alle solenni esequie, «… quali si convenivano all’uomo che alle doti eminenti dello spirito riuniva le qualità del cuore le più distinte; imperciocché non solo vi presero parte e gli officiali dello Stato Maggior generale, e parecchi dei più distinti dell’esercito, e i Corpi tutti Scientifici di Vienna, ma vi concorsero pure quanti v’erano fra i più ragguardevoli in ogni classe, sì nazionali che esteri».

Indicati nel più stretto ordine loro cronologico, si riportano i principali lavori diretti da Antonio Maria Gaspare Campana.

Pubblicati dall’Imperiale e Reale Istituto Militare Geografico:

  • Carta amministrativa del regno d’Italia in fogli e mezzo fogli, nella scala di 1/500,000 del vero.
  • Carta delle province Illiriche, in fogli « 2 mezzo fogli, alla scala di 1/500,000.
  • I contorni di Milano, in 4 fogli a 1/50,000.
  • La Monarchia Austriaca, in 9 fogli a 1/864,000.
  • La Turchia Europea, in 22 fogli a 1/576,000.
  • La Carta delle poste e stazioni militari per le province d’Italiacon una parte dei paesi limitrofi in 2 fogli a 1/860,000.
  • L’Atlante del Mare Adriatico, composto della Carta generale in 2 fogli a 1/500,000, della Carta di Cabottaggio in 22 fogli a 1/175,000, più il portolano, in un volume ec.
  • La Carta topografica dei ducati di Parma e Piacenza, in 9 fogli nella scala di 1/56,400.
  • La Carla stradale delle Alpi occidentali, un foglio a 1/720,000 con un supplemento alla medesima in un foglio
  • La Carta topografica del regno Lombardo-Veneto, in 42 fogli a 1/56,400.
  • La Carta generale del regno Lombardo-Veneto in 4 fogli a 1/288,000.
  • La Carta topografica dei Ducato di Modena, e paesi annessi, compresa la Lunigiana, e incluso il golfo della Spezia, nella scala di 1/56,400 dal vero.

Pubblicato dall’Istituto Militare Geografico di Milano:

  • Operazioni geodetiche ed astronomiche eseguite in Piemonte e Savojaper la misura di un arco parallelo medio.

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