Società

Figli di Portici famosi: don Nicola Nocerino

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi porticesi per nascita dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Nicola Nocerino è nato a Portici il 27 marzo 1735, da Giovanni Giacomo Nocerino ed Elisabetta Scognamiglio.

Ordinato sacerdote, è stato prete e benefattore.

Nominato prima vicario economo, nel 1775, è divenuto poi l’ottavo parroco del casale di Portici. In quanto titolare della chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, guida «… la parrocchia del comune di Portici fino alla morte».

Nel giugno del 1799, «… durante gli scontri tra le colonne realiste e quelle repubblicane», «… mentre si combatteva fino tra le mura del Santuario, avendo le truppe borboniche occupata la nostra Chiesa parrocchiale, mentre le strade del suo paese erano arrossate di sangue e coperte di uccisi in guerra, egli fu al suo posto di responsabilità per compiere opera di assistenza sacerdotale e di carità cristiana», portando «… indistintamente soccorso ai feriti».

In questi cupi giorni, l’orrore della lotta fratricida, l’angoscia e la pietà che gli hanno scosso l’animo, emergono dalle poche note e da alcuni nomi di caduti, da lui riportati sul libro dei morti: «… Anno Domini 1799 alli 14 giugno due soldati uccisi, uno avanti questa mia casa alla Croce ed un altro in mezzo a Portici… così due altri soldati uccisi nella piazza di Portici… altri uccisi alla Marina… altri uccisi avanti al quartiere a S. Antonio…  Andrea Nocerino, figlio di notar Aniello di a. 18, ucciso avanti questa mia cura ecc. Antonio Amirante di a. 27… Domenico Cozzolino… uccisi innanzi a S. Nicola… Ho scritto i morti all’infretta ed alla rinfusa per non avere nè forza, nè spirito, nè tempo, tante erano le fatiche ed il timore, essendosi combattuto in questa nostra piazza a maniera di guerra irregolare».

Sensibile ai bisogni dei meno abbienti, ha fondato l’orfanotrofio femminile, denominato Ritiro dell’Addolorata. Il pio luogo, destinato ad accogliere giovani orfane porticesi è sorto «… coll’assistenza continua ed assidua vigilanza del Molto Rev.do Padre Maestro Gennaro Nocerino, mio fratello germano, religioso dei Minori Conventuali di S. Francesco, Confessore e predicatore, eccellente figlio del Monistero di S. Antonio».

Primo attendibile storico della città, nel 1787, ha scritto «… un pregevole libro dal titolo: La Real Villa di Portici». Per quanto «… zeppo di imprecisioni ma tuttora vivo ed affascinante», «… con molte pagine dedicate alla storia e alla vita religiosa dei suoi concittadini», il volumetto «… è di grande aiuto per gli storici interessati alla identità della contrada vesuviana».

Martedì 21 novembre: muore in Portici, il reverendo parroco, don Nicola Nocerino.

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