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Ri-Corda, fil rouge della memoria

MARATEA (PZ) – La perla del mar Tirreno dal 23 al 25 aprile diventa Capitale Europea della Cultura con Ri-corda, tre giorni di musica, narrazioni, laboratori, arte e passeggiate naturalistiche.

L’evento è stato ideato dall’Associazione Liberi Libri – Beatrice Avigliano, Marialuisa Firpo e Angelo Licasale – e coprodotto dal Comune di Maratea con Fondazione Matera Basilicata 2019 per Capitale per un giorno, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura  2019, che consente ai paesi della Basilicata di diventare protagonisti di questo appuntamento importantissimo per tutta la regione.

Ri-corda è dedicato al tema del dossier di Matera 2019 Futuro Remoto per ipotizzare nuovi modelli di sviluppo per i prossimi decenni attraverso la riscoperta e valorizzazione di pratiche antichissime.

Il progetto Ri-corda è un percorso di sperimentazione e ricerca per condividere e riscoprire – in una visione contemporanea – l’arte dell’intreccio delle piante dei “tagliamani”, i libbàni, dove una comunità temporanea, formata da cittadini e visitatori, ripercorrerà attraverso esperienze e laboratori, ogni fase della lavorazione grazie alla memoria delle ultime libbànare ancora viventi nel territorio, affiancando ad ognuna di esse un’esperienza. Così la raccolta sarà l’occasione per un trekking alla scoperta del territorio, la bagnatura un tempo di attesa, di ristoro e di riflessione, la mazzoccolatura un laboratorio di percussioni e l’intreccio un gioco di storie e cuntastorie.

Ad inaugurare il progetto, martedì 23 aprile alle 17, nella suggestiva Villa Nitti a picco sul mare (località Acquafredda di Maratea) saranno il Sindaco di Maratea Domenico Cipolla, Marialuisa Firpo, Beatrice Avigliano e  Angelo Licasale, ideatori  e organizzatori dell’evento, il professor architetto Ermanno Guida del Politecnico di Milano e Giovanni Diele dell’Open Design School di Matera 2019.

Per l’occasione sarà proiettato in anteprima il documentario “Libbàni. Storie di persone e tagliamani” con la regia di Danilo Cernicchiaro, un lavoro emozionante che dà voce alle libbanare che intrecciavano fino agli anni ’70.

Ad aprire il programma dei tre giorni dedicati a questo viaggio esperienziale ed antropologico, sarà la fase di raccolta con il trekking che, martedì 23 aprile alle 10, partirà da Villa Nitti, insieme ad esperte guide locali, alla scoperta del territorio di Acquafredda tra Piano degli Zingari e il mare. Si raccoglieranno i tagliamani imparando a riconoscerne le foglie da cui si producono i resistenti libbàni, e si riscopriranno i luoghi dove fino a 50 anni fa le donne e i bambini procedevano alla ricerca della preziosa pianta. La comunità locale accoglierà i visitatori condividendo racconti e assaggi di cibo, invitando tutti a partecipare al rituale della condivisione (necessari scarpe da trekking, acqua e pranzo al sacco).

Dopo il rientro a Villa Nitti si procederà a sistemare il materiale raccolto per la fase della bagnatura per permettere alle fibre di diventare elastiche. Nel pomeriggio, dalle ore 16, si alterneranno diversi momenti con la proiezione del documentario di Danilo Cernicchiaro, il reading del racconto Marianna, scritto e interpretato dall’attrice Giulia Maestri, e una degustazione in collaborazione con le aziende agroalimentari del territorio. Saranno presenti le associazioni di Maratea per raccontare a chi vorrà il ricco patrimonio di attività. La giornata si concluderà con una visita alla Villa, osservando lo splendido tramonto dal terrazzo. 

Mercoledì 24 aprile, a partire dalle ore 10, gli appuntamenti e le fasi di lavorazione delle corde vegetali proseguiranno tutto il giorno con i laboratori artistici che si svolgeranno nel bellissimo Porto di Maratea, luogo in cui le donne usavano mazzoccolare – cioè percuotere le foglie per sfibrarle e renderle lavorabili dopo la bagnatura – per poi intrecciarle.

