libriraccontiSocietà

Il Racconto, Una notte da star

di Giovanni Renella

Giunti quasi al capolinea, provavano a ritornare, col pensiero, al lungo viaggio che stava per concludersi: restava da percorrere solo quell’ultimo tratto che, alla fine, era la loro stessa ragion d’essere.

Erano partiti dall’altro capo del mondo, attraversando  le terre misteriose di un estremo oriente chiuso ed inaccessibile alla curiosità degli occidentali.

In Cina si erano trattenuti a lungo, cominciando a dare il meglio di sé stessi.

Per raggiungere l’Europa avevano dovuto aspettare che le tribù mongole aprissero la strada verso l’Ungheria e da lì partire alla conquista del Vecchio Continente.

Ebbero un tale successo che, addirittura, sorsero due scuole dedite al loro studio, una a Bologna e l’altra a Norimberga.

Da allora fu una marcia trionfale, un’escalation inarrestabile: dalle sacre rappresentazioni alle celebrazioni delle vittorie, non si poteva più prescindere dalle loro performance.

Eppure, mancava ancora una nota di colore a rallegrare il tutto.

Il salto di qualità cromatico avvenne successivamente, quando, grazie alla ricerca, furono scoperti gli effetti della combinazione con il  clorato di potassio e altri minerali, fornendo loro la possibilità di sfoggiare una molteplicità di colori sempre più brillanti e luminosi.

Riuscivano ad esercitare un fascino seduttivo su adulti e bambini, che restavano immobili a guardarli, ogni volta che si esibivano nei più suggestivi scenari notturni.

Avevano eletto Napoli come patria d’adozione e  per i napoletani ogni occasione era buona per accendere il loro entusiasmo.

Ma quella, che di lì a qualche ora si apprestavano a vivere a Napoli, era una notte particolare, unica, che avrebbe potuto esaltarli o mortificarli, a seconda di come si fossero presentati.

Era l’ultimo giorno dell’anno e, nell’incantevole scenario naturale racchiuso fra il Vesuvio e il golfo di Napoli, non si aspettava altro che la mezzanotte.

In un tripudio di esplosioni e colori sarebbero stati proprio loro, gli sfavillanti fuochi d’artificio, a fare la parte delle star e a rendere più suggestiva la festa d’inizio del nuovo anno.

Altri racconti di Giovanni Renella:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *