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Povertà e Vulnerabilità dal passato alla globalizzazione

Convegno Internazionale sulla povertà e  vulnerabilità: dall’antichità alle azioni attuali  generate dalla globalizzazione

Tra Napoli ed Ercolano è in svolgimento dal 3 al 4 otobre il Convegno Internazionale su Povertà e Vulnerabilità dal passato alla globalizzazione, organizzato dalla Professoressa Maria Vittoria Bramante dell’Università Telematica Pegaso.

L’Habitat, inteso come ambiente in cui l’uomo svolge la sua personalità, e col quale è intimamente connesso, è il luogo che ci ospita; di qui la necessità di difendere particolarmente il territorio, naturale e antropico, eredità del passato, che diverrà per il tramite delle azioni attuali, eredità delle nuove generazioni.

Anche occasione per studiare e conoscere il territorio, e primo fra tutti quello cittadino, soffermandosi sugli elementi del corredo urbanistico e del decoro pubblico e, nel caso di Ercolano, della città antica nella città nuova, che lo rendono unico, riconoscibile, identitario. In tal senso il Parco Archeologico di Ercolano ha avviato da anni un lavoro sinergico per coinvolgere innanzitutto la comunità locale.

Il simposio reca un interessante sottotitolo: Famiglia Religione Diritto Economia Ambiente, che individuano le direttrici di una ricerca scientifica che nasce nell’ambito del Progetto del Ministero di Scienza e Innovazione di Spagna sulla Vulnerabilità intrafamiliare e politica nel mondo antico.

Si confronteranno sul tema, presentando i loro studi e le prospettive di ricerca, docenti delle Università spagnole di Madrid, Vigo, Oviedo insieme ai colleghi delle università Italiane, Telematica Pegaso, Federico II, Sannio, Salerno, la Sapienza, Bologna.

Lunedì 3 ottobre, la Società Nazionale di Scienze Lettere ed Arti in Napoli, che patrocina il Convegno, ospiterà la sessione inaugurale dei lavori nell’aula Pontano.

Il 4 ottobre la tavola rotonda si terrà invece al Parco Archeologico di Ercolano.

La Professoressa Bramante ha spiegato: Povertà e la vulnerabilità sono questioni antiche, e quanto mai attuali. Si potrebbe dire atemporali nella loro storicità. La prospettiva di questo convegno, tra le altre, è quella di mettere in evidenza come povertà e vulnerabilità possano essere chiavi di lettura del passato, prendendo particolarmente le mosse dalle testimonianze superstiti. Da questo punto di vista la ricerca che si concentra sui reperti archeologici in modo trasversale consente, da un lato, di conoscere, e, dall’altro, di valorizzare opportunamente il bene culturale, e dall’altro ancora è una forma di tutela del patrimonio culturale, e costituiranno questi esiti eredità culturale.

Sono sempre più convinta che la ricerca scientifica applicata ai beni culturali e segnatamente ad Ercolano antica, cui sono particolarmente legata, costituisca “Mecenatismo culturale”. Vale a dire riconoscimento di quello che oggi si chiama cultural heritage, implementazione dei dati in nostro possesso, e costruzione ulteriore di sapere a vantaggio delle nuove generazioni, ma anche di innovative forme di valorizzazione, che il Parco di Ercolano conduce ormai da anni, con azioni di disseminazione importanti, e quanto mai efficaci. Penso ai Venerdi di Ercolano o agli Ozi di Ercole.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite sono 17, 169 goals e 232 indicatori. Il Target 11.4 è Rafforzare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo. La ricerca scientifica interdisciplinare è una forma di Crescente investimento nella protezione e difesa del patrimonio culturale, su cui occorre maggiormente lavorare.

Per tutti questi motivi – conclude la professoressa Bramante – mi aspetto ottimi risultati dell’iniziativa, e ringrazio moltissimo il Parco, che testimonia con le sue azioni una sintonia di intenti con quanto ho appena detto, per averci ospitato, e per il contributo ai lavori proprio del Direttore Sirano.

All’interno dell’Antiquarium del Parco Archeologico di Ercolano, il 4 ottobre, introdurrà i lavori il Direttore Francesco Sirano, che approfondirà il tema a confronto con il caso del Sito e intesserà una trama con i vari interventi di docenti italiani ed esteri sul delicato tema della vulnerabilità della figura femminile e del mondo antico.

Il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, orgoglioso di ospitare per una giornata i rappresentanti provenienti dalle diverse università europee, ha affermato:Il Parco di Ercolano è luogo che favorevolmente si presta ad una rosa di tematiche, ognuna magicamente adatta al dialogo internazionale. Il tema del simposio ha stimolato l’interesse del Parco perché ad Ercolano si possono leggere attraverso l’evidenza archeologica i segni della vulnerabilità del tessuto urbano antico rispetto ai fenomeni naturali, ma anche le risposte che furono date e gli effetti sulla comunità locale. Il tema delle classi subalterne e delle interazioni con le élites locali rappresenta una delle più affascinanti prospettive di studio che un sito come Ercolano può offrire. Entrambe le tematiche, inoltre, non si limitano certo al solo periodo romano, ma investono un ampio arco cronologico che giunge sino a noi e ci interroga sulle strategia del futuro: ci sono davvero tutti gli elementi per una storia locale che guarda ad un orizzonte vasto e alla complessità dei problemi connessi ai fattori economici, sociali e culturali che hanno determinato dinamiche di lungo periodo e innescato processi di estremo interesse per una riflessione scientifica che voglia contribuire alla pianificazione sostenibile del futuro.

Il simposio è parte del  ciclo di convegni di rilevante interesse culturale promosso e organizzato da M.A.C.S. | Mecenati per l’Arte, il Cinema e lo Sport, del cui comitato scientifico la professoressa Bramante è presidente,  su Il mecenatismo a salvaguardia del patrimonio culturale nella dimensione internazionale e nazionale: l’Art Bonus come strumento di rilancio e la cultura, approvato e finanziato dal Ministero della Cultura, a testimonianza del fatto che il confronto, in prospettiva diacronica a partire dall’antichità, è volto a valorizzare, per il tramite degli studi storico-giuridici, archeologici e letterari, il passato, le sue testimonianze e la sua eredità, per tutelare, promuiovere, custodire, e, dunque, proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale.

Il Professor Goffredo Sciaudone, Presidente Generale Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti e la Professoressa Luigia Melillo, Rettrice di Pegaso International, esprimono molto interesse e sono lieti di ospitare e patrocinare l’evento.

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