Società

@scuolasenzabulli, la sensibilizzazione non va in vacanza

DRAGONI (CE) – Nuovo  incontro di @scuolasenzabulli, la campagna di sensibilizzaione messa in campo dal Corecom Campania, presieduto da Domenico Falco, al campo scout del casertano Don Peppe Diana.

All’appuntamento, erano presenti Flora Beneduce, consigliera regionale della Campania, il primo cittadino di Dragoni, Silvio lavornia, don Davide Ortega, parroco della chiesa dell’Annunziata e promotore del campo estivo, i consiglieri comunali Rocco Cassella e Rosanna Ferrara, e il dirigente scolastico Vincenzo Italiano.

Ha dichiarato Flora Beneduce: «Gli ultimi dati confermano che oltre il 50% dei ragazzi tra i 14 e i 17 anni sono stati vittime o hanno assistito a episodi di bullismo. Un risultato che deve far riflettere. Fenomeni che vanno combattuti con il supporto delle istituzioni e con la collaborazione dei ragazzi. Perciò dobbiamo essere sempre presenti nelle scuole e nei luoghi di aggregazione dei giovani per informarli sulle opportunità e sui pericoli del web. Ringrazio il Corecom della Campania per l’iniziativa di @scuolasenzabulli che sta portando avanti su bullismo e cyberbullismo con il ruolo determinante di AgCom e Polizia Postale che offrono uno straordinario supporto informativo e investigativo nelle campagne di sensibilizzazione.»

Per Silvio lavornia: «… dobbiamo diventare tutti sentinelle di legalità contro questo fenomeno partecipando attivamente alle iniziative di prevenzione. Internet è importante ma i giovani vanno indirizzati ad un uso consapevole, altrimenti si trasforma in uno strumento molto pericoloso e dannoso. Sono convinto che è necessario continuare organizzare incontri e dibattiti coinvolgendo oltre ai giovani anche le loro famiglie per studiare i temi del bullismo e del cyberbullismo.»

La prevenzione in questi casi è davvero importante per don Davide Ortega, che ha sottolineato come «… questo male va a incidere nella vita quotidiana dei ragazzi in un momento di preadolescenza e adolescenza per cui è fondamentale agire prima che siano arrecati danni irreparabili. In parrocchia puntiamo a informare in men e famiglie sul tema del bullismo in modo che si possa creare una rete forte per combatterlo. Nel laboratorio emotivo che abbiamo realizzato impariamo a conoscere le emozioni, a esprimerle e a condividerle accettando che siamo fatti anche di emozione.»

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