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Presepe napoletano vivente al convento di san Pasquale

PORTICI (NA) –  Al Convento dei Frati Minori di San Pasquale Baylon al Granatello, da pochissimi giorni elevato a Santuario, sabato 6 e domenica 7 gennaio  2018 dalle 18.30 alle 20.30 si terrà l’XI edizione del Presepe napoletano vivente allestito nei sotterranei del monastero.

La Sacra rappresentazione viene realizzata dai volontari del gruppo logistico del Santuario coordinati da Raffaele Filardi. I vari quadri vedranno infatti la partecipazione di figuranti,  bambini, ragazzi e adulti della parrocchia in abiti  preparati per l’occasione dalle volontarie del convento.

Inoltre nel chiostro si vivranno momenti di animazione predisposti dalla Gioventù Francescana.

Per l’ingresso non è previsto pagamento, ma solo un’offerta libera.

Un evento imperdibile arricchito domenica 7 gennaio dalla visita del Cardinale Crescenzio Sepe per la celebrazione eucaristica delle 19, nel corso della quale si terrà l’investitura a Santuario Diocesano della Parrocchia di San Pasquale.

Il Presepe Vivente conduce in  dimensione temporale dove circostanze e leggende si intercciano entrando a far parte dell’immaginario collettivo. Vi si concretizzano i desideri: a Napoli il Presepe è il luogo della partecipazione viscerale all’Evento degli eventi: la nascita di Gesù.

Praesaepe, vuol dire mangiatoia: deriva da prae (davanti) e saepes (recinto). È un viaggio dell’anima, ma ci si può entrare davvero dentro illuminati da una stella più splendente delle altre. È il momento dove «gli occhi del corpo» vedono questo spettacolo unico al mondo che si ripete ogni anno, eppure stupisce sempre. Ed è quello che Francesco di Assisi nella notte di Natale del 1223 volle realizzare a Greccio. Il Presepe vivente del Convento di San Pasquale perpetua dunque la tradizione del Santo poverello perchè tutti siano ammessi a rivivere la nascità di Gesù. Fedele ai dettami francescani, il Presepe é infatti realizzato in cartone, polistirolo e legno raccolti tra gli scarti.

Frati Minori Alcantarini, costruirono il convento del Granatello intorno al 1705, ampliandolo poi nel 1786. Uno dei questi frati era Pasquale Baylon, «… povero pastore che quando entrò a far parte del gruppo spirituale, si occupò prima della cucina e poi della questua. Dopo la sua morte e il suo essere proclamato beato nel 1618 e poi Santo nel 1690, i Frati laici Alcantarini scelsero come celeste patrono proprio san Pasquale». Il convento, sebbene sia conosciuto da tutti come di San Pasquale, in realtà è intitolato a san Pietro d’Alcantara, fondatore dell’Ordine.

Il complesso religioso fu inoltre sede della prima scuola di Portici e possedeva «… una ricca biblioteca che era considerata la migliore della Campania».

Il culto di San Pasquale Baylon nel sud è legato alla ricerca di un marito. Infatti le aspiranti spose devono ripetere per nove sere questa preghiera-invocazione: San Pasquale Bailonne protettore delle donne, fateme truvà ‘nu marito janche, frisco e sapurito, comm‘a vuje, tale e quale, gloriosissimo San Pasquale.

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