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Figli di Portici famosi: Eduardo Venditti

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi porticesi per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Eduardo Venditti è nato a Portici il 28 novembre 1876.

Conseguito il diploma magistrale, è stato «… un maestro elementare «con un’ottima preparazione teorica e dotato di grandi capacità organizzative».

Alla fine del 1898 ha aderito al primo nucleo organizzato del socialismo porticese.

Maturata la scelta politica, si è impegnato intensamente nella lotta di classe e nelle battaglie sindacali a favore delle classi sociali più deboli, divenendo «… la bandiera dell’ideale in tutta la zona vesuviana».

Comprese nvinto che «… soltanto la organizzazione affiancata alla propaganda semplice ma continua, poteva dare i frutti sperati e pose mano ad un lavoro che lascerà poi durature e profonde le sue tracce in tutto il corpo sociale del popolo porticese».

Allorquando Amadeo Bordiga è entrato a contatto con i vecchi  militanti del gruppo socialista porticese, gli è divenuto amico e compagno. Sotto la sua guida, il giovane studente d’ingegneria «… familiarizza presto con i classici del marxismo».

Collaboratore del foglio Avanti, il 18 giugno del 1910, firmando l’articolo La prima pagina del martirologio operaio, ha ricordato l’eccidio di Pietrarsa, perpetrato dai bersaglieri del 33° Battaglione l’8 agosto 1863.

Nel 1911, allo scoppio del conflitto italo-turco, durante le giornate della mobilitazione antilibica, con Amadeo Bordiga, sulle pagine de La Soffitta ha denunciato «… l’opportunismo dei sindacalisti rivoluzionari di Napoli».

Lo schierarsi di molti soci della sezione napoletana del movimento sindacalista rivoluzionario a favore dell’intervento in guerra contro Tripoli, ha suscitato lo sdegno dei giovani iscritti. Pertanto, il 2 aprile 1912, con Amadeo Bordiga, ha deciso «… l’uscita in massa dalla sezione napoletana non ritenendola più socialista, invocando l’immediato intervento della Direzione del Partito».

Contestualmente, ha contribuito anche a dar «… inizio all’attività del Circolo Socialista Rivoluzionario Carlo Marx, con lo scopo precipuo di dare al socialismo una fisionomia di classe».

Insieme ad Amadeo  Bordiga, iscritto al Partito, il 5 gennaio 1913, presso la sezione socialista di Portici ha fondato il giornale Il lavoro. Un foglio propagandistico, a cadenza quindicinale, in linea con la «… tendenza socialista intransigente del partito».

Tra i maggiori esponenti della sezione porticese del Partito Socialista Italiano, in questa veste è stato componente della direzione locale e attivo sindacalista.

In questi anni, la corrispondenza inviata dalla sezione socialista di Portici, con la sigla Fides, con significativa probabilità e da ritenersi a sua firma.

Nel 1919, per quanto «… massimalista alquanto distante da Bordiga», è stato chiamato a far parte della segreteria della neo costituita federazione socialista regionale campana.

Inoltre, alla propaganda e  al proselitismo ha affiancato l’attiva partecipazione alla vita politica cittadina.

Nel 1922, terminato il periodo di commissariamento al Comune, sono stata indette a Portici le nuove elezioni amministrative.

In tale circostanza, il Partito Socialista Italiano, candidandolo come capolista, ha presentato una lista di maggioranza.

Per l’accresciuta popolazione residente, il nuovo Consiglio comunale di Portici passa da 24 a 30 consiglieri.

Dallo spoglio delle schede votate nella consultazione elettorale di domenica 12 febbraio risulta che il Partito Socialista Italiano, ha ottenuto «… per la prima volta la maggioranza», conquistando “… sei seggi”.

Il successo è  stato dovuto ai 950 voti di preferenza «… attribuiti al candidato Eduardo Venditti». Sedendo in consiglio comunale, a capo dei sei consiglieri socialisti, ha guidato il gruppo all’opposizione.

Nello stesso anno, presso la Tipografia Editrice Meridionale di Napoli, ha pubblicato la sua breve Storia di Portici illustrata. Preceduta da notizie relative ad Ercolano ed al Vesuvio.

In ottantadue pagine, ha dato una sintetica descrizione della località, «… Portici giace alle falde del Vesuvio, a 40° 48’ 48” di lat. N. e 14° 2’ 14” di long. E. di Greenwich, ossia a 1° 53’ di long. E. di Roma, (1) ad un’altezza media di m. 41 sul livello del mare. Il suo perimetro è di km 13,150 e la sua area di ha. 452, dei quali 370 a superficie agraria e forestale (2).

La popolazione di esso è di circa 22,000 abitanti; ma aumenta considerevolmente in estate, a causa dei villeggianti che vi affluiscono per godervi il clima mite e temperato, o per bagnarsi nelle acque limpide della sua spiaggia, che si stende, per quasi due chilometri, tra i comuni di S. Giovanni a Teduccio e Resina, nel sito più incantevole del golfo».

Pur prefiggendosi «semplici fini divulgativi, unisce alle tradizionali notizie sul Vesuvio», ha accennato:

  • agli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita della Città,
  • agli uomini che le hanno dato gloria,
  • alla descrizione di alcuni degli edifici civili e religiosi che la abbelliscono,
  • alle istituzioni che vi hanno sede.

Con l’avvento del fascismo, i mutamenti nel quadro politico nazionale e locale, hanno spinto i componenti del gruppo socialista porticese a presentare «… le dimissioni dalla carica di consigliere comunale».

Mentre la sezione porticese del Partito Socialista Italiano per tentare di mantenere in vita l’organizzazione, è stato bersaglio di continue persecuzioni.

Eduardo Venditti muore a Portici di sabato 24 giugno 1939.

 

Domenica 14 Settembre 1952, gli iscritti alla locale sezione del Partito Socialista Italiano di Portici hanno celebrato i sessanta anni di vita del Partito.

In tale ricorrenza, hanno ricordato degnamente «il compagno Eduardo Venditti», eminente figura del primo socialismo porticese e sindacalista.

Nel settembre del 1954, i tesserati della locale sezione del Partito Socialista Italiano, si sono fatti carico non solo di sollecitare l’Amministrazione civica a dedicare una strada cittadina allo scomparso sindacalista, ma anche della spesa per l’acquisto, l’incisione e la posa della lastra marmorea.

La semplice e austera targa, dalla laconica dizione: Via Eduardo Venditti, è stata murata all’inizio di via Marittima, adiacente piazza San Pasquale. Da allora, il tratto di strada di via Marittima, prospiciente alla discesa del porto Borbonico e alla stazione ferroviaria del Granatello, porta il suo nome.

 

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2 pensieri riguardo “Figli di Portici famosi: Eduardo Venditti

  • Carmine Pescatore

    Come sempre lei è straordinario. Per scrittura, stile e informazioni spesso assolutamente inedite. Complimenti.

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  • stanislao

    Preg.mo dottor Pescatore
    La ringrazio per la cortese attenzione e per l’apprezzamento espresso.

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