Sarà il musicista e cantautore Maurizio Capone a condurre, nella piazzetta del porto (ore 10-13 e ore 15-18),  il laboratorio musicale dedicato alla fase di lavorazione della mazzoccolatura,  con la battitura delle fibre vegetali al ritmo delle percussioni. Un lavoro in cui il ritmo diventa una dimensione fondamentale, da esplorare nelle sue forme espressive, ricercandone uno ad hoc che sarà poi presentato durante la festa finale.

In contemporanea al laboratorio di musica, sulla spiaggetta del porto di Maratea, saranno Nicoletto D’Imperio e Beatrice Candreva (Kalura-Arte popolare di strada), a incantare il pubblico con storie e racconti, accompagnando l’ultima fase della lavorazione dei libbàni dedicata all’intreccio e alla realizzazione delle corde vegetali (ore 10-13 e ore 15-18).

Gli artisti cantastorie raccoglieranno i racconti dai partecipanti, lavorando sulla narrazione orale, e unendo insieme all’intreccio materiale quello dei racconti. Come usavano fare le donne di Maratea quando intrecciavano i fili d’erba sottili per renderli corde. Chiacchieravano, raccontavano storie, condividevano saperi.

Durante i tre giorni di Ri-corda artisti e designer tra cui Carla Viparelli, Fabiana Longo, i fotografi Francesco Semmola, Giuseppe Maimone e Stefania de Rosa, Walter Giovanniello, Francesco Gallico, Flavio Di Giorno e Benedetto Ferraro, reinterpreteranno l’utilizzo delle corde vegetali o della pianta con progetti, prototipi, installazioni e tutto quanto possa essere espressione e visione trasversale.

Prima tra tutti l’Open Design School, laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare nonché uno dei progetti pilastro del programma di Matera 2019, che da subito ha raccolto l’invito ad una riflessione sull’uso dei tagliamani e dei Libbàni.

Giovedì 25 aprile, il centro storico di Maratea diventerà palcoscenico della grande Festa dei Libbàni con spettacoli, mostre e passeggiate fra i vicoli del borgo: partirà da piazza Vitolo (ore 17) la visita guidata alla scoperta della storia e della bellezza di Maratea, sovrastata e protetta dalla grande statua del Cristo Redentore, dove fra chiese e stradine caratteristiche si giungerà fino a Palazzo De Lieto-

Alle 18 è in programma l’inaugurazione della mostra di prototipi, manufatti e installazioni allestita presso il museo del Palazzo De Lieto  in via Gafaro dove saranno esposti i progetti nati dalle riflessioni di artisti e designer.

Gran finale con Maurizio Capone e i Kalura – arte popolare di strada a piazza Buraglia nel centro storico di Maratea (dalle ore 19), dove andrà in scena uno spettacolo di piazza con parole, musica e suoni dal porto in cui mazzoccolatura e intreccio diventano storie e ritmo.

Attraverso azioni laboratoriali, interventi artistici, antropologici e partecipativi sull’arte dei libbàni, si intende valorizzare il patrimonio culturale locale con l’obiettivo di recuperarne la conoscenza e promuoverne un possibile sviluppo produttivo con la creazione di un artigianato locale. In quest’ottica sono già attivi a Maratea i laboratori di comunità, che proseguiranno anche dopo l’evento, in modo da rendere consapevole di tale patrimonio il territorio e tramandarne le tecniche di lavorazione.

Ri-Corda è coprodotto dal Comune di Maratea con Fondazione Matera Basilicata 2019 per Capitale per un giorno e ideato e organizzato dall’ Associazione Culturale Liberi Libri. Si ringraziano il forum delle Associazioni, La Taverna di Zu Cicco, Lucania Botteghe, Azienda Agricola Antiche Tradizioni.

Le attività e i laboratori sono aperti a tutti e a ingresso libero.

Per maggiori informazioni liberilibri.maratea@gmail.com o al 340 9076693.

 

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